Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Info
domenica 31 luglio 2022
L' Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi scelte e raccontate da Paolo Cognetti di Antonia Pozzi (Ponte alle Grazie)
Il ritratto di una protagonista del Novecento a firma di uno scrittore bestseller
«Una biografia e nello stesso tempo un dialogo a distanza» - Cristina Taglietti, la Lettura
venerdì 29 luglio 2022
Le poesie di Cesare Pavese (Einaudi)
Il percorso creativo di «una voce isolata della poesia contemporanea», che ha scoperto un ritmo della lingua italiana e lo ha strutturato artisticamente, musicalmente, con una cadenza nuova, o comunque poco usata dalla nostra tradizione letteraria, dando vita a un metro inconfondibile e diverso da tutti gli altri.
«Di qualsiasi cosa parlino i suoi versi, Pavese fa sí che diano sempre ascolto al ritmo soggiacente del mondo» – Tiziano Scarpa
giovedì 28 luglio 2022
Poesie di Pier Paolo Pasolini (Garzanti)
Nel 1970 Pier Paolo Pasolini curò personalmente un volume di "poesie vecchie" tratte da "Le ceneri di Gramsci" (1957). "La religione del mio" tempo (1961) e "Poesia in forma di rosa" (1964). Considerava questa scelta come "un atto conclusivo di un periodo letterario per aprirne un altro" e su richiesta di Livio Garzanti ne scrisse l'introduzione, intitolandola "Al lettore nuovo". L'antologia - qui riedita integralmente con l'aggiunta di una breve nota proponeva un volume di poesie a sei anni di distanza dall'ultima raccolta pubblicata. "Sei anni sono pochi: ma se si pensa che il primo di questi volumi che qui sono antologizzati è uscito nel giugno del '57, allora l'intervallo di sei anni diventa l'intervallo di un'intera epoca letteraria e politica. Suppongo quindi di rivolgermi a un "lettole nuovo". E ad esso non so e non voglio dare altro che informazioni".
mercoledì 27 luglio 2022
Tutte le poesie di Giorgio Caproni (Garzanti)
Il volume raccoglie l'intera produzione di Giorgio Caproni, compreso "Res Amissa", pubblicato postumo nel 1991. È dunque possibile cogliere nella sua interezza una delle più importanti voci poetiche del Novecento. Il dato essenziale della modernità di Giorgio Caproni è quella sua particolare musica cui si deve la naturalezza con cui il poeta passa, senza mutar tono, dal quotidiano all'astratto, dal colore al disegno, dal colloquiale all'epigrafico, dal domestico al metafisico. Temi preferiti da Caproni sono il viaggio, la frontiera, le terre di nessuno con i loro paesaggi solitari e le loro rare apparizioni e la caccia, ossessiva, a un'inafferrabile preda. Unico rifugio umano è proprio l'incerto confine tra il vero e l'immaginario, tra il certo e il possibile: anche l'assoluto, se esiste, abita nell'ambiguità. Introduzione di Stefano Verdino.
martedì 26 luglio 2022
Incontro a Sannicola (Lecce) per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini
Il Comune di Sannicola, l'Assessorato agli Eventi e Spettacoli per l’Estate a Sannicola 2022 presentano alla Casa del Sole di Paola Scialpi, in Via San Simone 74 (Sannicola, Lecce),il 27 luglio 2022 a partire dalle 20,30, per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini l'incontro poetico-culturale P.P.PASOLINI: L’ossimoro vivente. Special guest il poeta Donato Di Poce (autore del volume omonimo P.P.PASOLINI: L’ossimoro vivente edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Interverranno - Francesco Aprile, Francesco Pasca, Elio Coriano, Giuseppe Zilli, Annibale Gagliani, Chiara Evangelista, Marta Vigneri, Simone Franco, Fabio Siciliani, Vito Antonio Conte, Marcello Buttazzo, Marilena Cataldini, Maria Grazia Palazzo, Maddalena Castegnaro, Ivan Raganato, Maria Antonietta Vacca, Maurizio Nocera, Stefano Donno
Ecco che quest’anno è giunto il 100° anniversario della nascita di Pasolini. I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno hanno affrontato in questi ultimi due anni l’eclettica produzione dell’intellettuale e artista Pasolini (1922-1975) tra cinema, letteratura, dibattito pubblico e impegno politico attraverso due pubblicazioni: la prima è quella di Annibale Gagliani dal titolo Impegno e Disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano, dove appunto Pasolini (secondo l’autore) non è solo l’eretico che dell’eresia contro la mediocrità, il conformismo, la deriva borghese ha fatto la propria missione di vita, ma è anche quella figura tra le più dibattute ed emblematiche del suo tempo, che rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea che ne fanno un autore tuttora originale e di grande attualità. Ora la casa editrice salentina in collaborazione con il Comune di Sannicola (Lecce) organizza un incontro culturale sulla figura del grande intellettuale italiano, dove si susseguiranno letture, interventi, dialoghi sull’immenso PPP ad opera di artisti, critici, performer, poeti prendendo spunto dalla pubblicazione di “P.P.PASOLINI: L’ossimoro vivente di Donato Di Poce, sempre per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.
