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iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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lunedì 23 gennaio 2023

Poetry in Music Project in Progress

Carlo Zarinelli - autore e compositore, autore di poesie e aforismi.

Ideatore e curatore alla fine del 2019 del progetto Poetry in Music Project in Progress ® 

 

Una rilettura in musica e canzone di testi poetici, un percorso di condivisione: liriche di singolare intensità e talvolta poco note, una forma espressiva altra, un differente linguaggio attraverso l'emozione musicale e vocale.

 

Viene mantenuto inalterato il testo, quello che cambia sono i tempi espositivi perché è indubbio che i versi siano scritti per essere letti uno dopo l’altro per un tempo che non varia mai sensibilmente, mentre quando si fonde con la musica la poesia ne risulta in qualche modo modificata ed è in effetti un’altra rilettura. 

La musica delle parole dà origine alla musica per le parole. 

Ad oggi ha creato un repertorio di circa quaranta opere, indicativamente su liriche di: Emily Dickinson - Antonia Pozzi-  Aldo Palazzeschi - Sami Al-Qasim - Camillo Sbarbaro – Vincenzo  Cardarelli - Umberto Saba - Fernando Pessoa - Costantino Kavafis - Giuseppe Ungaretti  - M.L. Spaziani  - William Shakespeare - Elsa Morante - Eugenio Montale - Nazim Hikmet - Dante Alighieri - Patrizia Cavalli - Franco Loi – Ugo Foscolo – Cesare Pavese –  P.P. Pasolini .

Si sono creati contatti e collaborazioni con alcuni poeti contemporanei tra i quali: Guido Oldani, Alberto Pellegatta, Umberto Piersanti, Elio Pecora, Giuseppe Conte e Maria Grazia Calandrone.

Vincitore Premio Lunezia 2020 - Musicare i Poeti

 

Nel maggio 2020 il Centro Lunigianese di Studi Danteschi ha lanciato la sfida di musicare  il terzo appuntamento di una tetralogia Dantesca , il tema filosofico era "IL BUON GOVERNO DEL MONDO" e ha proposto  quattro terzine dal Canto XI del Paradiso: il canto di San Francesco .  

Alla sua composizione "IL BUON GOVERNO DEL MONDO",  è stato conferito il Premio Lunezia 2020 - Musicare i Poeti consegnato nel luglio 2021 in una serata concerto dedicata a Lucio

Dalla.

https://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/una-serata-per-lucio-dalla-al-lunezia-1.6587301

 

Ideatore della performance/ spettacolo musicale " Poetry in Music or Music in Poetry"  

La performance/ spettacolo musicale " Poetry in Music or Music in Poetry"  è strutturato in modalità differenti a secondo delle ambientazioni viene proposta in quartetto o in duo con la proiezione di immagini per creare particolari suggestioni e con la partecipazione attiva del pubblico.

Nel 2021 è stato inserito anche tra gli eventi  musicali di Book City Milano 2021 al Teatro Franco Parenti.  

https://www.bookcitymilano.it/eventi/2021/poetry-music-or-music-poetry-2021


Nel 2022 è stato inserito anche tra gli eventi  musicali di BookCity Milano 2022 all'Auditorium Cerri. 
 

https://www.bookcitymilano.it/eventi/2022/poetry-music-or-music-poetry

Il 22 settembre 2022 presso il  Salone Teresiano – Biblioteca universitaria di Pavia POETRY IN MUSIC PROJECT IN PROGRESS  , in compagnia del poeta Guido Oldani, abbiamo presentato in anteprima l'evento per Pier Paolo Pasolini : “….. NON TI PERDONANO DI ESSERE UN POETA…” .  https://laprovinciapavese.gelocal.it/tempo-libero/2022/09/20/news/le-poesie-di-pasolini-diventano-canzoni-nel-salone-teresiano-1.41681307

Lo  spettacolo è stato replicato anche il 2 novembre allo Spazio Alda Merini.  

