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iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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mercoledì 21 giugno 2023

Prima nazionale alla Libreria Popolare di via Tadino a Milano del volume Clarinetti Solari – Antologia della Poesia Ucraina a cura di Dmytro Tchystiak (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Prima  nazionale, con la collaborazione tra  Casa della Poesia di Como, Libreria Popolare di Milano, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno e Ucraina Più - Milano APS, del volume  Clarinetti Solari – Antologia della Poesia Ucraina a cura di Dmytro Tchystiak (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) il 22 giugno 2023 alle ore 18,30 presso la  Libreria Popolare, Via Alessandro Tadino, 18 a Milano. Interverranno le traduttrici e curatrici in italiano Laura Garavaglia (Presidente della Casa della Poesia di Como), Annarita Tavani, Ottavio Rossani (giornalista, poeta, scrittore, pittore), Halyna Hanych (Vice Presidente Ucraina Più – Milano APS) e Iryna Luts (Ucraina Più - Milano APS)

Esce dunque CLARINETTI SOLARI, Antologia della poesia ucraina a cura di Dmytro Tchystiak dal 1960 alla più immediata contemporaneità poetica uscraina. L’obiettivo di questa edizione, è quello di far risuonare alcune voci poco conosciute o del tutto sconosciute al pubblico dei lettori italiani che amano la  poesia di altri paesi, che ama seguire sentieri altri che fanno scoprire latitudini altre del fare versi..

“La scelta delle poesie per un’antologia è sempre più o meno arbitraria. Soprattutto per un’antologia concepita dallo stesso traduttore. La cinquantina di poeti riuniti sotto questa copertina danno un’idea delle tendenze contemporanee della poesia ucraina, a partire dal fondatore della nuova letteratura ucraina Taras Shevchenko, passando per il grande rappresentante del modernismo Pavlo Tychyna, che ha avuto un grande impatto sulla generazione dei neo-modernisti degli anni ’60, i restauratori delle strutture archetipiche ucraine (“Scuola di Kiev”) fino alla generazione degli anni 2010” (Dmytro Tchystiak)

Il libro è stato possibile editarlo grazie alla collaborazione della Casa della Poesia di Como ODV

Gli autori: Taras CHEVTCHENKO, Ivan FRANKO, Lessia OUKRAÏINKA, Volodymyr SVIDZINSKYI, Pavlo TYTCHYNA, Maxyme RYLSKYI,  Andriï MALYCHKO, Dmytro PAVLYTCHKO, Olexii DOVGYI, Mykola VINGRANOVSKYI, Ivan DRATCH, Léonid DAVYDÉNKO, Taras MÉLNYTCHOUK, Pavlo MOVTCHANE, Mykola VOROBÏOV, Raïssa LYCHA, Vassyl HOLOBORODKO, Viktor KORDOUN, Iaroslava PAVLYTCHKO, Lubov HOLOTA, Viktor BARANOV, Halyna KYRPA, Serhiï HRABAR, Olexandre BALABKO, Antoniïa TSVID, Mykhaïlo SYDORJEVSKYI, Tetyana DOBKO, Vassyl SLAPTCHOUK, Sergei DZIUBA, Dmytro SPYRKO, Serguiï PANTIOUK, Ihor PAVLIOUK, Ivan ANDROUSSIAK, Maria MOROZENKO, Iouriï MOSÉNKIS, Inna KOVALCHUK, Viktoria OSTACH, Natalka BELTCHENKO, Vyatcheslav HOUK, Oleh KOTSAREV, Anna BAHRIANA, Kateryna MICHTCHOUK, Tétyana VYNNYK,  Iryna CHOUVALOVA, Dmytro DROZDOVSKYY, Dmytro TCHYSTIAK, Vyacheslav LEVYTSKYI, Nazary NAZAROV.