*Donato Di Poce, ama definirsi un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici. ( Nato a Sora – FR – nel 1958, residente dal 1982 a Milano ). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo 34 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo, Rumeno, Esperanto e Spagnolo) , 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante. Hanno scritto su di lui: Roberto Roversi, Gianni D’Elia, Tomaso Kemeny, Adriano Petta, Angelo Gaccione, Gino Ruozzi, Anna Antolisei, Nicola Vacca, Alessandro Vergari, Raffaele Polo, Silvia Castellani, Giuseppe Scaglione, Gabriella Cinti, Francesco Aprile, Hiram Barrios.
Info mail
lunedì 25 luglio 2022
Quattro quartetti di Thomas S. Eliot (Bompiani)
Esiste un futuro dopo l'abisso della Waste Land, della guerra e della disperazione in generale? Questo libro non teme di rispondere affermativamente. Ora come quando è stato scritto.
Via, via, via, disse l'uccello: il genere umano
non può sopportare molta realtà.
Il tempo passato e il tempo futuro
ciò che avrebbe potuto essere e ciò che è stato
puntano ad un fine, che è sempre presente.
Simboli, visioni e filosofia si intrecciano in maniera indissolubile nei quattro poemetti che costituiscono il testamento letterario di T. S. Eliot, uno degli autori più rappresentativi del Novecento. Scritti separatamente e solo più tardi riuniti in volume, compongono un arazzo in cui trama e ordito sono rappresentati dal filo del modernismo e da quello dell'ermetismo. Il tempo è struttura cronologica e musicale di circolarità, di meditazione e di fiducia nell'eterno. Evocare un domani migliore, aprirsi al dono della speranza è il messaggio che l'autore, voce flebile nel fracasso dei bombardamenti su Londra, diffonde nel bel mezzo della seconda guerra mondiale. Esiste un futuro dopo l'abisso della Waste Land, della guerra e della disperazione in generale? Questo libro non teme di rispondere affermativamente. Ora come quando è stato scritto.
domenica 24 luglio 2022
Gli strumenti della poesia di Pietro G. Beltrami (Il Mulino)
Questo volume intende esporre in maniera succinta ma rigorosa l'essenziale della metrica italiana (sillaba, accento, verso, rima, struttura delle forme metriche), senza rinunciare a una visione storica, che segue l'evoluzione poetica italiana dalle origini fino al verso libero novecentesco.
sabato 23 luglio 2022
venerdì 22 luglio 2022
Folle, folle, folle di amore per te. Poesie per giovani innamorati di Alda Merini a cura di Daniela Gamba (Salani)
Una raccolta di poesie sulla scia delle raccolte "Questo amore" di Prévert. In questo libro sono raccolte 40 poesie con alcuni inediti. Poesie da leggere, da recitare, da copiare, da usare, da regalare: per tutti i giovani che, grazie a un libro, riescono così ad esprimere i propri sentimenti più profondi e complessi. Il testo contiene un pensiero di Roberto Vecchioni.
giovedì 21 luglio 2022
Poesie (1974-1992) di Patrizia Cavalli (Einaudi)
«Se ora tu bussassi alla mia porta | e ti togliessi gli occhiali | e io togliessi i miei che sono uguali | e poi tu entrassi dentro la mia bocca | senza temere baci disuguali | e mi dicessi: «Amore mio, | ma che è successo?», sarebbe un pezzo | di teatro di successo.»