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2022/11/02/veglie-damore-per-la-poetessa-dei-navigliMilano13.html?ref=search

 

Poetry in Music Project in Progress

https://www.facebook.com/carlo.zarinelli.3  

https://www.instagram.com/carlozarinelli/   

 



 

 

domenica 22 gennaio 2023

Poesie 1987-2022 di Antonio Riccardi (Garzanti)

La poesia di Antonio Riccardi mostra una singolare compattezza. Procede per scavo e ripresa, per approfondimenti e variazioni sul tema, esplorando con appassionata insistenza alcuni territori elettivi: il podere di Cattabiano nell'Appennino parmense, teatro naturale e arca di memorie familiari; l'amore, che è conforto ma anche rischio, pericolo; il lavoro come «guerra», impegno, espiazione; l'esercizio della scrittura, la possibilità di distillare la vita in parole di verità. Questa raccolta completa dell'opera in versi, che comprende oltre ai libri pubblicati (Il profitto domestico, Gli impianti del dovere e della guerra, Aquarama e altre poesie d'amore, Tormenti della cattività ) anche testi inediti, efficace compendio di un percorso iniziato nel 1987, restituisce il profilo di un autore sobrio ed essenziale e testimonia di una lingua poetica in cui l'incisività e l'assertività del dettato non sono che il rovescio di un'inquietudine profonda di fronte all'imperscrutabile ferocia della realtà. Perché la parola non è di per sé stessa il fine di questa poesia attraversata da una forte tensione concettuale e conoscitiva, ma una chiave per decifrare le leggi della natura e degli uomini, una via per trovare ancoraggi e riferimenti stabili.  

 


 

sabato 21 gennaio 2023

La seconda bellezza. Poesie vegetali di Alberto Nessi (Interlinea)

Questo libro sui segreti delle piante e della natura, specchio dell'umanità, è una vera scoperta della «seconda bellezza», una fioritura di parole e storie. Il decano dei poeti svizzeri, Alberto Nessi, ci invita a seguire le impronte vegetali della vita. È un catalogo di volti botanici, «piante vagabonde che non sanno / dove saranno domani», come noi, «sempre in fuga / da noi stessi, alla ricerca di una luce / che non s'accende se non il mattino / quando siamo soli e un ramo s'agita al vento». Il lettore attraversa un prato, costeggia un lago ed entra in un bosco per aiutare il poeta nella sua ricerca, tra un incontro e l'altro: «questa notte ho perso una poesia / è volata via / s'è impigliata ai rami spogli del glicine...» 


 

giovedì 19 gennaio 2023

Ho tante albe da nascere. Poesie 2018- 2020 di Lucetta Frisa (Puntoacapo)

. . le diverse parti e sezioni di Ho tante albe da nascere percorrono il tempo in direzioni anche opposte ma complementari, con snodi stilistici articolati. La prima parte sviluppa direttamente il motivo conduttore con racconti, flash onirici e sapienziali o frammenti lirici cogliendo in modo circolare la condizione intermedia rappresentata dall'alba: "All'alba / gli uccelli cantano / note smemorate / all'aria / consegnano una luce / tenuta stretta in gola nella notte." Nella seconda parte, articolata in diverse sezioni, il movimento diventa particolarmente fluido, incentrato sui luoghi emblematici del balcone o delle panchine di montagna come punto di ritrovo e di osservazione che evidenzia la trasformazione nel tempo sia come unità quotidiana che nella sua proiezione cosmica. (Dalla Prefazione di Luigi Cannillo) 
 

 

mercoledì 18 gennaio 2023

"Soli": la poesia di Massimo Perrino protagonista al Sant'Apollonia Hub Eventi a Salerno

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"Neve" la poesia di Umberto Saba per trovare pace interiore e rinascere

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La Poesia diffusa fa tappa alla Galleria Gennai - Cronaca - lanazione.it

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“Nevicata” di Giosuè Carducci: una poesia di amore e morte

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Nuovo appuntamento a Castell'Alfero con le poesie degli studenti della scuola media - ATNews.it

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Concorso internazionale di poesia Incontriamoci Sempre: i nomi dei vincitori

Concorso internazionale di poesia Incontriamoci Sempre: i nomi dei vincitori

martedì 17 gennaio 2023

Mario Santagostini e Michelangelo Coviello, il 24 gennaio 2023 a Milano

 RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO 

Cari amici,

vi invitiamo martedì 24 gennaio alle ore 18:30 presso la Sala Blu di mosso, in Via Mosso 3 a Milano.