 

Testi scelti e tradotti in francese a cura di Dmytro Tchystiak / Traduzione in italiano a cura di Laura Garavaglia e Annarita Tavani

In copertina: Sounds of Light di Inna Kazimirova

 

Il curatore – Dmytro TCHYSTIAK (nato nel 1987)  – Dopo aver studiato filologia romanza all’Università Nazionale Taras Shevchenko di Kiev, nel 2012 ha conseguito il dottorato sui miti antichi nel teatro di Maurice Mae­terlinck e nel 2019 una tesi di dottorato statale (HDR) sulla mitologia nella poesia simbolista ucraina e francofona. È professore universitario e tiene un corso di tra­duzione letteraria presso il Centro europeo di traduzione letteraria di Bruxelles. A Parigi, all’interno dell’Accademia Europea di Scienze, Arti e Lettere (AESAL), è re­sponsabile internazionale delle Lettere. Dirige inoltre le collezioni letterarie della casa editrice “Samit-Knyga” di Kiev e della casa editrice “L’Harmattan” di Parigi. Autore di settantacinque libri, ha vinto numerosi premi letterari ucraini e interna­zionali, tra cui il Prix de la Fédération Wallonie-Bruxelles nel 2012. È Chevalier dans l’Ordre des Palmes Académiques, membro dell’Accademia Europea delle Scienze e delle Arti di Salisburgo e dell’Accademia Internazionale Mihai Eminescu in Romania.

 

Info link 

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/01/clarinetti-solari-antologia-della.html 

 


 

martedì 20 giugno 2023

Ampi margini di Gianni Montieri (LiberAria Editrice)

I versi di Ampi margini raccontano di Sud, di adolescenza, di affetti, di cose che non si dimenticano, di morte, di infanzia, di posti in cui era vietato sognare. Sono testi che hanno a che fare con i ritorni: come si ritorna, come si riconosce il luogo, come si fa pace con i nostri passati. Poesie che tentano qualche domanda senza trovare risposta. Gianni Montieri porta a termine un lavoro e un viaggio, dalla periferia di Napoli a quella di San Paolo, passando da Milano, attraversando il muro di Berlino fino all'acqua di Venezia, e nel vagone prende posto il perdono e si conversa dell'aver cura di tutto, di ciò che è stato, di ciò che abbiamo imparato, di ciò che abbiamo perduto, di chi si ama, dei giorni a venire. "C'erano ampi margini, confini" apre un verso e indica la strada, il confine tra dolore e felicità è sottile, "come la linea di candele accese / rosario che divide la vita dalla morte". 


 

lunedì 19 giugno 2023

Plagiarsi addosso di Gabriella Montanari (Il Convivio)

Una poesia fatta di immagini, di strutture sinestetiche, di colori, di melodie, di emozioni che pulsano in ogni pagina e di riflessioni che scandagliano quanto è possibile dell'uomo e del mondo. Questa, in parte, è la prima sensazione che si prova dopo la lettura di "Plagiarsi addosso". Ma non è verosimile fare tutto ciò attraverso un codice 'convenzionale'. C'è in Gabriella Montanari, infatti, una sapienza della scrittura e della commistione lemmatica che conduce a un doppio effetto: da un lato l'affascinante straniamento, dovuto ad associazioni che da un punto di vista linguistico sono inquadrabili in aree diastratiche differenti; dall'altro la percezione che queste sfere sono parte sostanziale del campionario immaginifico. Una voce originale, dunque, che possiede la rara capacità di plasmare il magma della lingua e di riappropriarsi della realtà. (Giuseppe Manitta) 

 

 


domenica 18 giugno 2023

Tutte le poesie Condividi di Vittorio Sereni a cura di M. T. Sereni (Mondadori)

Una poesia, quella di Sereni, che, a quarant'anni dalla scomparsa, sempre più si conferma nella profondità della sua umana indagine esistenziale e nella splendida energia comunicativa della sua parola.