Questo libro riunisce i due precdenti volumetti di Patrizia Cavalli (Le mie poesie non cambieranno il mondo, 1974, e Il cielo, 1981) ai quali si aggiunge una nuova, più ampia raccolta intitolata L'io singolare proprio mio. Autrice lodevolmente parca, Patrizia Cavalli, dunque, rende conto della sua poesia una volta per decennio evitando l'inflazione dello sfogo lirico. Anche se così distanziate nel tempo, o forse proprio per questo, queste tre sillogi testimoniano un'esperienza poetica di ampia portata, segnata da un forte filo di continuità e da un marchio di stile inconfondibile, fatto di ironia e di musicalità, ma anche di velocissima concentrazione di pensiero e di arguzia epigrammatica.
mercoledì 20 luglio 2022
Cento poesie d'amore a Ladyhawke di Michele Mari (Einaudi)
Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e "vero" nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un'ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un'ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell'uomo.
GaEle e Cascina della Poesia al Faido presentano "Discanto d'inverno con pettirosso"
martedì 19 luglio 2022
Canti orfici e altre poesie di Dino Campana a cura di N. Bonifazi (Garzanti)
"Poesia in fuga" è stata definita l'opera di Dino Campana, per l'urgenza dei contenuti, la tensione alla costruzione sempre delusa, l'impasto verbale furioso e straziante, la componente visionaria e trasfiguratrice. I versi e le prose raccolti in questo volume sono uno dei risultati più singolari della poesia italiana del Novecento: apertamente sperimentali nella forma, sono una rapida, folgorante visione dei grandi temi del decadentismo, riassunti con impeto lirico eccezionale.
lunedì 18 luglio 2022
Poesia italiana del Novecento a cura di Edoardo Sanguineti (Einaudi)
Più che un'antologia quest'opera è una rotta, un itinerario nel panorama vasto e multiforme della poesia italiana del secolo scorso. Singolare. A tratti anomalo. Motivato nella sua essenza dalla poetica di un autore - e critico militante - che di questo universo è stato compartecipe, oltre che profondo conoscitore. Con un saggio introduttivo di Sanguineti, che ha premesso a ogni autore un profilo critico e bibliografico, corredando le liriche prescelte di un esauriente apparato di note. Volume primo: D'Annunzio, Lucini, Govoni, Palazzeschi, Corazzini, Gozzano, Vallini, Oxilia, Moretti, Martini, Chiaves. Volume secondo: Marinetti, Cavacchioli, Folgore, Buzzi, Boccioni, Soffici, Farfa, Fillia, Sbarbaro, Rebora, Jahier, Campana, Boine, Onofri, Saba, Cardarelli, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Gatto, Sinisgalli, Penna, De Libero, Luzi, Sereni, Caproni, Erba, Pavese, Pasolini, Pagliarani, Giuliani, Porta, Balestrini.
domenica 17 luglio 2022
Consacrazione dell'istante di Alida Airaghi (AnimaMundi Edizioni)
Alida Airaghi, in questa nuova raccolta di poesie, riflette con pacata trasparenza sull'intensità di ogni momento che ci troviamo a vivere, nella sua imprescindibile unicità e bellezza. Il tempo, quindi, con tutto ciò che include ed esclude, tra il già stato e il non ancora: i mesi che scorrono differenziandosi climaticamente e caratterialmente, gli squarci improvvisi e le coperture delle nuvole che accompagnano ombre e luci dell'esistere.
