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Fate Fogli di Poesia, Poeti! Stats

iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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venerdì 31 marzo 2023

La poesia di Lino Banfi - BellaMa' 30/03/2023

Luci nel cammino dei giorni di Francesco Canfora Armando Editore)

Il titolo "Luci nel cammino dei giorni" vuole indicare quei momenti della vita nei quali, come improvvisamente illuminati tra le nebbie degli impegni quotidiani, ci poniamo le domande fondamentali sul nostro percorso umano. Le domande, pur essendo anche laiche, sono essenzialmente religiose, perché riguardano il nostro spirito, i nostri comportamenti e il mistero se esista o meno una vita, che prosegue dopo quella terrena. Le poesie qui riunite affrontano questi interrogativi con una visione di fede cristiana e si esprimono molte volte in forma di preghiera, perché il nostro cuore è inquieto e cerca, pur con dubbi e incertezze, un approdo sicuro nel quale poter trovare riposo. 

 



La grande Poesia - Episodio 58 - Ivano Ferrari - Un segreto riempie le tempie

giovedì 30 marzo 2023

Son tornate le volpi. Come muore la nostra civiltà di Ferdinando Camon (Apogeo Editore)

 Questo è il terzo libro di poesie di Ferdinando Camon, dopo "Liberare l'animale", premio Viareggio, e "Dal silenzio delle campagne", entrambi pubblicati da Garzanti nel 1973 e nel 1998. "Son tornate le volpi" è un libro sulla paura. Un Occidente muto che è preda della paura. Viviamo in una storia che fa paura. Andiamo a dormire, e troviamo uno sconosciuto che dorme nel nostro letto. Ci muore una figlia e la seppelliamo, e dopo due giorni rubano la sua fotografia dalla tomba, per metterla sul passaporto delle loro bambine prostitute. Per paura gli uomini si barricano in casa. Blindano la porta che dà sulla strada, ma adesso blindano anche la porta della stanza da letto. Dormono come dentro una cassa di sicurezza. La paura solleva un sentimento di difesa verso chi fa paura, ma guardando da vicino i nuovi arrivati l'autodifesa viene spazzata via dalla pietà, come in "Negro alla posta", dove l'autore osserva un immigrato dall'Africa profonda fermo davanti alla buca delle lettere, nella quale non osa far cadere il suo plico, perché non capisce come un francobollo colorato possa portare quel plico all'Equatore.



La grande Poesia - Episodio 57 - Giorgio Caproni - Foglie

mercoledì 29 marzo 2023

Dalla vita di Daniele Gorret (LietoColle)

La linfa grezza della parola sale per capillarità alla compiutezza del racconto, in un processo che si distingue per eleganza e musicalità. 


 

La pietra sul tempo di Sandro Buoro (Latorre)

e le cascine dall'alto scoprono tetti crollati
coppi franti, stanze abbandonate e intrise
di piogge e sofferenze e tempo.

I paesaggi e le cose, le case che crollano, i coppi, la pioggia che consuma, battendo il tempo sulle pietre… questa ultima raccolta del “poeta contadino” Sandro Buoro è piena di cose che soffrono. Un’atmosfera elegiaca la pervade, virgiliana. Vediamo e ascoltiamo le
lacrimae rerum, le strida mute degli oggetti che lo specchio accomuna ai viventi nel loro “correre alla morte”.
È poesia antica, imbevuta di classici, ma soprattutto classica nel modo. Nel modo di osservare il mondo e la vita. Ed è il modo/mondo dei campi arati, dei filari dei pioppi, dei canneti indizio dell’acqua. Il fiume che porta via tutto ha il colore della terra, il tempo smotta, le colline s’appianano, i tetti rovinano, gli amici più non s’incontrano, le biciclette sono rare al tramonto. Un dolente “tempus fugit” risuona in questi versi. Ma c’è… il vento, lo scirocco che viene dal mare e che porta nubi chiare, e profumi che “leniscono il cuore”:
Altre volte la voce del vento
tra rami di tiglio o di selvatica acacia
sveglia i miei sensi e mai sopiti ricordi di eucalipti
quando ero bambino altrove e ritorna
l'aspro sapore aromatico della foglia
masticata tra i denti

E insieme al vento i ricordi dei giorni felici, dei nomi amati, dei volti lontani ma non assenti, vicini al pensieroso solitario, che addolcisce i suoi versi, modulando bisillabi armonizzati:
Altre volte la voce del vento; che reinventa un linguaggio epico omerizzante, diffidente di articoli. E c’è colei “che rientra da notti lunari”, e c’è una non nominata del tutto presente, e c’è Marta che torna, e c’è… il “fiore d’innocenza”, il corpo piccino e tenero, fragile ma possente di tutto il futuro possibile: “Alma dagli occhi profondi”.