Figura centrale della nostra poesia novecentesca, in ogni sua opera Vittorio Sereni ha saputo scriverne un capitolo particolare. Il volume che si ripropone, apparso per la prima volta postumo nel 1986, ripercorre – identificando anche le edizioni di riferimento – i momenti essenziali della sua vicenda poetica, scanditi dai suoi quattro libri con l'importante aggiunta del quaderno di traduzioni, dove si trova concreta traccia delle sue predilezioni letterarie per poeti come – tra gli altri – Apollinaire, Char, Williams. Si inizia con le delicate trasparenze liriche della raccolta d'esordio, Frontiera (1941), seguita dal Diario d'Algeria (1947), in cui la tragica vicenda storica della Seconda guerra mondiale, vissuta dall'autore e subita in prima persona con la prigionia, trova decisiva testimonianza. Si tratta di un testo classico in cui le lacerazioni del conflitto e il dramma personale toccano la più alta dimensione espressiva nella fermezza antiretorica e nella impeccabile pronuncia di Sereni. Un poeta che, nella coerente fedeltà a se stesso e nella strenua attenzione alla realtà, riesce a rinnovare ogni volta la fisionomia della propria scrittura e perviene così, con Gli strumenti umani (1965), a una tensione viva e potente del linguaggio, a un'assunzione del dato esperienziale nel corpo del testo, passando dalla castità formale degli esordi a un dire felicemente abbassato con inserti prosastici, rompendo «la crosta dell'elegia», come scrisse Montale. La complessità dei mutamenti epocali si riflette nella consapevole, per quanto problematica presenza del poeta negli intrecci del reale, ma sempre con un'opzione di netta apertura alla vita, nonostante la piena coscienza della precarietà, e tenendo bene aperta «la possibilità di dare voce a tutto il ventaglio dei sentimenti», come scrive Dante Isella nella Prefazione. Un'apertura vitale che si esplicita nel quarto capitolo del suo cammino poetico, Stella variabile (1981), in cui trovano spazio, in perfetto equilibrio, respiro lirico e spunto meditativo o narrativo, lievità di accenti e intensi passaggi prosastici. Una poesia, quella di Sereni, che, a quarant'anni dalla scomparsa, sempre più si conferma nella profondità della sua umana indagine esistenziale e nella splendida energia comunicativa della sua parola.



 
 
 

sabato 17 giugno 2023

Infinito remoto di di Maurizio Melandri (Robin)

La scrittura di questa silloge poetica affiora da una grande tela bianca prima e dopo la sua stesura, mentre il durante non è altro che una proliferazione più o meno inconscia di versi che hanno attraversato la mente per poi lasciare tutto nuovamente sgombro come lo era prima e come lo sarà dopo. L’urgenza dello scrivere è un bisogno ancestrale dell’uomo di riempire i propri spazi vuoti e gli abissi interiori affinché facciano meno paura. Con la terapia psicoanalitica l’autore è riuscito a scendere nei suoi meandri fino a un certo livello di profondità e, lasciandosi accompagnare dalla pratica meditativa, ha potuto calarsi ancora più giù ricercando il vuoto interiore e ancorandosi al respiro e alle sensazioni corporee sottili. Quando ha voluto e sentito di dover fare l’ultimo passo fino alla caverna dei propri demoni, l’unica barchetta che poteva accedervi e accompagnarlo era quella della poesia, l’unico Caronte possibile, l’unica traghettatrice ammessa in quegli spazi angusti e scomodi. 


 

mercoledì 14 giugno 2023

Come si legge una poesia. Nuova ediz. di Stefano Colangelo (Carocci)

Ogni poesia vive di una molteplicità di relazioni che danno forma, nel progredire del tempo, a una memoria comune. Sono relazioni che possono essere colte attraverso le conoscenze tecniche e storiche fondamentali, i parametri minimi, gli indizi che permettono di sottrarre la poesia a un'idea nebulosa e soggettiva. Sono i fenomeni ritmici, metrici e compositivi: quelli individuabili in una tradizione già esistente oppure quelli mai avvertiti, mai esplorati. Questi fenomeni, queste relazioni aprono all'avventura dell'interpretazione, alla volontà, cioè, di comprendere e di sentire come e perché un certo manifestarsi del linguaggio possa interagire con il nostro ascolto o la nostra lettura. Il libro, in una nuova edizione aggiornata, offre i primi elementi per educare l'orecchio a una sensibilità più attenta, più sottile, più orientata a quella particolare forma di dialogo che la poesia pretende, ogni volta, da ciascuno di noi. 

martedì 13 giugno 2023

Raccolta di spighe di Attilio Marocchi (Gilgamesh Edizioni)

«Raccolta di spighe: più che la mietitura, il titolo evoca l'atto dello spigolare, del recuperare con parsimoniosa minuzia ciò che il grande raccolto ha trascurato. E, infatti, questi brani di Attilio Marocchi sono una sorta di quintessenza, una cesellata sineddoche che sta alla sua opera omnia come la spigolatura sta alla mietitura. Questo gradevole volume riassume tutti i motivi della lirica marocchiana. Il lettore abituale li riconoscerà facilmente, mentre il nuovo ne gusterà un assaggio che senza dubbio lo invoglierà ad addentrarsi più a fondo nella creazione dello scrittore.» (Dalla prefazione di Doriano Bassi) 