venerdì 15 luglio 2022
Inattesa è giunta la guerra di Anatolij Dnistrovyj (Macabor)
"Un quieto sconvolgimento è il sentimento transitivo che sotto forma di ossimoro passa dal testo al lettore, instillando la curiosità di seguirlo nelle strade disertate dalla vita, in cui la normalità cambia i suoi connotati e si trasforma. Laddove c'era la pacifica, scontata incongruenza dei sogni della quotidianità ora c'è la sconvolgente normalità della guerra, che cambia i panorami esterni e interni alla propria anima e ti lascia segni profondi che solo dopo vengono a galla, si qualificano, ti cambiano. Questa è la sensazione che si coglie leggendo 'Inattesa è giunta la guerra' del poeta ucraino Anatolij Dnistrovyj. Uno scavo psicologico che non segna le parole pesanti della catastrofe, ma inietta un dolore sottopelle, insinuante e inarrestabile." (dalla prefazione di Silvano Trevisani)
giovedì 14 luglio 2022
La poesia di Roma in poesia a cura di Nicola Longo (Studium)
Un'antologia sulla poesia dedicata alla città di Roma che raccoglie tante voci diverse, dall'antichità latina ai tempi nostri. Nelle Introduzioni che precedono le singole sezioni, Nicola Longo ripercorre la forte presenza di Roma nei versi, un ricco e prezioso percorso poetico che comprende autori noti (Virgilio, Orazio, Ovidio, Ariosto, Tasso, Belli, Pascarella, Pirandello, Ungaretti, Pavese, Quasimodo, Pasolini, Bassani, Sanguineti) e meno noti.
martedì 12 luglio 2022
La poesia come esperienza di Philippe Lacoue-Labarthe (Mimesis)
Paul Celan ha incarnato, forse più di qualunque altro poeta del nostro tempo, la domanda di Adorno sulla possibilità della poesia dopo Auschwitz. Nel 1967, il poeta accettò di incontrare Martin Heidegger con la ferma intenzione di chiedergli spiegazioni sul suo atteggiamento verso i primi anni della politica nazista e, più ancora, sul suo silenzio rispetto agli orrori commessi dalla dittatura. Heidegger, come noto, non dirà una parola. Sullo sfondo di questo mancato "incontro" scandito dal silenzio del filosofo, Philippe Lacoue-Labarthe si interroga sul senso e sul destino della poesia oggi e ci consegna una delle riflessioni più intense su Paul Celan.
lunedì 11 luglio 2022
Abita in te una vita potenziale. Poesie scelte di Antonietta Bernardoni (ETS)
«Antonietta Bernardoni (1919-2008) medico, ricercatrice e terapeuta modenese prima della laurea in Medicina e Chirurgia aveva conseguito quella in Lettere presso l' Università di Firenze. È nota, non solo in Italia, per la sua critica radicale a psichiatria, psicoanalisi, psicologia quali strumenti inadeguati di conoscenza della personalità umana. Valorizzando e mettendo al centro i processi di guarigione del cosiddetto malato mentale, propose e applicò un approccio che, in assenza di lesioni o disfunzioni del Sistema Nervoso Centrale o di altre alterazioni di tipo organico, si fondava su trasformazioni concrete di situazioni concrete capaci di migliorare le relazioni interpersonali. Promosse inoltre le assemblee popolari per la gestione sociale della salute mentale, un'attività di solidarietà organizzata di carattere gratuito, continuativo, concreto, collettivo, reciproco, una forma di educazione permanente utile alla crescita della personalità dei partecipanti e alla prevenzione di difficoltà evitabili nei rapporti interpersonali...» (Dalla Prefazione)
domenica 10 luglio 2022
venerdì 8 luglio 2022
Nota a “Il quaderno del topo muschiato” di Victor Rodrìguez Núñez by Francesco Aprile
“La poesia cubana era rivoluzionaria anche prima della Rivoluzione”, a dichiararlo è Victor Núñez in una intervista rilasciata nel 2018. Oggi il poeta cubano torna a far sentire la propria voce in Italia grazie alla interessante raccolta Il quaderno del topo muschiato edita da Taut a cura di Alberto Pellegatta e illustrata, in copertina, da Massimo Dagnino. Il tema rivoluzionario è, in realtà, una tensione viva e attiva nella poesia cubana la quale trova nella politicità e nell’espressione della libertà l’afflato che tiene insieme e modula le diverse esperienze della vita. Una condizione, dunque, politicizzata quella degli autori cubani, la quale non si ferma alla rivoluzione del 1959, ma trova le proprie radici