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iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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lunedì 28 novembre 2022

Primo Levi e l'esperienza della poesia. Testi e commento della raccolta «Ad ora incerta» di Sofia Pellegrin (Manni)

Il saggio di Sofia Pellegrin analizza poesia per poesia "Ad ora incerta", la raccolta di Primo Levi pubblicata nel 1984. Di ciascun componimento è data una descrizione metrico-prosodica, tematica e intertestuale anche nel confronto con il resto dell'opera dell'autore. L'intento è quello di sondare gli esiti più propriamente figurali della scrittura poetica dell'intellettuale torinese per rilevarne densità semantiche non immediatamente evidenti nel contesto di uno stile complessivo, come quello leviano, votato alla massima chiarezza espressiva. 

 


 

lunedì 21 novembre 2022

MARCELLO BUTTAZZO A LEQUILE MARTEDI’ 22 NOVEMBRE 2022

Il Comune di Lequile, la Provincia di Lecce in collaborazione con La Casa della Poesia di Como, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Universo del Mistero di Mario Contino, Poliedrika Aps, Fondo Verri di Lecce, martedi 22 novembre, ore 19.00 presentano presso la CHIESA DELLE CAPPUCCINELLE (Via San Vito – Lequile) il libro di poesie ” TRA LE PIEGHE DEL ROSSO ”  DI MARCELLO BUTTAZZO edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.

Interverranno Vincenzo Carla’ (Sindaco di Lequile), Antonio Spedicato (Assessore alla Cultura), Stefano Donno (Editore), Serena Corrao (Filosofa), Vito Antonio Conte (Poeta, Scrittore). Letture a cura di Laura Flaminio. musiche a cura di Enzo Marenaci.

Aprirsi agli altri, mettersi al servizio dell’Amore, puntare “sull’ essere con e per l’Amore” e non sul “possesso”, come se i nostri oggetti d’amore fossero solo cose: acquistabili, contrattabili; questo deve diventare l’obiettivo del futuro. Abbiamo bisogno dunque di una nuova antropologia, la cui origine, per quanto possa apparire melense o romantica, non può essere che l’Amore. Amare il prossimo facendoci noi stessi prossimità, rendendoci persone, esseri umani. Oggi l’Amore nell’era dei social e del post umano, non produce incontro, dialogo, ma una solitudine che genera insicurezza. Gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza della comunità, della socialità, e una mano su cui poter aggrapparsi nel momento del bisogno, sono gli stessi che hanno un vero e proprio terrore di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono, non possono e forse  né pensano di poter sopportare. Ma l’Amore possiede uno spettro di colori molto vario, che include anche profondità oscure come quelle dell’ossessione e del possesso. Di questo e molto altro si parlerà in questo imperdibile appuntamento che si finalizza alla sensibilizzazione di un argomento tanto attuale quanto delicato dai forti connotati psicologici e introspettivi.

 

martedì 15 novembre 2022

La mia spada è la poesia. Versi di lotta e d'amore nell'opera della poetessa persiana Simin Behbah?ni di Nahid Norozi (WriteUp)

La presente monografia costituisce la prima indagine sistematica in italiano sulla poetessa persiana Simin Behbah?ni (Tehran 1927 - Tehran 2014), due volte candidata al Nobel, e include una vasta antologia con gli originali persiani in appendice. I componimenti commentati sono disposti nel volume in ordine tematico, in modo da offrire un affresco significativo della sua poesia, nel contesto degli eventi salienti e spesso drammatici della storia dell'Iran contemporaneo. Nei suoi versi, caratterizzati da un forte e ostinato impegno civile, si riflettono spesso le condizioni dei disagiati ed emarginati, poiché Simin dà voce a quelli che una voce non hanno, in particolare a donne cui, senza essere una femminista dichiarata, ella offre larghissimo spazio. Ma la sua figura poliedrica, che oscilla tra classicismo e innovazione, si esprime anche attraverso squisiti versi lirici che trasudano sentimento ed erotismo, senza mai del tutto abbandonare la cornice dell'impegno civile. Persino nei suoi versi amorosi, l'io lirico erompe in grida di denuncia contro le disuguaglianze, sociali e di genere, contro la violenza di ogni potere individuale o politico. Con audio in lingua originale. 