Casa della Poesia al Trotter ospita Mario Santagostini e Michelangelo Coviello che presenteranno i rispettivi ultimi libri.

 

"Mario Santagostini scrive "Il libro della lettera arrivata, e mai partita" edito da Garzanti, un viaggio poetico che attraversa tempo e spazio, dal Sinai al Giambellino, da Mosè all'Alfredo. Michelangelo Coviello scrive "Nothing" New Press edizioni, un viaggio onirico, un pensiero senza punteggiatura e limiti.

I due Poeti si presentano in dialogo con due opere apparentemente agli antipodi, una a decelerare e soffermarsi, l'altra in iperbole, è un continuo gioco tra acceleratore e freno. Tanti però sono i punti in comune tra Michelangelo Coviello e Mario Santagostini, milanesi, laureati in filosofia, una vita spesa al servizio della parola e della letteratura. Li incontreremo nell'accogliente Sala Blu di mosso: un palco, qualche tavolino per sedersi, ascoltare le loro poesie e rilassarsi.

Disponibile anche un banchetto libri dove poter acquistare una copia del libro degli autori grazie alla libreria " Covo della Ladra" di Milano.

Prima e dopo l'evento sarà aperto il Bar Portierato di mosso."

Le iscrizioni gratuite sono aperte fino ad esaurimento posti su Eventbrite.

A causa delle numerose richieste vi invitiamo a procedere al più presto all'iscrizione per non perdere l'occasione di assistere all'evento a causa della capienza della sala.

Abbiamo organizzato un servizio di accompagnamento “pedibus” (cioè a piedi) per chi non si sentisse sicuro e sicura. L'appuntamento è per chi volesse camminare con noi fino al luogo dell'evento (sono 10 minuti a piedi), alle ore 18:00 alla fermata della metropolitana Pasteur.

Chi volesse utilizzare questo servizio può prenotarsi a questa mail.

Vi ringraziamo per la numerosa adesione allo scorso appuntamento e vi inviamo un brevissimo prospetto degli incontri futuri di Casa della Poesia al Trotter per i mesi di gennaio e febbraio.

Vi preghiamo di avvisare del prossimo evento e dei successivi chiunque fosse interessato e interessata.

Grazie 

Il Direttivo

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-di-milanodi-poesiadi-libridi-michelangelo-coviello-e-mario-santagostini-514700231247

https://fb.me/e/2ietURDus

 


 

lunedì 16 gennaio 2023

L' ora blu di Davide Racca (Anterem)

“L’ORA BLU” – silloge poetica - Anterem Edizioni 2022 Davide Racca … o l’orizzonte liquido del mare interiore. È questa l’ora che nel quadrante del tempo è destinata a scomparire dalla linea immaginaria del meriggio, prima ancora che faccia sera, ancorché le note d’un malinconico violoncello si dispiegano al passaggio dell’ombra che attraversa l’orizzonte poetico dell’osservatore attento. Quell’orizzonte liquido che nell’infinito suo essere evanescente, si vuole fissato nelle profondità del mare, così come nelle sommità del cielo … Ecco quindi che “l’ora blu è un’ora crudele / quella di chiudere gli occhi / di chiuderli insieme / vedere l’intero – di quella (lingua senza idiomi) che lascia – una luce rabbiosa tra i solchi / e dopo il nero indiviso: un buio / assetato di battiti”. Quasi che la pregnanza dei colori crepuscolari della tavolozza pittorica di Davide Racca, autore di questa silloge fin “troppo vicino alla faglia della notte”, filtrata attraverso la sua lente multifocale, riflette d’un vissuto avito, memore dell’età che avanza, dell’impronta terrena, umana, mortale e quindi profana, che egli stesso ha eletto a trascendentale eccellenza: di fatto il blu è primario nella teoria dei colori, metafora dell'introspezione e dell'infinito, di ciò che è caratterizzato da sentimenti profondi, di sensibilità e mistero …

INTERVENTO DI Giorgio Mancinelli - continua su La Recherche.it

 



 

domenica 15 gennaio 2023

Rime amore poesia di Amir Issaa e Giulia Ananìa (Red Star Press)