nella figura politica e letteraria di José Martì che, nella seconda metà dell’Ottocento, fu uno dei leader del movimento per l’indipendenza cubana venendo dimenticato dopo la morte, per poi essere riscoperto e innalzato a vessillo dai diversi schieramenti che nella recente storia del paese hanno intrapreso battaglie per l’indipendenza. Ma le lotte per la libertà sono, per forza di cose, momenti di una realtà contrastiva dove i lineamenti e gli schieramenti vivono su linee di demarcazione robuste. Di questa condizione sembra fare parte, o quantomeno possedere una buona dose di elementi in comune, lo statuto vitalistico di un paesaggio già di suo marcato da contrasti e colori attivi, magici. Condizione, quest’ultima, ben raccontata dalle parole del Caravanserraglio di Picabia: “A Cuba gli abitanti si fanno dipingere le case di rosa, di blu, di verde pallido, si scoloriscono un po’ al sole ma tutti quei colori rimangono molto affascinanti. Non vivendo a Cuba, faccio per le mie idee quello che i cubani fanno per le loro dimore. Dipingere idee scure in blu, che piacere! Per esempio qui non è il sole, è la pioggia che le fa scolorire”. Nel 2017 lo psicoanalista Vittorio Lingiardi dava alle stampe il saggio Mindscapes, percorrendo le strade che il paesaggio non umano di Searles e le zone transizionali di Winnicott avevano contribuito a tracciare, sottolineando il rapporto attivo fra psiche e paesaggio e quanto ricerchiamo in questo per dare vita ad altro. Su queste traiettorie, allora, sembrano posizionarsi le linee della poesia cubana.
Negli autori cubani nati fra gli anni Venti e Cinquanta sopravvivono queste dimensioni, a volte entrambe, altre volte i contrasti procedono attraverso il rapporto del poeta con la natura. Si passa, allora, dai richiami espliciti a libertà e rivoluzione come in Retamar, poeta del 1939, “vedi bene che nessuna parola ti rende giustizia, Rivoluzione”, o Fayad Jamis (1930, Qui su questo muro / del terrapieno / dove a volte si rompono le onde / bagnando la mia camicia / bianca di pace e libertà), o ancora Miguel Barnet (1940, E io so che al mio fianco, nei paesi, lontano, nei campi c’è una forza come il vento / disposta a difendere la vita) dove le lotte e le idee che le animano vengono ontologizzate, fino ad autori come Carlos Franqui, prima esponente della rivoluzione del ’59, poi oppositore e infine esule che si colloca a metà fra cronaca, prosa e formalismo concreto facendo oscillare la rivoluzione fra la lotta e la dimensione del paesaggio (i colori furono suono / ritornarono il grigio e l’acciaio) o ancora l’utopia di Alex Pausides (1950, sulla terra fresca / il corpo non abbia intermediari / […] la mia unica assoluta e definitiva appartenenza), oppure l’enigmatico “Crazy”, poeta senzatetto, vagabondo, girovago del quale rimangono sconosciuti il nome e i riferimenti biografici, che donava i suoi testi a chiunque gli facesse l’elemosina, poeta intriso di pessimismo e slancio sociale che trasfigura nell’alterità la poesia. Più vicino a Núñez risulta l’utipismo di Pausides, anche grazie alla vicinanza anagrafica; Núñez è nato infatti nel ’55, dunque cinque anni dopo Pausides, gli altri chiamati in causa hanno, soprattutto per i nati fra il ’20 e il ’30, maturato una diversa esperienza della rivoluzione intrattenendo con questa un altro tipo di rapporto. Nonostante questo, la rivoluzione rimane uno degli elementi più sentiti dai poeti cubani.
Quello in cui si colloca Núñez è l’orizzonte letterario del realismo magico, anche detto del nuovo romanzo ispanoamericano che fra il 1933 e il 1962, grazie ad autori come Alejo Carpentier, ha contribuito al rinnovamento della letteratura sudamericana. Nel 1899 Esteban Borrero Echeverrìa pubblicava il primo libro di favole della letteratura cubana dando avvio a quel percorso che ha fatto del reale meraviglioso e assurdo una favola poetica attraverso cui stilizzare il racconto popolare e la violenza, i contrasti del paesaggio e la libertà. La prospettiva è quella di chi resta attonito davanti a qualcosa, un evento che irrompe e come tale sancisce il passaggio ad una diversa percezione del reale, filtrato attraverso la lente di un rinnovato stupore esistenziale.