 

martedì 28 marzo 2023

Le campane di Silvia Bre (Einaudi)

Nella vita – dice una poesia di questa raccolta – siamo attirati da distanze che ci chiamano, che non vediamo e non conosciamo, come da un suono di campane lontane. È un suono remoto, misterioso, un battito originario, nei cui rintocchi la parola poetica nasce e ritorna, ogni volta, per dissolversi. Nelle campane – nella poesia – Silvia Bre cerca di cogliere ritmi che scorrono sotterranei alla vita ma che della vita, non solo individuale, sono la linfa nascosta. A volte è necessario un salto mortale, della percezione e della grammatica. Ma piú spesso questa lingua poetica si affina per concentrazione, per elisione, per cancellazione di tutto ciò che è superfluo, nella tensione verso l'origine delle cose, nell'attenzione per i nessi che le legano, per l'attimo di senso quando si dilata e sembra eterno. Le campane non possono non avere anche un aspetto mortuario, commemorativo. E infatti, verso la fine della raccolta, le note assumono un tono quasi cimiteriale e il lessico si infoltisce di «polvere», di «scheletri», di «tenebre». Come se la vibrazione delle campane precedesse e oltrepassasse il rintocco della vita, e rivelasse infine un mistero siderale, l'annuncio di una «lingua celeste dello sparire».


 

Sonetti d'amore per King-Kong di Gino Scartaghiande (Graphe.it)

Il corpo a corpo della parola per restituire alla parola la sua carne e il suo istante estremo, per far sì che quel magma esiziale sia anche il magma celeste della natura umana. Nel 1977 l’uscita di questo libro rappresentò un punto di rottura nella poesia italiana, data l’audacia espressiva di un poema multiforme che fu subito salutato da molti come un vero e proprio evento. A distanza di ben oltre quarant’anni viene ora riproposta al pubblico l’opera forse dagli esiti più importanti di Gino Scartaghiande. E non si tratta, per l’appunto, di una semplice operazione nostalgica o di un consolatorio omaggio tout court, ma di un vero e proprio riconoscere a questo lavoro una quanto mai attuale vitalità. Difatti, nei Sonetti d’amore per King-Kong, il lettore potrà incontrare una voce dal canto limpido che, seppur poggiando i suoi stilemi sulla lezione dei classici, diventa ancor più ultra contemporanea grazie alle suggestioni del particolare dettato poetico; così come altre volte un incedere più duro e slegato si vedrà aprire ai temi forti della raccolta con suggestioni sempre più imprevedibili. Ed è allora un poema d’amore e di morte, di distacco e di riavvicinamento, dove la grazia e l’abbandono si plasmano vicendevolmente, così come la frammentazione dell’io e del presente sempre in atto avverano il sogno di una lingua, qui così vera e al tempo stesso evanescente. 


 

lunedì 27 marzo 2023

L'erba di nessuno di Enrico Testa (Einaudi)

 Enrico Testa è sicuramente fra gli autori piú rilevanti nella poesia italiana contemporanea. La sua visione del mondo è tragica ma lontana dal nichilismo: nelle immagini e nelle voci (dei vivi, dei morti, degli animali), nei silenzi e nelle reticenze che filtrano dai suoi versi emergono, infatti, realtà piccole e fragili, da cui emana «un tiepido soffio». La vita si insinua negli interstizi con la sua veste piú dimessa e in una consistenza assai simile al nulla, ma non è il nulla. Il nulla, anzi, un nulla avvelenato è nella rumorosa vanagloria, nella retorica, nella soddisfatta insolenza di chi vanta la propria presenza nel mondo. Al centro di questo nuovo libro stanno le erbe di nessuno, erbe che raccontano «una vita plebea», spesso in ambienti ostili, e che finiscono, come il taràssaco (già amato da Emily Dickinson), in un soffio nel vento. Una poesia dominata dall'ombra e dall'«eco sfuggente delle cose». Impreziosita da alcune versioni da Quevedo, Larkin e altri grandi autori: poesie in cui Testa si identifica totalmente tanto da farle sue nella forma e nel senso profondo. 