«È la fatica di chi vive senza tregua», è «l'amore che impieghi» o quello che ti resta tra le mani quando scopri di non sapere più a chi darlo. È poesia, da leggere come si legge la vita. Anche quando l'indirizzo che hanno scritto sui tuoi desideri sbatte contro un distintivo e allora... «odio chiama odio. Passo e chiudo». È ritmo. Ed è poesia. Ed è ciò che troverete in questo libro: "Rythm And Poetry"; vale a dire il significato misconosciuto dell'acronimo RAP, qualcosa di molto distante dalle frettolose inquadrature di graffiti su muri sbreccati troppo spesso scelti per rappresentare la scena. A dimostrarlo, "Rime Amore e Poesia", vale a dire l'inedita operazione di traduzione in versi delle tipiche barre hip hop a cui ha dato vita il dialogo tra i due autori: il rapper Amir Issaa e la cantautrice Giulia Ananìa. 


 

sabato 14 gennaio 2023

Un mare di lucciole di Luisa Puttini Hall (La Vita Felice)

 "Dedicata al marito David, questa raccolta esprime delle profonde tensioni sotterranee: è come se la memoria non accettasse la perdita degli affetti più cari e al contempo applicasse la massima del Cantico dei Cantici, per cui più forte della morte è l'amore. Esso solo riesce a colmare la distanza e a renderla un campo di energia che mantiene viva una relazione intrecciata nel tempo, tanto più dove sembra alimentarsi da un principio di amore universale. Il tu, il noi e l'io fluttuano come «un mare di lucciole» in queste pagine ricche di bellezza, espressione di un amore incontenibile e oblativo, ci battezzano con la loro discreta, diffusa e pulsante luminosità, diventano un balsamo che può riempire le faglie più profonde del dolore nella condivisione gratuita dell'agape." (Dalla prefazione di Alessandro Ramberti) "La poesia di Luisa Puttini Hall è modulata su toni molto delicati, che riflettono senz'altro la gentile personalità e la particolare visione prospettica dell'autrice. Gli agapanti sono Luisa e David, sono un participio presente plurale, coloro che vogliono essere iniziati d'amore, siamo potenzialmente noi tutti nel momento in cui riconosciamo di essere bisognosi dell'altro, offrendo la nostra vita. [...] ecco l'agape, l'agapare, la comunione, l'essere una cosa sola pur nell'integro rispetto delle identità. Un miracolo. L'oggetto della poesia di Luisa è l'espletarsi di questo miracolo." (Dalla postfazione di Alberto Fraccacreta) 

 


 

venerdì 13 gennaio 2023

La tradizione di Jericho Brown a cura di Antonella Francini (Donzelli)

«Leggere le poesie di Jericho Brown significa incontrare un genio sconvolgente.» - Claudia Rankine


Al terzo libro di Jericho Brown, "The Tradition", è stato assegnato il Premio Pulitzer 2020 per la poesia. Nella motivazione si parla di una raccolta di liriche magistrali «che uniscono delicatezza a urgenza storica nella loro amorevole evocazione di corpi vulnerabili all'ostilità e alla violenza». La vulnerabilità del corpo, in particolare quello maschile, e i mascheramenti culturali delle violenze sono il nucleo centrale della poesia di Brown. Dalla prospettiva di un afroamericano del XXI secolo, nato in Louisiana nel 1976, omosessuale e poeta lirico/performativo, Brown guarda a una specifica eredità culturale e a storie di ingiurie antiche e contemporanee, nazionali, personali e universali che il libro riassume nel titolo: La tradizione. Il termine è da intendere in senso antifrastico rispetto alla storia ufficiale degli Stati Uniti perché espone il lato oscuro dell'America: il razzismo strutturale e istituzionalizzato, ora riemerso nella brutalità della polizia, degli omicidi di massa, in forme nuove di schiavismo e in violenze sessuali che convivono accanto a meccanismi di autoprotezione sviluppati dagli afroamericani per contrastare i rischi a cui il loro corpo li espone nel mondo. 
 