In quest’ottica Il quaderno del topo muschiato entra di diritto in quella falange poetica cubana che diventa linea aperta e ribelle, scelta stilistica che pretende di fare dell’entusiasmo uno smarrimento in cui il violento diventa squisito e viceversa. Il disorientamento viene eletto da Núñez a scelta stilistica, estasi dionisiaca trionfale e avventurosa. Ha ragione Pellegatta a scrivere “Il verbo allo stato brado, infatti, non si ingabbia, meglio avvicinarlo come fa il poeta, inseguendo il roditore nei cunicoli segreti di un «cuore cubista». Non si tratta di avventure naturalistiche, gli animali ci aiutano a comprendere meglio noi stessi, svelano il risvolto patetico delle nostre tragedie, mostrano, senza pudore né codice, gli angoli meno illuminati delle vicende biologiche”.
Le avventure di questi versi, infatti, non sono naturalistiche. La parola, sempre in bilico fra natura e cose umane, dona la voce, il verbo alle cose e inscena un inizio. Il paesaggio, allora, è «creazionista / come una digressione fosforescente / qui i chiodi grugniscono» e gli elementi naturali si “incarnano”. Di fatto, il paesaggio creazionista, accompagnato da versi a scalino e gestione della parola nello spazio, rimanda al “Creazionismo” del cileno Vicente Huidobro e la poesia di Núñez evita la mimesi e il consolatorio della natura, al contrario, il paesaggio, che è creazionista, è quello proprio del linguaggio e dell’invenzione. «L’algebra di liuto» o «il miele matematico» si mettono in relazione con i versi creazionisti, ancora, di Gerardo Diego e la sua «algebra del linguaggio». Riprendendo ancora Diego, il quale rapportava l’algebra alla filosofia e l’aritmetica alla poesia, quella di Núñez è una formula che vede nella poesia il trionfo del linguaggio che deve far quadrare i conti, come un’aritmetica, e la poesia si dà, nel lavoro del poeta cubano, come svelamento delle crepe insite nelle verità della ragione dell’uomo e del suo realismo che, anche quando appare certo e inappuntabile, diventa “ermetico” (p. 35) e la dimensione favolistica destruttura le nostre certezze conoscitive, aprendole all’incerto e al dato mai definitivo del divenire. L’aritmetica delle parole che si incastrano, inventa le linee di un racconto che, con l’indipendenza del linguaggio, libera le vicende storiche dei popoli caraibici, superando la tensione di una storia fatta di colonizzazioni e lotte per la libertà. Il linguaggio liberato è l’uomo liberato. Il reale magico è un reale vivo e non ricacciato nel limbo della ragione strumentale. Allo sfruttamento grigio delle risorse, anche linguistiche, Núñez oppone lo straniamento dell’invenzione.
giovedì 7 luglio 2022
Lost Alleys ‐ Viali perduti di Kooseul Kim (I quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Traduzione dall’inglese di Laura Garavaglia e Annarita Tavani
L’immagine in copertina è di Daniela Gatti
mercoledì 6 luglio 2022
Poeta a New York di Federico García Lorca (Garzanti)
«Non vi dirò che cos'è New York dal di fuori, né vi racconterò un viaggio, ma la mia reazione lirica. I due elementi che il viaggiatore coglie nella grande città sono: architettura extraumana e ritmo furioso. Geometria e angoscia.» Così García Lorca presentava Poeta a New York (1940) nelle letture pubbliche che ne fece al ritorno dagli Stati Uniti dove fra il 1929 e il 1930 aveva frequentato la Columbia University. Ispirata da quel soggiorno, la raccolta è un susseguirsi di visioni drammatiche, di segno surrealista, che spalancano squarci sulla metropoli simbolo dell'età moderna e della civiltà delle macchine: un mondo in cui trionfano l'alienazione e le ingiustizie sociali e razziali, governata dal crudele Moloch di Wall Street, «dove l'oro arriva a fiumi e la morte con lui». Solo nella popolazione nera il poeta coglie un'autentica purezza spirituale: «perché credono, perché sperano».