 

Fiori di vento. Ediz. illustrata di Lelio Bonaccorso (Smasher)

L’occhio mio c’era cascato dentro,
lanciatosi a capofitto per un istante
rimase invischiato.

Come di quelle notti in cui la voce,
che vorrebbe chiedere,
rimaneva strozzata nell’impossibilità
di una risposta,
di quel desiderio che resta amaro
su una strada senza ritorno

 

Fumettista e illustratore siciliano, Lelio Bonaccorso è autore di Vento di libertà (Tunué). Realizza insieme allo sceneggiatore Marco Rizzo: Salvezza e A casa nostra… Cronaca da Riace (Feltrinelli), Peppino Impastato un giullare contro la mafia (BeccoGiallo), Gli ultimi giorni di Marco Pantani (Rizzoli Lizard), Que Viva el Che Guevara (Feltrinelli), Jan Karski l’uomo che scoprì l’Olocausto (Rizzoli Lizard), Gli Arancini di Montalbano di Camilleri (Gazzetta dello Sport), La mafia e l’immigrazione spiegata ai bambini (Beccogiallo). Tra il 2013 e il 2022 pubblica: A bord de l’Aquarius e Chez nous, con Marco Rizzo (Futuropolis), Sinai, la terre quillumine la Lune (Futuropolis), con Fabio Brucini, Le Sarde e Vendetta con lo sceneggiatore Loulou Dedola, Caravaggio e la ragazza, testi Nadia Terranova (Feltrinelli), The Passenger (Tunué), Sinai, la terra illuminata dalla luna (Beccogiallo). Ha collaborato con Marvel, DcComics, Disney, Warner Bros e Bonelli. Cura le illustrazioni di Capi, colleghi, carriere. Questo sconosciuti, libro di Marco Morelli, Ho visto un re di Simone Giorgi, editi entrambi da Gribaudo e per il libro Il leggendario Federico II, scritto da Valentina Certo (Giambra). Cura storyboard pubblicitari e ha pubblicato per quotidiani quali La Repubblica, il Corriere della Sera (La Lettura), Gazzetta dello Sport, L’Unità, Wired. I suoi lavori sono stati pubblicati oltreché in Italia anche in Spagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Usa, Canada, America Latina, Polonia. Realizza con il regista Antonello Piccione, vari corti d’animazione, tra cui “To the stars” e “U Piscispada”, opere vincitrici di premi nazionali ed esteri. Fiori di vento è la sua prima sperimentazione poetica illustrata.

 


 

domenica 26 marzo 2023

Tutto è incontro di Giambattista Anastasio (La Gru)

La poesia è lo sparuto lume della candela: ci aiuta a convivere con il buio, benché non lo vinca, con la notte, benché non la disperda, ci aiuta a restare nella stanza, accettandone gli angoli oscuri, accogliendone il mistero. E in quel restare nella stanza semibuia, in quel permanere nella notte, in quella rinuncia a fuggire, consumiamo l'incontro più alto e sorprendente di tutti: l'incontro con noi stessi.

 


 

Lingua di mezzo Giuseppina Biondo (InternoLibri Edizioni)

"Lingua di mezzo" è una raccolta di ottantadue poesie che pone al centro la lingua come linguaggio e la lingua come organo. Si susseguono così componimenti che usano la ə come vocale, il pronome personale di terza persona al plurale invece che al singolare, tutti, questi e altri, artifici oggetto del dibattito linguistico e grammaticale contemporaneo; e tante sono le poesie d'amore che giocano con la lingua come strumento ultimo del bacio. Anche laddove non si giunge al compimento di quest’ultimo, vi è una ricerca di comunicazione, tesa a sfruttare qualsiasi mezzo per unire le persone. Ciò acquista significato e diventa simbolo equivalente degli stessi mutamenti vocalici, grammaticali che tendono all’inclusività. L’autrice si muove così nel tentativo di trovare un equilibrio tra le esigenze contemporanee e la formalità di una lingua che rischia di essere arricchita o limitata dagli stessi espedienti. 


 

sabato 25 marzo 2023

Quarantanove poesie e altri disturbi di Cristina Alziati (Marcos y Marcos)

Sensibili e misteriose, le poesie di Cristina Alziati sono nitide visioni dal buio o “dal chiarore dell’inesistenza”.Toccano ringhiere di cenere, le piante sotto la corteccia.Provano intimità universali tra chiazze d’ossido, nuvole e terra; raccontano la ruggine dei rovi, deserto che non c’era.Attraversano grandi stanze semivuote, una piccola folla in cucina.Salgono le scale in silenzio, scampate al naufragio; viaggiano sui tetti dei treni.“Non temono le spine”.A undici anni di distanza dal libro precedente, Come non piangenti, torna una tra le voci più potenti e spiazzanti della poesia contemporanea. 

