Il 4° Suwon KS World Poetry Festival, al quale
hanno partecipato 14 poeti tra coreani e stranieri, si è tenuto l’11 ottobre
nella città di Suwon, presso il Teatro Madang nel Parco del lago Kywanggyo.
Quattro i poeti europei che hanno preso parte al reading: dall’Italia
Laura Garavaglia e Stefano Donno, dall’Ungheria Attila Balázs e Zálan
Tibor.
Il Festival è stato sponsorizzato dal Forum della
città culturale di Suwon (rappresentante Park Raehun). Tra i poeti nazionali
figurano il poeta Choi Dongho, che guida questo Festival dal 2019, Lee Guenbae,
Kim Kooseul, Ko, Doo-Hyun e altri. La poetessa Kim Kooseul, studiosa di
letteratura inglese ha organizzato il Festival, contattando e invitando i poeti
dall’estero. Durante l’evento, sono stati premiati alcuni giovanissimi poeti,
che hanno recitato le loro poesie davanti al pubblico.
Laura Garavaglia, che ha già
partecipato alla prima edizione del Festival nel 2019, ha vinto il premio come
miglior poeta del 2022, conquistando la simpatia del pubblico, con i versi
della sua poesia “Suwon”, di cui riportiamo alcuni versi:
Suwon ha il suono della parola cigno
nella lingua inglese. Città di re.
(…)
Una fortezza antica
circondata da mura Suwon è un lampo
mentre la freccia scocca dall’arco.
E le parole della poesia,
rapide e forti, vanno dritte al segno.
Laura Garavaglia, presidente de La Casa della
Poesia di Como e presidente del Festival Europa in versi, ha sottolineato
l’importanza della poesia per combattere la violenza e le ingiustizie che
rendono così drammatico il periodo che stiamo vivendo. La poesia è armonia che
permette l’incontro tra culture diverse. Nella poesia Suwon ha paragonato la
forza e la velocità della freccia all’intensità e compressione delle parole
poetiche, che colpiscono istantaneamente cuore e mente, vanno “al segno”.
Stefano Donno (nella foto)
ha recitato la poesia “Paradiso-Intelligenza Artificiale”, che si chiude con il
verso “tra un salto quantico e l’altro attendo una chiamata da Dio”: poesia di
contenuto filosofico, che si focalizza sul rapporto intelligenza artificiale-la
natura umana, parodiando la Divina Commedia di Dante.
Attila Balázs, ungherese, ha recitato in modo
coinvolgente la poesia “Waters” (Vizek):
È come se questo lago
che fa dondolare una canoa
non avesse una riva
come i pensieri folli.
l’acqua esonderebbe.
Questo è il destino delle acque
che non hanno sponde.
Zalán Tibor, poeta premiato in
Ungheria, ha paragonato la recente guerra a un sogno nella sua poesia,
“Ucraina” (Ukrajna):
Ucraina
Non gli importava nulla di ciò che accadeva nel
mondo
ma i russi hanno attaccato l’Ucraina e questo lo
preoccupa
Tace ma il silenzio lo sta divorando all’interno
Pietre sanguinanti sono apparse nei suoi sogni