martedì 5 luglio 2022
Gli occhi rossi del piccione di Renzo Vidale (Prometheus )
«Figura di intellettuale di vasti e profondi interessi, Renzo Vidale ha rivolto alla poesia il suo impegno primario e costante. In questo ambito peraltro, il suo nome è noto a un ristretto numero di lettori e "happy few" della poesia italiana contemporanea, anche perché i suoi scritti sono stati affidati a plaquettes o a pubblicazioni occasionali. Vidale sembra aver esaurito il tema che l'aveva accompagnato sin qui del difficile rapporto con il padre e si rivolge piuttosto a motivi di vita vissuta, su cui esercitare le proprie riflessioni nella forma di racconti brevi e densi. La sua scrittura è improntata all'intensità, alla nuda descrizione delle vicende, a uno stile che, con ogni evidenza, tende alla classicità». (Giampiero Neri)
Il libro della lettera arrivata, e mai partita di Mario Santagostini (Garzanti)
Il libro della lettera arrivata, e mai partita
è una silloge densa e forte, percorsa da un'altissima tensione
espressiva. E rappresenta una tappa fondamentale nel tragitto creativo
di Mario Santagostini, autore tra i maggiori della nostra poesia.
Mario Santagostini scrive una anomala, originalissima autobiografia in versi dove chi racconta incrocia la storia della propria vita con quella di altre vite, passate e reali o solamente possibili. Così, l'autore retrocede in momenti della Storia che non ha mai vissuto in prima persona e lì osserva chi c'era, registra cosa ha fatto e cosa avrebbe potuto fare, immergendosi in un vissuto e una memoria collettiva dove l'io tende a dissolversi fatalmente nella moltitudine. Nella nostra esperienza, sembra dire Santagostini con una mossa altamente visionaria, tutto accade in un tempo «strano», dilatato, dove passato e presente, reale e non reale si incontrano fino a coincidere e si creano connessioni sorprendenti. La biografia, allora, diventa il resoconto di quanto è accaduto e di quanto poteva accadere, o di quanto, forse, accadrà. Il libro della lettera arrivata, e mai partita è una silloge densa e forte, percorsa da un'altissima tensione espressiva. E rappresenta una tappa fondamentale nel tragitto creativo di Mario Santagostini, autore tra i maggiori della nostra poesia.
lunedì 4 luglio 2022
Il contrario di abitare di Fabrizio Sani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Guccini diceva che “il peccato fu creder speciale una storia normale”. Ma l’amore è per forza idealizzazione, trasformazione dell’idea di una persona in un’idea di assoluto, eterno, immutabile. Poco importa se, agli occhi degli altri, il nostro sentimento sia indifferente. Tutte le storie sono “normali”, per chi non ne è coinvolto. Quello che fanno gli artisti è descrivere i propri sentimenti non in virtù della persona amata, ma come elevazione di se stessi; è meravigliarsi di essere capaci di provare qualcosa che si era letto nei libri; è riconoscere quello specifico paio di occhi che, in questo inferno, non è inferno”
(dalla prefazione di Marco Nardone)
Fabrizio Sani è nato in provincia di Arezzo nel 1994 e vive a Roma. È laureato in Editoria e Scrittura presso La Sapienza. La sua prima raccolta di poesie, Si innamoravano tutti di me e io del loro amore, è uscita per SuiGeneris Edizioni nel 2018. Ha collaborato con case editrici e agenzie letterarie. Si occupa di letteratura e cinema su riviste cartacee e digitali. Partendo da alcune poesie contenute in questo libro, ha scritto e portato in scena (assieme al musicista Marco Nardone e alla pittrice Anita Zanetti) uno spettacolo dal titolo Lessico della mancanza.