 

giovedì 12 gennaio 2023

Ipsius di Luciano Caniato (Ronzani Editore)

«Nel caso di Luciano Caniato, il gioco degli specchi si moltiplica, tra Polesine, Conegliano, Belluno e quel dove mai trovato, forse intravisto nell'infanzia e nella propria giovinezza, la tragedia dell'alluvione del Polesine (1951), la dissoluzione del mondo contadino e la fine di un secolo. Allo stesso modo si moltiplicano le lingue alle quali ricorre questo mai acquietato Davide (e Golia): il polesano di Pontecchio, la parlata cittadina di Conegliano, quella materna di Sospirolo, spesso intrecciate o fuse, anche in un singolo testo, al volgare illustre (Petrarca e Foscolo soprattutto) e al latino degli studi e della devozione popolare. Il sonetto è ancora una volta la forma metrica con cui Caniato intende dare dimora all'imprendibilità del soggetto (libero-prigioniero).» Dalla nota introduttiva di Marco Munaro. 


 

 

mercoledì 11 gennaio 2023

Il pensiero perverso di Ottiero Ottieri (Interno Poesia Editore)

La collana «Interno Novecento» riporta in libreria l'esordio in poesia, pubblicato nel 1971 da Bompiani, dell'allora già celebre narratore "industriale" Ottiero Ottieri. Una riedizione curata nei minimi dettagli, grazie ai contributi di Edoardo Albinati e Demetrio Marra, per un volume accolto dalla critica come «un libro bellissimo» (Pasolini) e un «oggetto bruciante [...], alieno nel senso profondo» (Zanzotto). Un'opera prima nata da un'intuizione: per cogliere "dal vivo", cioè osservandolo in atto, quindi esorcizzandolo, i meccanismi, i significati ritmici del pensiero ossessivo, per natura interrotto, lacunoso, "chiuso", sono necessari i versi o le «righe corte», cioè la forma "chiusa" della poesia. La patologia viene esposta, allora, portata alla luce attraverso una scrittura paradossalmente non metaforica, quasi "filosofica": l'autore si ricalca sul foglio, diviene personaggio in lotta con il cancro della mente, con le funzioni perverse che soffocano quelle sentimentali e sessuali. Al centro il dubbio: «Dal dubbio deve essere, occupata la mente., Altrimenti che pensa la mente?, Che fa la mente imperplessa?». Postfazione di Edoardo Albinati. Nota filologica di Demetrio Marra. 

 


 

martedì 10 gennaio 2023

La direzione del sole di Enrico Marià (La nave di Teseo)

La droga, lo spaccio, la prostituzione minorile. Gli abusi sessuali subiti da una figura paterna a sua volta abusata. La malattia e la morte. Il carcere e la riabilitazione. La povertà e il disagio psichico. In fondo alla disperazione, mai sopito, il bisogno di redenzione, amore e speranza. Un desiderio di futuro. I protagonisti di questa raccolta di poesie appartengono a una moltitudine di "ultimi", sempre sull'orlo dell'abisso ma altrettanto sempre in cerca di un porto cui approdare. Enrico Marià, attraverso scelte lessicali forti e sentite e in maniera realistica, compiuta e coerente ci restituisce un quadro dell'essere umano profondo, vibrante, vero. 

 


 

lunedì 9 gennaio 2023

Defrostdi Diletta D'Angelo (Interno Poesia Editore)

La foto di un vitello da allevamento apre il testo, segue una poesia fuori sezione che introduce ad un personaggio, a un nesso. Si parla di Phineas Gage: operaio statunitense traumatizzato cranico a seguito di un incidente. Attraverso Gage e le sue vicende Diletta D'Angelo costruisce un parallelismo tra personaggi umani e animali, vicende rimosse e richiamate alla memoria, ambientazioni interne ed esterne alla casa. «Più che una raccolta di testi», come sottolinea Carmen Gallo, «il percorso disegnato dalle quattro sezioni di poesie e prose, ricche di rimandi interni, si presenta come un'ossatura compatta e riconoscibile. A questa è demandato il compito di tenere insieme i pezzi di un racconto straniante e allucinato, di arginare in una gabbia figurale una materia umana altrimenti indicibile». Con «una struttura metrica a dir poco perfetta», come afferma Alberto Bertoni nella sua nota al testo, "Defrost" di Diletta D'Angelo è un'opera prima di poesia con una maturità espressiva originale e potente. 