 


 

La grande Poesia - Episodio 56 - Emily Dickinson - Ci abituiamo al buio

La grande Poesia - Episodio 55 - Osip Mandelstam - Le api di Persefone

venerdì 24 marzo 2023

Cronache di fine occidente - La collina del Dingh Condividi di Antonio Alleva (Puntoacapo)

Primo libro di una sorta di unicum editoriale – una doppia pubblicazione nello stesso volume – Cronache di fine Occidente ci porta dritti nel cuore del nostro tempo: «... babbo mi dicono che la nostra civiltà sta tramontando».


Tra minacce di default e liquefazione dei legami sociali, è sotto gli occhi di tutti come la distruttiva sinergia delle crisi – economica e ambientale, sanitaria (pandemia) e militare (guerra) – stia erodendo lo spazio pubblico e le nostre vite [. . .] Tra malinconia e smarrimento, tra amarezza e lucidità, emerge netta la traccia del compito immane che ancora ci attende, perché «qui il problema resta come uscire da questa razza». (Dalla Nota di Lorenzo Gattoni) Cronache di fine Occidente e questo La Collina del Dingh costituiscono un dittico: sempre il villaggio e il mondo (la madia e l’astronave), ma visti ora, sul far della sera, con una nostalgia struggente e pacificata, mentre appaiono, tra le stelle polari dei maestri, le care figure famigliari e il sé bambino. E qui Alleva trema e canta, insieme ad ogni filo d’erba, lo stupore di vivere. La gioia è l’altra dominante tonale del libro, e la nenia, il colloquio, la supplica, l’inno finiscono per testimoniare il valore spirituale più alto dell’uomo, oltre l’uomo, la tensione verticale che, dalla croce all’altalena, dal suono al Silenzio, interroga e ama ogni singola cosa. (Dalla Nota di Marco Munaro). 
 

 

Festival della Poesia, domani il rapper Murubutu, Consonni e la zagara divina: gli eventi del weekend | ilSaronno

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Un angolo di poesia a Settimo per ricordare Alberto Ardizzone - Giornale La Voce

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Terni, al museo diocesano la poesia esplora il concetto di Dio

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La grande Poesia - Episodio 54 - Ghiannis Ritsos - Grecia

La grande Poesia - Episodio 53 - Salvatore Toma - Bestiario salentino del XX secolo

giovedì 23 marzo 2023

Corpuscoli di Krause di Fabiano Alborghetti (GCE)

Raccolta completamente diversa da ogni precedente pubblicazione, questa di Fabiano Alborghetti. Poeta solitamente di largo respiro, noto per i romanzi in versi, per la prima volta affronta la dimensione breve. Se fosse un romanziere, questi sarebbero racconti. È invece poesia, ma la limpidezza della lingua e la chiarezza della narrazione restano la sua cifra, riconoscibile e amata. Città, scavi archeologici, fisica quantistica, lutto, il mondo del lavoro, malattia, botanica. Non c'è ambito che viene escluso dalle sue storie ed ognuna eleva dal fango all'epica. Alborghetti non abbandona mai la sua vena più civile e profonda, intima: gli resta fedele facendo del sogno - e non solo della realtà sociale - una nostalgia ontologica, una nuova stagione creativa che brucia la realtà. La storia umana spesso inumana e impietosa, dove il tempo affretta e la cronaca parla sempre più dal fondo: per combatterne i disorientamenti, i contrasti, ecco lo spiraglio di un punto di domanda. Corpuscoli, sollecitazioni termiche e sensoriali che emergono. Sono un respiro. Forse una traccia. Le poesie di Fabiano Alborghetti sono storie. Ogni sua storia diventa poesia.


 

mercoledì 22 marzo 2023

CLARINETTI SOLARI, Antologia della poesia ucraina a cura di Dmytro Tchystiak (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Nuova uscita di rilievo internazionale per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Esce dunque CLARINETTI SOLARI, Antologia della poesia ucraina a cura di Dmytro Tchystiak dal 1960 alla più immediata contemporaneità poetica uscraina. L'obiettivo di questa edizione, è quello di far risuonare alcune voci poco conosciute o del tutto sconosciute al pubblico dei lettori italiani che amano la  poesia di altri paesi, che ama seguire sentieri altri che fanno scoprire latitudini altre del fare versi..