 

lunedì 12 giugno 2023

C'è un sacco di spazio sul fondo. Reportage poetico del piccolo di Elisa Malvoni (Bette)

 “C’è un sacco di spazio sul fondo” prende spunto dall’asserzione con cui il fisico Richard Feynman illustrava le opportunità dell’indagine della materia su scala nanometrica: “There’s a plenty of room at the bottom”. Fin dall’inizio della pandemia, i nostri spazi sono andati restringendosi e l’indagine privata si è soffermata sui piccoli dettagli di noi stessi e dei nostri ambienti; la linea dell’orizzonte si è avvicinata e la prospettiva si è risolta tra le mura domestiche. All’interno di queste, il punto di osservazione dell’autrice si è mosso su zampe di gatto tra i bacari di Venezia o è scivolato nell’acqua dei canali; dal San Lorenzo ha contemplato la vegetazione tardo-invernale di Montréal, dalla Garonna ha visto le piazze di Bordeaux, dal fiume di montagna il passaggio delle greggi. Pagina dopo pagina, l’autrice diventa la reporter “del piccolo ma non del poco”, abbandona l’esigenza lirica di molta poesia, registra e scrive la cronaca dei giorni delle chiusure affinché ciascuno di essi valga un ricordo. 


 

domenica 11 giugno 2023

Viscera di Silvana Kühtz (Collettiva)

I poeti spingeranno le parole che rivelano / il segreto che il mondo contiene” scrive Kuhtz. Sono l’occhio che disvela - i poeti - custodi della possibilità di un altro intendere il Mondo, le relazioni, la vita intera. Continuamente guardano, sentono, tentano almeno, e questo stare nel tentativo è la cifra del provarsi del misurarsi con il vivere, con il Tempo. Come nel Pellegrinaggio in Oriente, valicano il Tempo, lo attraversano mischiando sapienza, vita, energie spese. Un tempo lungo tanto quanto la Storia. La poesia abita lì in quelle viscere, in quella continua sintesi. 


 

sabato 10 giugno 2023

Forme della notte di Giorgio Luzzi (Carabba)

 C'è un suono nuovo nella poesia di Giorgio Luzzi, una cadenza di rinnovata verità, più profondamente aderente alla "non aggettivabile vicenda" della vita nel suo darsi nel tempo circoscritto dei giorni e dei mesi, ma più ancora nel suo perdersi, nel suo fuggire. Da sempre nitido, incisivo, e frequentemente epigrafico e perfino sentenzioso nella lucidità di uno sguardo acuto e ricco tanto di forza quanto di ironia, il verso sapiente di Luzzi si fa qui - in quest'ultimo libro, ultimo dei molti che lo hanno preceduto - non si dica arreso, ma più chiaro e accogliente, e insieme più robusto e riflessivo. Quasi un libro-congedo, un libro testamentario, dal titolo fortemente allusivo: uno di quelli a cui si consegna per immagini l'infinita e ad un tempo sintetica nostalgia dell'essere, espressa con parole tanto usuali quanto colte, che si dispongono in rime perfette nella loro dissimulata e ritmica congiunzione. 


 

venerdì 9 giugno 2023

Il cielo non è muto di Andrea Lutri (Discendo Agitur)

 Il cielo non è muto è una raccolta di poesie che ha come fil rouge la vita e tutto ciò che il destino riserva agli uomini. Il cielo è lo spettatore dei drammi che quotidianamente si consumano sulla Terra, ma anche degli amori che ispirano la maggior parte dei versi che compongono la raccolta. 


 

giovedì 8 giugno 2023

Genova, dall’8 al 18 giugno: “Unboxing Poetry – Leggi e ti sarà dato …” di Fate Fogli di Poesia, Poeti e IQdB Edizioni

A Genova, dall’8 al 18 giugno 2023 il connettivo di poesia Fate fogli di Poesia, Poeti e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presentano nell’ambito del “Festival Parole Spalancate” di Genova, al 6° Salone dei Resilienti (Cortile Maggiore Palazzo Ducale a Genova 8 – 18 giugno 2023) l’Installazione psico-poetica “Unboxing Poetry – Leggi e ti sarà dato … ” con i testi olografi di: Donato Di Poce, Annelisa Addolorato, Laura Garavaglia, Stefano Donno, Massimiliano Marrani, Gianni Darconza, Giuseppe Zilli, Alessandra Paradisi, Edoardo Convertino, Jalisco P. Pineda Vàzquez, Marcello Buttazzo, Mario Contino, Maria Grazia Palazzo, Elisa Longo, Riccardo Giuseppe Mereu e Stefano Tarquini.