 


 

domenica 8 gennaio 2023

Ponti sdarrupatu. Il crollo del ponte di Alfredo Panetta (Passigli)

«... Perfettamente integrato nell'hinterland milanese, Panetta coglie nell'esercizio della lingua che più non si sa l'esigenza di una restituzione senza sconforto. La memoria in lui diventa possesso mitico, ed è stato Giancarlo Pontiggia a notare quanto - fin da principio - il suo verso sembri fatto "di calcinacci, di terra, di grumi, di grondanti umori", ma - ribadisco - non di tradizionali lamenti più o meno cupi. C'è sempre, insomma, nei versi dialettali di Panetta, la concretezza estrusa di una parola incarnata, che coltiva gli schianti e che pare sporgere dalle rughe o dalle crepe profonde del vivere... Ma qui, nell'ultimo libro, c'è qualcosa di nuovo, qualcosa che muove da un tragico fatto di cronaca e che su quel fatto concepisce un intero e ben connesso, e laicissimo oratorio, cui tendo a dare un vero e proprio significato musicale, non foss'altro che per via di quei recitativi che ci parlano di vite perdute, di una Spoon River d'altri tempi e d'altra misura, ma sia ben chiaro: non imitativa... A colpire, poi, è un intero mondo di cemento e di catastrofe, un mondo di tondini che arrugginiscono, di malta che si sfarina, di stalli e pilastri che cedono di schianto. Un mondo così apparentemente lontano dalla poesia e così, invece, coraggiosamente convocato in un libro di forte configurazione morale...» (dalla prefazione di Giovanni Tesio) 

 


 

sabato 7 gennaio 2023

Il mare beve me stesso di Francesco Cagnetta (Arcipelago Itaca)

Alzai la testa, chiusi gli occhi per uscire

e il dolore era già lì, impresso sulla faccia

al casello del primo fiato.

A quel tempo parve cauto, previdente,

un rumore al mercato della voce

lento si annunciò, si fece preghiera

e necessità, misura del limite,

cordoglio in prima persona.

Allora pensai che il dolore fosse chiuso lì,

tutto in una tasca e che bastasse

gonfiare le vene fino a cento

mancare l’appuntamento

sottrarre il corpo al suo feroce abbraccio.

Fu così che imparai a contare i secondi

e la salita, a contare solo sulle dita.


*

L’inganno è la sola verità che conosco

quando nel silenzio delle porte chiuse

a tavola con la propria fame

i denti cambiano rumore

cadono i quadri

e la lingua si riappropria di versi

che credevo estinti.


*

C’era un castello nel letto dei miei cari

due fari, dovevi saltare le mura

non cadere nella fossa delle mani

stare attenti ai movimenti

ai soffi tiepidi del naso

quando mio padre si girava di tre quarti

e parlava senza peso.

Il sonno lo aveva leggero.

E mia madre stava sempre uguale

nella stessa posizione del dolore

sembrava di contare le ore

di stare in una tomba egizia

l’occhio aperto sul tempo,

sul battito del silenzio.

Il sonno lo aveva leggero, pure lei.

Allora io temevo che si svegliassero

che facessero capolino

e mi portassero al posto,

al mio posto, al rango del cuscino.

A quel tempo volevo solo che dormissero,

ovunque dormissero, che mi lasciassero esplorare

il corpo quando il dolore era un puntino sulla pelle

e si poteva ancora giocare.


*

Hai misurato il tempo del bucato

hai bucato il cesto della lavatrice

mostrato l’insolenza dei panni sporchi

che tornano a risplendere

come se nulla fosse successo

come se non ci fosse prova,

alcuna traccia di colore

nessuna impronta di dolore.