“La scelta delle poesie per un'antologia è sempre più o meno arbitraria. Soprattutto per un'antologia concepita dallo stesso traduttore. La cinquantina di poeti riuniti sotto questa copertina danno un'idea delle tendenze contemporanee della poesia ucraina, a partire dal fondatore della nuova letteratura ucraina Taras Shevchenko, passando per il grande rappresentante del modernismo Pavlo Tychyna, che ha avuto un grande impatto sulla generazione dei neo-modernisti degli anni '60, i restauratori delle strutture archetipiche ucraine ("Scuola di Kiev") fino alla generazione degli anni 2010” (Dmytro Tchystiak)

Il libro è stato possibile editarlo grazie alla collaborazione della Casa della Poesia di Como ODV

Gli autori:

Taras CHEVTCHENKO, Ivan FRANKO, Lessia OUKRAÏINKA, Volodymyr SVIDZINSKYI, Pavlo TYTCHYNA, Maxyme RYLSKYI,  Andriï MALYCHKO, Dmytro PAVLYTCHKO, Olexii DOVGYI, Mykola VINGRANOVSKYI, Ivan DRATCH, Léonid DAVYDÉNKO, Taras MÉLNYTCHOUK, Pavlo MOVTCHANE, Mykola VOROBÏOV, Raïssa LYCHA, Vassyl HOLOBORODKO, Viktor KORDOUN, Iaroslava PAVLYTCHKO, Lubov HOLOTA, Viktor BARANOV, Halyna KYRPA, Serhiï HRABAR, Olexandre BALABKO, Antoniïa TSVID, Mykhaïlo SYDORJEVSKYI, Tetyana DOBKO, Vassyl SLAPTCHOUK, Sergei DZIUBA, Dmytro SPYRKO, Serguiï PANTIOUK, Ihor PAVLIOUK, Ivan ANDROUSSIAK, Maria MOROZENKO, Iouriï MOSÉNKIS, Inna KOVALCHUK, Viktoria OSTACH, Natalka BELTCHENKO, Vyatcheslav HOUK, Oleh KOTSAREV, Anna BAHRIANA, Kateryna MICHTCHOUK, Tétyana VYNNYK,  Iryna CHOUVALOVA, Dmytro DROZDOVSKYY, Dmytro TCHYSTIAK, Vyacheslav LEVYTSKYI, Nazary NAZAROV.

Testi scelti e tradotti in francese a cura di Dmytro Tchystiak

Traduzione in italiano a cura di Laura Garavaglia e Annarita Tavani

In copertina: Sounds of Light di Inna Kazimirova

Il curatore - Dmytro TCHYSTIAK (nato nel 1987)  - Dopo aver studiato filologia romanza all'Università Nazionale Taras Shevchenko di Kiev, nel 2012 ha conseguito il dottorato sui miti antichi nel teatro di Maurice Mae­terlinck e nel 2019 una tesi di dottorato statale (HDR) sulla mitologia nella poesia simbolista ucraina e francofona. È professore universitario e tiene un corso di tra­duzione letteraria presso il Centro europeo di traduzione letteraria di Bruxelles. A Parigi, all'interno dell'Accademia Europea di Scienze, Arti e Lettere (AESAL), è re­sponsabile internazionale delle Lettere. Dirige inoltre le collezioni letterarie della casa editrice “Samit-Knyga” di Kiev e della casa editrice “L'Harmattan” di Parigi. Autore di settantacinque libri, ha vinto numerosi premi letterari ucraini e interna­zionali, tra cui il Prix de la Fédération Wallonie-Bruxelles nel 2012. È Chevalier dans l'Ordre des Palmes Académiques, membro dell'Accademia Europea delle Scienze e delle Arti di Salisburgo e dell'Accademia Internazionale Mihai Eminescu in Romania.