Il pubblico vedrà in un’area del Cortile Maggiore del Palazzo Ducale di Genova, una scatola che è stata – a titolo di cronaca – psicodecorata dall’artista Paola Scialpi*.

Accanto alla scatola un microfono. All’ interno della psico/scatola si troveranno i fogli di poesia dei poeti firmati da loro.
Chi vuole può leggere e portare poi via con sé la poesia che ha letto. Il fruitore diventa lettore, che a sua volta diventa attore di un circolo ermeneutico collettivo, comunicante, connettivo con il poeta, con la Poesia.
Una specie di rituale attraverso un approccio altro alla Poesia, in grado di liberare il pubblico della Poesia, e il poeta da catene mentali, limiti di supporto e blocchi emotivi, dando la possibilità a chi lo desideri, di mettere in gioco la propria emotività e la propria energia creativa attraverso l’atto performativo della parola letta che crea comprensione e trasformazione.

Ovvero una modalità attiva di realizzare una connessione più profonda tra il nostro mondo interiore e il mondo esterno, tra il
limite del supporto e l’infinito dell’evocazione poetica.

Info Fate Fogli di Poesia, Poeti
https://fatefoglidipoesiapoeti.blogspot.com/
Info Salone dei Resilienti
https://www.parolespalancate.it/salone-dei-resilienti/

 

*Paola Scialpi è un’artista di fama internazionale. È nata e vive a Lecce. Ha collezionato più di
cinquanta tra mostre ed eventi unici in Italia e all’estero tra cui America, Arabia Saudita, America
(New York) e Kosovo. È presente inoltre nelle più prestigiose pubblicazioni d’arte
 
(l'artista Paola Scialpi nella foto) 

 

Dio non sa di Alessio Arena (Ex Libris - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

mercoledì 7 giugno 2023

A un passo dalla vita di Gianpiero Grasso (StreetLab - GDS)

 Le poesie in questo volume sono intime ma per tutti. Perché così come dice “i sentimenti sono di tutti e per tutti. L’amore non è mio, è degli altri”. Sono rimasto affascinato dalla dedica, solitamente una dedica è verso qualcuno, lui scrive alla sua vita. “Un giorno c’incontreremo e ci metteremo a ridere, a piangere, e a capire di nuovo che saremo per sempre inseparabili”. Non serve essere studiosi per capire che Gianpiero ringrazia la sua vita che ha reso così tanto bello tutto, anche le battaglie. La sua dedica è per tutti coloro che lo hanno conosciuto da più vicino, dai suoi figli e sua moglie alle persone che lo amano. Perché tutto è parte della vita stessa e saremo inseparabili. “A un passo dalla vita” è quell’incontro che ci rende uniti, come la poesia dedicata al padre, al figlio, alla moglie e al suo vivere semplice ad aspettarla senza soldi davanti alla scuola, o come la poesia “Oggi ho lavorato con te”. Tutte meritano attenzione, ad ogni riga ci dovremo soffermare e capire cosa sia la nostra vita e la sua vita. 


 

martedì 6 giugno 2023

Ex Verbis di Francesco Pasca (Il Raggio Verde)

Bianca di Barbara Giuliani (Neo Edizioni)

Fare la spesa al carrefour passeggiando con una tigre mentre il mondo attorno diventa incendiario, firmare una polizza vita per sentire di possederla questa vita, cercare "una malattia stabile nel tempo" come meta di una relazione, e come coppia essere "la spesa del sabato mattina, con i figli a scuola e gli uffici chiusi". Le pagine di Bianca sono attraversate da una specie di elettricità, un campo magnetico dove la quotidianità assume una forma nuova, tutta sua, che affascina e smarrisce per il nitore e l'intensità che ha. Queste di Barbara Giuliani non sono poesie ma piccole esplosioni tascabili. Deflagrano nella scrittura, nelle parole, e la sua voce è così intrisa di presente che sembra arrivare da un futuro prossimo in filodiffusione. Postfazione di Lorenzo Kruger. 