 

Francesco Cagnetta, nato nel 1982, vive a Molfetta (Ba), è un avvocato. Alcuni dei suoi testi sono stati pubblicati e recensiti in rete su blog letterari come Neobar, Zona di disagio, Poetarum Silva, sulla Rivista il ClanDestino e sulla Rivista Letteraria Anterem; altri testi sono apparsi nelle seguenti antologie: “Trittico d’esordio” a cura di Anna Maria Curci, Cofine Edizione (2017); “Come una mezzaluna nel sole di maggio ricognizione della poesia pugliese 1975- 1994”, Fallone Editore (2017); “Dalla fine del mondo Poesie per Francesco”, Luce e Vita Edizioni (2018); Enciclopedia della Poesia Contemporanea (2020), Fondazione Mario Luzi; Antologia della Poesia Italiana Spagnola 2020 (Volume 2) Ciesart Edizione Internazionale Barcellona. Nel 2020 esordisce con “Pianeti di Carne”, Edizioni Transeuropa Nuova Poetica, segue “Il mare beve me stesso” edito nel 2021 da Arcipelago Itaca. Finalista di diversi premi, tra cui menzione d’onore al Premio Montano 2018 e 2019, Premio Don Luigi di Liegro 2020, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como nel 2021, Poeti Oggi 2022.

 


 

 

venerdì 6 gennaio 2023

Termini per una resa di Massimo Del Prete (Aragno)

"Diversamente da altre voci, anche autorevoli, mi sembra che Del Prete, sin dal testo d'esordio, si proponga con decisione l'intento di indicarci una strada da intraprendere, qualcosa che ci aiuti, che ci permetta di rinunciare "al pantano dei discorsi" dominanti. [...] Il richiamo al silenzio dell'ascolto non è certo (e nemmeno vuol essere) originale, ma proprio per questo, proprio nel momento in cui accetta il rischio di venire banalizzato e non intercettato, mi pare coraggioso e necessario. Oggi ci vuole, infatti, molto coraggio a indicare la necessità di riscoprire, nel silenzio e nell'ascolto dei mondi, la risposta alla crisi antropologica e sistemica che ci riguarda. [...] In definitiva, non solo "denunciare in pena il presente", come scriveva Turoldo, ma anche indicare concretamente un futuro percorribile, per quanto dentro un paese e un tempo devastato e precario: questo forse è il destino toccato alla generazione dei poeti nati negli anni '90. Una generazione che dovrà imparare come avanzare nelle acque, tenendo insieme il senso della storia e il valore della biografia dentro la storia, ed evitando di preoccuparsi per questioni marginali e stantie, che poco hanno a che fare col reale motivo che sta alla base della necessità di scrivere. Di questa generazione Del Prete sarà, senza dubbio, uno dei poeti il cui percorso andrà seguito, augurando a lui, come a noi, che tutto quello di intenso che già si esprime nei suoi versi, continui a maturare e a dare frutto." Prefazione di Gabriel Del Sarto 

 


 

giovedì 5 gennaio 2023

Nel vortice. Il filo Condividi di Cesare Lievi (Samuele)

Viviamo, e il tempo ci porta via da un luogo nel quale abbiamo creduto un tempo di abitare, dove ancora siamo abitati: voci, volti, sguardi invadono, vorticano e connettono altro a altro, fino al limite del non senso, fino all’interruzione, al silenzio. Una scrittura densa, chiara però, diretta, risultato di un grande lavoro con la parola “detta” (Cesare Lievi è anche autore di teatro e uno dei registi teatrali italiani più noti) riesce altresì a portarci in una dimensione dove i dettagli esaltano la materia e allo stesso tempo lievitano verso l’astrazione. D’altra parte, materia e astrazione vivono nelle forme della cultura classica e della letteratura di lingua tedesca, alle quali Lievi si ricollega fin dalle sue prime opere, se pure in questo libro ne troviamo meno esplicita, più matura l’influenza, e l’autore più liberamente attraversa in modo originale i territori del desiderio e del lutto, dell’incanto e della disillusione.

 
1
 
“C’è. Lascia libero il passaggio:
il dentro, il ventoso, il profondo
il chiaro è lì che s’incontrano.
Bruciato il luogo e forse il tempo, i vivi
 
nutrono gli assenti, gli stanchi
e la voce che non cede. Bruciato
il tempo e forse il luogo, i morti
siedono al tavolo, bevono vino.”
 
 
 
 
 
 
2
 
Puntava l’angelo custode a volte
un coltello contro il mio petto.
Il respiro si bloccava e la lama,
sudicia, suggeriva quiete, fine.
 
Rifiutata pronunciando parole
indifferenti. Voce. Voce. Suono.
L’inesattezza d’un corpo (colpa
e innocenza) l’artefice, il rifiuto.
 