 

Info link

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/6121445245162431344?hl=it

Mail

iquadernidelbardoed@libero.it

 


 

La grande Poesia - Episodio 52 - Louise Glück - Tramonto

La grande Poesia - Episodio 51 - Sandro Penna - Poesia che contiene un segreto

lunedì 20 marzo 2023

Nero crescente di Patrizia Baglione (RP libri)

«Nella poesia di Patrizia Baglione un alone sottile di amore e di morte attraversa ogni singola poesia, finanche la più speranzosa e primigenia. Questa raccolta, la terza dell'autrice, dal titolo Nero crescente, si può infatti definire come un autentico canzoniere ininterrotto che viaggia tra i due poli estremi del sentimento e della fine restando sempre sospeso in quel bilico verticale che la poetessa laziale sembra padroneggiare con umile e personalissima cadenza. E se "l'altro", quell'amore abbandonato e impossibile, sembra a volte prendere il sopravvento quasi tormentando l'animo più elevato e primordiale, un sentimento più oscuro pervade l'intera raccolta, quasi a celare una pulsione verso la morte che pare intendere che la vita sia un continuo e perenne lutto sul quale riflettere e nella quale riflettersi fino a che un volto misterioso torni a dire cos'è che si ama e si teme...» (Dall'Introduzione di Antonio Bux) 

 


 

giovedì 16 marzo 2023

Generazioni diverse: La Poesia Spagnola contemporanea. A partire da oggi a Como e a a Missaglia

Generazioni diverse: La Poesia Spagnola contemporanea. Doppio appuntamento giovedì 16 marzo 2023 ore 18,00 presso The Art Company in via Borgovico 163 a Como; venerdì 17 marzo 2023 ore 21,00 presso Villa Sormani Marzorati Uva, Piazza Sormani 1 a Missaglia (LC).

Interverranno i poeti José Ramón Ripoll, Rafael Soler e Jon Andíon. A dialogare con i poeti saranno Gianni Darconza, Andrea Tavernati e Laura Garavaglia. Durante gli incontri verranno presentati i libri di poesie dei tre autori tradotti a cura de La Casa della Poesia di Como e pubblicati da I Quaderni del Bardo edizioni. Sarà presente l’editore Stefano Donno

Tre generazioni a confronto, tre poeti spagnoli tra i maggiori della poesia contemporanea saranno i protagonisti di due incontri organizzati da La Casa della Poesia di Como: un evento significativo che “preannuncia” il Festival Internazionale di Poesia “Europa in versi” che si terrà a maggio. José Ramón RipollRafael Soler e Jon Andíon porteranno, con le loro poesie, la bellezza dei paesaggi e dell’anima spagnola a Como e a Missaglia (LC),

Il primo appuntamento si terrà infatti alle ore 18 di giovedì 16 marzo presso The Art Company, in via Borgovico 163 a Como, dove sarà allestita la mostra “Le spose di Darwin dell’artista Carla Iacono, mentre il secondo appuntamento è previsto alle ore 21 di venerdì 17 marzo nella magica cornice di Villa Sormani Marzorati Uva, Piazza Sormani 1 a Missaglia (LC), dove  Alberto Uva ha dato vita al Progetto “Arte & Cultura Villa Sormani” che valorizza la particolare  Storia  dell’antica  Dimora.

A dialogare con i poeti saranno Gianni Darconza, Andrea Tavernati e Laura Garavaglia. Durante gli incontri verranno presentati i libri di poesie dei tre autori tradotti a cura de La Casa della Poesia di Como e pubblicati da I Quaderni del Bardo edizioni. Sarà presente l’editore Stefano Donno.

 


 

lunedì 13 marzo 2023

Cartoline degli addii di Alessandro Cartoni (Fallone Editore)

 "C'è uno spazio a cui la poesia riesce a tendere, fitto di mistero e di silenzio; conduce alle terre di un certo tipo di memoria, chiusa e immota sullo specchio di ogni rifrazione del presente. Una memoria cristallizzata e quasi inagente, non per questo priva di un suo riscontro. Anzi, essa prende le forme opache di più strati che la vestono di un tempo diluito nel tempo, una sorta di sconfinamento degli anni, da cui i sentimenti umani riaffiorano in fotogrammi essenziali, ineludibili, irrinunciabili. Cartoline degli addii, di Alessandro Cartoni, la descrive, centrandone il vitreo canto, rimodulandola a seconda della partitura del pensiero, che riannoda i ricordi e poi li frange come moto ondoso e ripetuto. Il luogo delle poesie di Cartoni è il congedo, inteso non solo come abbattimento del tempo irrecuperabile, ma pure come passaggio: sotterraneo, all'addiaccio delle illusioni e di tutto quel che resta sul fondo; un fondo abissale; una sorta di desolato compiacimento ad affermare che la vita, breve, rapida, è imminente a se stessa e non ammette rinascite dopo che tutto è già stato ed è finito di accadere", dalla prefazione di Carla Saracino. 