 

lunedì 14 novembre 2022

Gemello falso di Antonio Bux (Avagliano)

Un viaggio senza sconti nel mondo della psiche e della metamorfosi che mette al centro i temi del comportamento alimentare e la difficile gestione del corpo e della mente per chi, come l'autore, soffre di disturbi legati al cibo. Qui l'io narrante spesso si interroga sul senso del doppio. Ed è così che il gemello falso non è solo quella parte di sé che si perde o ritorna, ma anche quella personalità in ombra che spesso prende il sopravvento. I componimenti presentati in questo libro sono dunque al tempo stesso sia il simbolo del clone generato dalle due anime (quella buona e magra e quella cattiva e in carne), sia quella trinità sfiorata dal poeta per un istante verso la chiusa del libro, come a testimoniare, più di ogni altra cosa, l'importanza iniziatica dell'intero percorso di un'opera che si può ritenere il diario in versi di un'esistenza passata a esorcizzare il proprio specchio. 

 


 

giovedì 10 novembre 2022

L'invito poetico di Elisa Longo

Vorrei invitarvi a due eventi che si terranno nei prossimi giorni.

Venerdì 11 novembre ore 21- Milano Casa della Cultura / Presentazione delle Collane Gialla e Gialla Oro Pordenonelegge/Samuele Editore

Venerdì 18 novembre ore 21 -Mozzate (Co)- Centro Civico con Anpi Seprio per la conferenza / Tra il dire e il fare: stereotipi, sessismo, violenza.

L'11 novembre avrò il grande onore di presentare le collane Gialla e Gialla Oro della fondazione Pordenonelegge e Samuele Editore. Dialogherò con sei autrici e autori del panorama poetico e artistico contemporaneo quali Marina Corona, Cesare Lievi, Alberto Bertoni e i più giovani, ma già ben strutturati nella loro idea poetica, quali Francesco Terzago, Erica Donzella e Andrea Cozzarini. Sei poeti diversissimi tra loro, per generazione, stile, percorso artistico, appartenenza e provenienza regionale. Tutto questo mi stimola enormemente e v'invito a seguire la presentazione in presenza oppure in streaming sui canali social di La Casa della Cultura.

I libri saranno disponibili per l'acquisto durante la presentazione. Seguite i canali social di Pordenonelegge e Samuele Editore per ulteriori informazioni.

 

Il 18 novembre a Mozzate invece parleremo di sessismo e violenza ospiti dell'associazione Nazionale Partigiani Italiani Seprio con la psicologa, dottoressa Maria Grazia D'Amico e la Presidente della Casa delle donne Anna Andriulo di Gallarate Ivana Graglia all'interno del ciclo La R-esistenza delle donne. Ringrazio Sandro Romagnoli per l'invito. Venite a dialogare con noi sui temi del linguaggio, del territorio e della violenza.

Siete voi la mia poesia  (Elisa Longo)

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

mercoledì 9 novembre 2022

Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donn “Erosatire” di Zanni Egeo Diomarta a cura di Diego Martina

Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Erosatire di Zanni Egeo Diomarta a cura di Diego Martina. Irriverente, intollerante, politicamente scorretto, irritante, oltraggiante, più velenoso dell’Avvelenata di Guccini: questo e molto di più si trova tra i versi delle Erosatire di Zanni Egeo Diomarta

“Chi è Zanni Egeo Diomarta? Un poeta? Un sottile ed erudito sollevatore di polemiche? Onestamente non mi sono mai posto il quesito, fin dal primo momento in cui ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo, quando le nostre strade si sono incrociate in grazia della comune passione per la cultura e la poesia e, forse, anche a causa di qualche sotterranea e invisibile affinità elettiva, che ha radici nelle parti più segrete e insondabili dell’animo umano. Ma, senza pormi alcuna domanda, Zanni mi ha sempre dimostrato un fatto basilare e di importanza capitale: quello di essere un professionista e un uomo che non solo fa, ma soprattutto vive la poesia e la letteratura. E, quando si vive la letteratura, non si può essere parziali o settari, non si può cioè sezionarne il corpo, quasi fosse quello di un cadavere sottoposto ad autopsia, come invece capita di fare fin troppo spesso proprio ai critici letterari e agli studiosi, seppur in buona fede (ma molte, troppe volte, un po’ meno). Se si vive la letteratura nel vero senso del termine, non si può far altro che accettarla ed accoglierla a braccia aperte per quello che è: un’anima e un corpo vivi, caldi e sanguigni, che racchiudono e comprendono nella loro sterminata visione tutti gli aspetti del reale, dai più nobili e sublimi fino ai più infimi e degradanti. C’è poco da stare a sindacare, cosa che per altro non è né il mio lavoro, né quello di Zanni. Questo libro, di cui sono onorato di poter scrivere la prefazione, dimostra certamente che Zanni Egeo Diomarta è un uomo che vive la poesia e la letteratura, senza limitarsi a guardarle e contemplarle rispettosamente (ma solo in apparenza) dall’esterno, senza ridurle esclusivamente al loro aspetto certamente più dorato e scintillante, più epico o liricheggiante. Perché, se è vero che pomeriggi e spesso nottate intere mi sono ritrovato a parlare con Zanni di letteratura e poesia nel senso più alto e nobile del termine, ecco che, un pomeriggio d’estate, di punto in bianco, mi ritrovo tra le mani questo volumetto smilzo ma scomodo come un calcolo renale, che farebbe imbarazzare e gridare allo scandalo il primo poetastro di quartiere a cui capitasse la (s)fortuna di averlo tra le mani. Il motivo è semplice: queste erosatire sono forse ciò che di più “volgare” io mi sia trovato a leggere negli ultimi anni!”  (dalla prefazione di Giovanni Di Vico)