 
3
 
Durata delle cose. Inizio e fine
delle cose. La tavola. La sedia. Tu
che ci dondoli sopra. Il sole è tiepido
oggi, e odora di aranci fioriti.
 
Si consumano durando. Spegnendosi
vivono il loro trionfo. Sono e
non sono. Se le blocchi in un istante
senti un cadavere. Con le tue mani
 
lo plasmi.
 
 
 
4
 
Vede il suono, il guaire degli animali
di notte quando c’è
la serrata degli umani e d’intorno
tutto è così diverso, così puro
 
che le cose si scambiano l’immagine
senza dolore. Mutano: muoiono
e divengono di nuovo. Lui sente
tutti i passaggi. Nel suo battito
 
li vive.

 


 

 

Cuatro poemas inéditos de Rafael Soler - Zenda

Cuatro poemas inéditos de Rafael Soler - Zenda

mercoledì 4 gennaio 2023

Lettere all'innamorata di Thierry Metz (Il Ponte del Sale)

Lettere scritte alla moglie durante un corso per muratori e dedicate a Vincent, il figlio ucciso da una macchina nel 1988 a 8 anni. 

 

"Non dire niente. Ti amo. Il resto non è che la storia di un piccolo
villaggio in riva al fiume. La storia di un gufo che ci conosce.
Dopo tante notti."
 
Thierry Metz nasce il 10 giugno 1956 a Parigi. Nel 1977 si sposa con FrançoiseFenautrigues, sua compagna di scuola. Nel 1988 muore il secondo figlio, investito da una macchina. Per il poeta iniziano i soggiorni nelle case di cura di Périgueux, di Agen, di Cadillac. Dopo essersi trasferito a Bordeaux, si suicida il 16 aprile 1997. Tra le sue opere si segnalano Dolmen (1989), Sur la table inventée (1989), Le journal d’un manoeuvre (1990), Entre l’eau et la feuille (1991), Le drap déplié(1995), Dans les branches (1995), De l’un à l’autre (1996), Terre (1997), L’homme qui penche (1997), Sur un poème de Paul Celan (1999), Dialogue avec Suso (1999), Poésies 1978-1997 (2017). La raccolta Lettres à la Bien-aimée uscì nel 1995 nella collana «L’Arpenteur» di Gallimard.
 
 
 

 

martedì 3 gennaio 2023

Lettere a Gaustìn e altre poesie di Georgi Gospodinov (Voland)

Chi ha imparato ad amare Georgi Gospodinov potrà individuare nei versi e nelle prose poetiche di questo volume alcuni dei temi cari al grande scrittore bulgaro: il senso di umana partecipazione e di pietas verso il mondo e le sue creature, la consapevolezza della fragilità della vita, l'ironia... e poi Gaustìn, il mitico alter ego dell'autore, insieme fonte e destinatario di ogni riflessione. Un'accurata scelta con testo bulgaro a fronte, selezionata dall'autore stesso: dal volume d'esordio Lapidarium (1992), che lo ha fatto conoscere e gli è valso numerosi premi, al più recente Tam, k?deto ne sme (Là, dove non siamo, 2016). 


 

Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Il Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, La Casa della Poesia di Como, costituiscono il collettivo/ connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! In azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri Il connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! è aperto all'inclusione su espresso desiderio e comunicazione dei richiedenti, di fondazioni, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, attori sociali di ogni ordine e grado)

I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Casa della Poesia di Como, Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Comune di Caprarica di Lecce, Associazione Sentiero dei Sogni, Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato, Associazione Culturale Macarìa, Gisella Blanco, ScriverePoesia Edizioni, Samuele Editore, Caffè Letterario - Lecce, puntoacapo Editrice, Ottavio Rossani, la rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula, Donato Di Poce, La Biennale di Poesia di Alessandria, NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato, Vittorino Curci, Francesco Pasca, Marcello Buttazzo, Giuseppe Zilli, Alessio Arena, Alessandra Paradisi

What To Say To Death by Ron Androla

  "From the not so lofty perch of middle age, Androla sees in all directions: the blue smoke of days gone by, the gray & golden now...