 


 

domenica 12 marzo 2023

Autoritratto automatico di Umberto Fiori (Garzanti)

Autoritratto automatico, libro ricco quanto imprevedibile, acceso da innumerevoli elementi magnetici per il lettore, allestisce una sorta di autobiografia poetica che è al contempo una riflessione sull'identità e sul carattere mutevole ed effimero dell'essere umano.

Camminando per la città ci si può ancora imbattere nelle cabine per fototessera. Sono ormai oggetti desueti, relegati in qualche angolo di stazione ferroviaria, o poco più. Si tratta però, a ben vedere, di oggetti peculiari di grande suggestione, fuori dal tempo, quasi «magici», dove si può entrare e isolarsi per un attimo chiudendo la tendina. E lì fotografarsi, avere un'immagine puntuale di sé stessi in un preciso istante. Affascinato dall'intreccio fra elemento soggettivo e dimensione impersonale dell'autoscatto automatico, Umberto Fiori, poeta tra i più riconoscibili e autorevoli della nostra letteratura, ne ha subito intuito il potenziale artistico e a partire dal 1968, per oltre cinquant'anni, ha scattato e raccolto i propri autoritratti in quella che oggi è una vera e propria collezione, stravagante quanto densa di implicazioni per una riflessione anche filosofica sui temi della conoscenza individuale. Le poesie raccolte in questo volume, tutte inedite, sono dedicate a quella che l'autore definisce una «curiosità privata», un «esercizio narcisistico» che tuttavia si configura prima di tutto e con originalissima energia espressiva come ricerca del proprio volto più autentico e come esplorazione abrasiva del sé che dice e racconta, senza concessioni e senza indulgenze. "Autoritratto automatico", libro ricco quanto imprevedibile, acceso da innumerevoli elementi magnetici per il lettore, allestisce una sorta di autobiografia poetica che è al contempo una riflessione sull'identità e sul carattere mutevole ed effimero dell'essere umano.



venerdì 10 marzo 2023

La grande Poesia - Episodio 43 - Emanuel Carnevali - Schizzo di me stesso

La grande Poesia - Episodio 42 - Lawrence Ferlinghetti - Il mondo è un gran bel posto

“Ed amai nuovamente”: la poesia di Umberto Saba dedicata alla moglie Lina

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"Materiale da Viaggio": ecco la poesia di Enrico Novara - AgrigentoOggi

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La parola in poesia tra scrittura e silenzi

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Franco Arminio, Sacro minore: «La vera poesia viene dal corpo di chi scrive»

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“Quando poesia e pittura si abbracciano”, l’incontro a La Maddalena

“Quando poesia e pittura si abbracciano”, l’incontro a La Maddalena: L’appuntamento è stato occasione di presentazione dell’omonimo libro di Maddalena Migliore

La grande Poesia - Episodio 00 - Regole - Intro - YouTube

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giovedì 9 marzo 2023

La grande Poesia - Episodio 41 - Totò - Zuoccole, tammorre e femmene

Donne amate e cantate dai poeti. Figure femminili nella poesia italiana di Andrea Maia (Graphot)

La letteratura italiana è universalmente riconosciuta come una letteratura di poesia, con al centro la tematica amorosa e la figura femminile quale oggetto del sentimento d'amore. Per la scrittura strettamente lirica il modello fondamentale è quello di Francesco Petrarca, sul quale si è basata la poesia d'amore nelle letterature occidentali; e in quella italiana la figura di Laura serve da modello per la Simonetta di Poliziano, la Silvia di Tasso, le damine di Metastasio, le donne di Alfieri e Foscolo, la Lidia carducciana, la Clizia di Montale. Quanto ai poemi narrativi, quello fondativo della letteratura e della lingua italiana, la Commedia, è stato composto, come testimonia Dante, per la donna da lui amata, «per dire di lei ciò che non fue mai detto d'alcuna»; ma nel "poema sacro" sono presenti anche altre importanti figure femminili, come numerose sono nei due poemi epici della letteratura italiana, il Furioso di Ariosto e la Gerusalemme Liberata di Tasso. In questo libro si attraversa la poesia italiana dalle origini al Novecento, accompagnati dagli sguardi dei poeti che tracciano ritratti femminili multiformi e indimenticabili. 