Zanni Egeo Diomarta - Poeta salentino, si appassiona alla satira in giovane età attraverso gli studi classici. Autore prolifico quanto schivo, ha fatto circolare per anni i propri componimenti in forma anonima su pergamene arrotolate. Come Giovenale, considera la satira la sola forma letteraria in grado di denunciare bassezza e degrado dei tempi contemporanei.

Diego Martina - Studioso di letteratura giapponese, ha curato e tradotto in italiano diverse raccolte di poesia contemporanea e haiku. È inoltre autore di poesie, haiku e saggi scritti in lingua giapponese. Dal 2011 vive e lavora a Tōkyō.

 

Info link

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/4618861234658865727?hl=it

Librerie Giunti al Punto

https://www.giuntialpunto.it/product/b0bjng7wcc/libri-erosatire-diomarta-zanni-egeo

 


 

sabato 5 novembre 2022

Cronache dalla terra di nessuno di Maria Giovanna Massironi (Albaccara - Casa editrice) intervento di Rita Bompadre

“Cronache dalla terra di nessuno” di Maria Giovanna Massironi (Albaccara - Casa editrice, 2020 pp. 112 € 12.00) è una raccolta poetica intensa che assorbe dalla consapevolezza del dolore la linfa vitale e compassionevole della memoria. La poesia di Maria Giovanna Massironi accoglie testi arrendevoli al disagio emotivo e resistenti  al vincolo della speranza. L'autrice genera, attraverso una persistente confessione quotidiana, l'apprensione del proprio stato d'animo, la sofferenza dei giorni e delle notti, scandita dall'irrequietezza dei pensieri, in balìa del segnale della frattura esistenziale. Coglie la lesione dell'anima, una ferita accompagnata dalla malinconica amarezza di ogni sospensione della vertigine e dal profondo tormento per gli incubi e i fantasmi che si aggirano, crudeli e magnetici, nella sua mente. Maria Giovanna Massironi abita la terra di nessuno, il territorio conteso dai timori e dalle incertezze del vivere, il non-luogo della fluidità sensibile, il confine interpretativo della propria identità. Il libro confessa la rapida e spontanea evidenza dello smarrimento emozionale, sintonizza il fruscio segreto dell'umore, il silenzio nascosto dell'inadeguatezza. I testi, solo apparentemente frammentari, elaborati con la lealtà dell'impulso, donano il senso compiuto e graduale di una scrittura senza impedimenti, la libertà sincera di una funzione liberatoria, la capacità creativa di orientare le energie soffocate dall'affanno della perdizione. “Cronache dalla terra di nessuno” esprime una forma di premonizione istintiva, avvinta alla soglia del mondo interiore e all'esperienza delle sensazioni, collega l'ipotesi indefinita e disorientante delle difficoltà al riscatto di un orizzonte vagheggiato, varca la soglia della malinconia osteggiando l'inquietudine. Maria Giovanna Massironi resta “in limine”, sulla soglia dell'espressione, dona al lettore il suggerimento sentimentale per affidare alla vita sempre una straordinaria opportunità di rivendicare il proprio tempo. L'occasione letteraria di sollevare le proprie riflessioni evidenzia il privilegio di tradurre l'oggettività delle pagine dense di significato, di comprendere l'avvicendarsi degli eventi patiti, di condividere l'importanza del vissuto, la commovente e indecifrabile percezione della grazia. La poesia gratifica ogni ispirazione individuale, estende la consistenza del respiro universale, sfiorando la complicità della resistenza. La provvisorietà di una bruciante esistenza collega l'influenza dei versi, disgiunge la frattura dell'anima, il duro scontro inevitabile con la realtà, coglie la complessità delle vicissitudini, l'enigma delle illusioni. La poetessa, con uno stile originale, convincente e attuale, segue sempre l'eco di una psicologica attenzione al monito della coscienza, nell'individuare la riparazione del torto, nel consolidamento temporale dello spirito.

Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti” 

 https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/

 

giovedì 3 novembre 2022

Ciò che sai amare di Antonella Radogna (Passigli)

 «... Il titolo, Ciò che sai amare, innanzi tutto: tratto da un emistichio di Ezra Pound, esposto a mo' di interpretante, come autentico manifesto dell'impresa, dice ciò che fonda ogni storia, ossia l'Amore, forza incantata e intrattabile, cui solo la Poesia con la sua energia ellittica e la sua inesauribile sostanza metaforica può dar voce, con una suggestività che richiama, più che il prometeico volontarismo poundiano, la potenza sorgiva e materica della lirica amorosa nerudiana, riletta da un occhio femminile, e la fede luziana che è Lui, l'Eros, che "aiuta a vivere, a durare", Lui che "annulla e dà principio", benché su tutto aleggi sempre la coscienza che la sua incombenza è "vertigine" e "abisso". Poi la scena, lo spazio della vicenda: ciò che qui è rappresentato è una sorta di teatro metafisico, nel tempo di un "oggi" solo apparentemente incerto e senza spessore, in cui i suoi attori, l'Io e il Tu, danno vita a un'essenziale pulsione di esistenza, leggeri e temerari, con l'Io che proclama e ribadisce in anafora, senza reticenze, l'amore come valore nonostante tutto ("Mi piace") e il Tu, "presenza e assenza" insieme, che tiene le redini del gioco stimolando con la sua attitudine ogni investimento energetico dell'Altra, in un gioco di "equilibri"...» (Dalla prefazione di Vincenzo Guarracino) 

 


 

Stefano Donno legge i suoi versi accompagnato in translation dalla Prof....

mercoledì 2 novembre 2022

La poesia non è un analgesico. L'opera in versi di Giuseppe Rosato di Lucilla Sergiacomo (Ianieri)

Con classica colloquialità convergono nella poesia di Giuseppe Rosato la linea meditativa, seria e malinconica, e l'altra linea dell'indignazione satirica e del divertimento umoristico. Rosato esprime con fermezza la sua disapprovazione del mondo, con il quale è in conflitto, non smettendo però di penetrarlo con la sua scrittura palombara, portandone a galla l'essenza asimmetrica e contraddittoria. I mezzi prediletti sono arguti aforismi, moralità umoristiche di tradizione europea, esagerazioni paradossali, dissimulazioni dell'ironia. L'ampia monografia di Lucilla Sergiacomo, scandita per criteri cronologici, tematici e di genere, si inserisce nel dibattito critico sulla crisi di rappresentazione del reale nella poesia contemporanea. La distanza tra le parole e le cose nel passaggio tra i due ultimi secoli si è affermata come paradigma costante nella poesia italiana, mentre Rosato si pone contro la dispersione del soggetto, restituendo attenzione alla realtà con una sua personale pronuncia, nitida e venata d'ironia. Risaltano infatti nei suoi versi la caduta delle ideologie e delle teorizzazioni degli anni Sessanta e Settanta e il rifiuto della poesia immediata, che professava il decentramento dell'io. Rosato sostiene invece la via montaliana della resistenza della poesia e propone un diarismo antilirico, un pensiero poetante che coglie e rappresenta la fluidità dell'epoca contemporanea mettendone in risalto la vanità. Tuttavia, il suo senso di inadeguatezza non silenzia la ricerca della verità, la pulsione dei sentimenti e dei ricordi, la dolcezza dell'amore, la capacità di ridere delle storture del mondo, l'impegno pacifista e ambientalista, l'attrazione per l'inverno, che è anche nostalgia della felice infanzia a Lanciano, suo paese natale, spesso evocato nei versi dialettali di Rosato. Forte è la coesione tematica delle sue opere, valorizzate dalla raffinatezza dei suoi versi liberi e da un lessico straordinariamente duttile, a cui il lettore può direttamente accostarsi attraverso la rappresentativa selezione delle poesie di Rosato presente nel volume. 

 


 

Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Il Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, La Casa della Poesia di Como, costituiscono il collettivo/ connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! In azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri Il connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! è aperto all'inclusione su espresso desiderio e comunicazione dei richiedenti, di fondazioni, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, attori sociali di ogni ordine e grado)

I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Casa della Poesia di Como, Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Comune di Caprarica di Lecce, Associazione Sentiero dei Sogni, Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato, Associazione Culturale Macarìa, Gisella Blanco, ScriverePoesia Edizioni, Samuele Editore, Caffè Letterario - Lecce, puntoacapo Editrice, Ottavio Rossani, la rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula, Donato Di Poce, La Biennale di Poesia di Alessandria, NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato, Vittorino Curci, Francesco Pasca, Marcello Buttazzo, Giuseppe Zilli, Alessio Arena, Alessandra Paradisi