Info link I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2022/06/il-contrario-di-abitare-di-fabrizio-sani.html
Mail iquadernidelbardoed@libero.it
domenica 3 luglio 2022
Sogno d'amore di Marco Galvagni (Quaderni di poesia - Eretica Edizioni). Intervento di Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti”
“Sogno d'amore” di Marco Galvagni (Quaderni di poesia - Eretica Edizioni, 2022 pp.76 € 15.00) è un inno alla vita, un canzoniere destinato all'infinito sostegno della vocazione sensoriale nella mente e nell'animo. Il poeta padroneggia la materia plasmabile dell'amore, descrive una eloquente combinazione d'immagini e di sensazioni, coinvolge l'incanto delle emozioni. Marco Galvagni è profeta del desiderio. Raggiunge il talento esplicativo nel ritmo ardente delle liriche, accompagna l'intonazione della pura adesione all'infatuazione e all'intensità dell'anima, nello stupore e nel calore della complicità. L'occasione viva, incondizionata, esclusiva della poesia, sostiene l'esistenza, coglie l'istante descrittivo nei contenuti estetici del cuore, del destino, estende lo scenario naturale dell'illuminazione, attraverso il potere allusivo del mare, il confine simbolico del cielo, la lusinga degli occhi. Il poeta evoca forme e colori universali, nell'immediatezza idilliaca di carezzevoli similitudini e accattivanti metafore, nella trasposizione emblematica del linguaggio. I testi ripercorrono sentimenti suadenti e ritraggono impressioni lusinghiere nei confronti di una idealizzazione romantica, nella fantasia onirica dei paesaggi interiori. La meraviglia ricorrente del poeta esalta il fascino inatteso e amabile della seduzione, il corpo della donna e la trasmissione persuasiva del corteggiamento. Il germoglio amoroso dei versi manifesta l'origine compiuta della passione, unisce la spiritualità e la carnalità, nella sensualità dell'attesa, nella ricerca costante dell'universo di senso, nel carattere pulsionale dell'inconscio. L'eros, in Marco Galvagni, è sempre una rifrazione sincera verso la bellezza, un indicatore elegante e discreto dell'orizzonte segreto della volontà amatoria. “Sogno d'amore” coglie l'intensità vitale nell'ascolto estasiato del tempo, nella voce saggia del poeta che si affida al fascino originario del destino per decifrare la relazione ammaliante con il mondo. La silloge si compone anche di poesie scelte, riunite nella memoria affettiva, dalle tematiche intimiste, collegate allo strumento letterario di restituzione dei ricordi, nel silenzio della nostalgia. L'orientamento poetico di Marco Galvagni riconsegna alla parola penetrante e fremente l'energia assorta nel balsamo ipnotico dell'immaginazione, sublima l'entusiasmo e la delicatezza dell'ispirazione, evidenzia il beneficio della luce dell'inchiostro gettato su ogni pagina bianca della vita. Il poeta rivolge la sua infuocata e sapiente riflessione sulla natura umana nel vincolo reciproco della speranza, ammette la vulnerabilità della chimera ma continua ad assaporare il dolce spirito del rituale attraente nella necessità d'amare, nelle corde di un cammino memorabile verso la nobile esigenza del piacere. La verità rappresentativa del coinvolgimento, la risonanza intuitiva degli insegnamenti d'amore, traducono la direzione dell'approccio con le tonalità sentimentali dell'essere: “Perché l’amore, mentre la vita ci incalza, /è semplicemente un’onda alta sopra le onde.” (Pablo Neruda)
sabato 2 luglio 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I Don't Have Any Paper So Shut Up: (or, Social Romanticism) (New American Poetry) by Bruce Andrews
At once irreverent, serious, silly, intellectual, sexual, and relevant, Shut Up is a brilliant kaleidoscope of the social-sexual-political r...
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EUROPA IN VERSI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA 2024 - “POESIA IN MOVIMENTO: UN PONTE TRA CULTURE”Corea del Sud e Messico i Paesi al centro di incontri e performance per esplorare le nuove forme di poesia contemporanea, aprire nuovi dialo...
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The Selected Poems of Wendell Berry gathers one hundred poems written between 1957 and 1996. Chosen by the author, these pieces have been...
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LECCE - Domenica 19 maggio, alle ore 20.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, l’Ensemble Fondo Verri presenta “Fat...