 


 

Rap, boxe e poetry slam Ecco la nuova poesia che cura anche l’anima

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La poesia è conoscenza: la lezione di Szymborska, Kavafis, Brodskij- Corriere.it

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Concorso poesia Castello di Duino, migliaia lavori da 60 Paesi - Libri - Poesia - ANSA

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Una poesia di Neruda per le donne in occasione dell’8 marzo - Senigallia Notizie

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mercoledì 8 marzo 2023

La grande Poesia - Episodio 40 - Anne Sexton - Frequentando gli angeli

La grande Poesia - Episodio 39 - Piera Oppezzo - La grande paura

TRAUMA POETRY

BookCity Milano e la Giornata Mondiale della Poesia 

 

Domenica 19 marzo, in Triennale Milano e BAM - Biblioteca degli Alberi, due incontri dedicati a Sylvia Plath
e Mariella Mehr


Milano, 7 marzo 2023. Come ormai da tradizione, anche quest’anno BookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura, partecipa alla Giornata Mondiale della Poesia, istituita dalla Conferenza Generale Unesco nel 1999 per il 21 marzo, primo giorno di primavera, con l'obiettivo di sostenere la diversità linguistica attraverso l'espressione poetica; i due incontri, a cura del gruppo Poetry and the City, si terranno domenica 19 marzo 2023 e saranno dedicati a due poetesse accomunate da esistenze tormentate: Sylvia Plath e Mariella Mehr.

 

Intitolata Trauma Poetry, la giornata avrà inizio alle 12.00 in Triennale Milano, dove la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti introdurrà l’incontro dedicato alla poetessa americana Sylvia Plath (1932-1963), tragicamente nota per il profondo dolore e il tormento che caratterizzano i suoi versi, d’ispirazione biografica, e per il tragico suicidio a soli trent’anni; a seguire le letture di Nicola Gardini e Vivian Lamarque. L’incontro si concluderà con due interventi: di Teresa Franco, ricercatrice della Borsa di studio Marie Skłodowska-Curie, sulla traduzione di Giovanni Giudici delle poesie di Plath, e di Vittorio Lingiardi, sul tema Trauma, poesia e psiche.

 

Alle 16.00 la giornata proseguirà alla BAM - Biblioteca degli Alberi di Milano, dove la giornalista e scrittrice Giuseppina Manin introdurrà l’incontro dedicato a Mariella Mehr (1947-2022), poetessa svizzera di etnia jenisch, scomparsa l’anno scorso dopo una vita segnata dalla sofferenza: fu vittima di un programma del governo svizzero che la sottopose a elettroshock e ad altri trattamenti riservati ai figli delle etnie nomadi; a seguire, le letture di Nicola Gardini e Vivian Lamarque e un intervento di Vittorio Lingiardi sul tema Trauma, poesia e psiche

 

Trauma Poetry si inserisce nella cornice di BookCity tutto l’anno, il palinsesto che si affianca alla manifestazione vera e propria che, come ogni anno, si terrà a novembre; i due incontri sono curati da Poetry and the City, un gruppo nato da un’idea di Giuseppina Manin e Cristina Battocletti, e si inseriscono all'interno del palinsesto internazionale del World Poetry Day, che coinvolge tutte le quarantadue Città Creative Unesco per la Letteratura

 

BOOKCITY MILANO è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dall'Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e da AIE, presieduta da Piergaetano Marchetti e diretta da un Consiglio di indirizzo di cui fanno parte Carlo Feltrinelli, Luca Formenton e Piergaetano Marchetti. Ai lavori dell'Associazione partecipa, in rappresentanza del Comune di Milano, l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.

 

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Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Il Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, La Casa della Poesia di Como, costituiscono il collettivo/ connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! In azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri Il connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! è aperto all'inclusione su espresso desiderio e comunicazione dei richiedenti, di fondazioni, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, attori sociali di ogni ordine e grado)

I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Casa della Poesia di Como, Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Comune di Caprarica di Lecce, Associazione Sentiero dei Sogni, Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato, Associazione Culturale Macarìa, Gisella Blanco, ScriverePoesia Edizioni, Samuele Editore, Caffè Letterario - Lecce, puntoacapo Editrice, Ottavio Rossani, la rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula, Donato Di Poce, La Biennale di Poesia di Alessandria, NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato, Vittorino Curci, Francesco Pasca, Marcello Buttazzo, Giuseppe Zilli, Alessio Arena, Alessandra Paradisi