 

lunedì 5 giugno 2023

Sulle tracce della Poesia di Donato Di Poce con la prefazione di Gino Ruozzi

I Quaderni del Bardo Edizioni (Lecce), di Stefano Donno sono lieti di annunciarvi la pubblicazione del libro di Donato Di Poce:

Sulle tracce della Poesia

Con Prefazione di Gino Ruozzi

Info link

https://posts.gle/s3ckUg

Per paura di scrivere male

Si limitava a scrivere solo l’essenziale.

                                                                                                                                      ***

Vorrei scrivere solo manuali d’uso

Nella cassetta degli attrezzi

Metterei solo il martello dei dubbi

E il chiodo della verità.

DALLA PREFAZIONE

“Nella poesia Ladri di futuro del libro Onde gravitazionali del 2020 Donato Di Poce scrive:

Nel mondo forse non c’è speranza

I ladri di futuro l’hanno rubata

Ma i poeti sono creatori di speranza

Fabbri che dal nulla forgiano futuro

E le loro scintille accendono l’umanità.

In questo testo sono esemplarmente concentrate le due prospettive della poesia e in generale della letteratura di Donato Di Poce. Da un lato l’elemento di denuncia, che può sfociare nell’invettiva e nel senso di sconfitta, con toni che oscillano tra l’indignazione e la resa. Dall’altro lato, con netta torsione avversativa, lo scatto di energia e di orgoglio, la coscienza che possono esistere validi motivi di resistenza e di rinascita. Ancorati alla forza propulsiva della poesia l’universo può essere capovolto, passare dal buio dell’abisso alla luce del sole e della luna. Il compito di ribaltare le sorti del mondo spetta ai fabbri – poeti, le cui «scintille accendono l’umanità».

Da oltre vent’anni Di Poce sta tenacemente proponendo le ragioni della letteratura contro ogni possibile degrado di umanità. Lo fa con coraggio e coerenza, alternando l’affilato epigramma e il luminoso aforisma. Di Poce è un esploratore di generi e si muove con scioltezza dall’arte alla letteratura, dalla poesia al saggio all’aforisma. Anche sul piano lessicale egli cerca di aprire nuovi orizzonti affidandosi alle risorse della «creattività» e alle forme in evoluzione dei «poesismi», coniugando etica ed estetica, come indicano gli Appunti per una nuova estetica della visione e una nuova etica fotografica (2012)…” Prof. Gino Ruozzi

DALLA NOTA DELL’AUTORE

“Questo libro, “Sulle tracce della poesia”, nasce da anni di letture critiche, filosofiche e poetiche sulla scrittura, soprattutto dell’amata triade BBB francese (Blanchot, Barthes, Bachelard), dall’ossessione del gran rifiuto della scrittura all’apice del suo successo di Rimbaud ed alcune mie riflessioni (che ho scoperto costanti nel tempo sulla scrittura e sulla poesia). Ne sono usciti trucioli di scrittura e appunti di metapoetica, aforismi e poesismi in cui cercavo di non perdermi nel labirinto di parole, di non restare impantanato nel grado 0 della scrittura e negli specchi infranti della poesia.

Ma peccherei di presunzione se non citassi il mio debito letterario e poetico a Sbarbaro (Trucioli) e Leopardi (Lo Zibaldone). Assediato dalla fame di vita, dalla mia trincea di silenzio,ho cercato di rompere il muro delle parole e a terra sono rimasti frammenti quasi aurorali di scrittura e di pensieri, sempre con un occhio attento all’Altro e all’Oltre della scrittura, attento a incunearmi in quegli interstizi e spazi vuoti tra la vita e il pensiero, il sogno e la scrittura…” Donato Di Poce

 Nota Biobibliografica dell’Autore                                      

Donato Di Poce, ama definirsi un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici.  (Nato a Sora – FR – nel 1958, residente dal 1982 a Milano). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo 43 libri pubblicati (tradotti anche in inglese, arabo, rumeno e spagnolo) , 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.

Vedi siti Internet:

https://www.wikipoesia.it/wiki/Donato_Di_Poce

www.donatodipoce.net

www.taccuinidartista.it ;  

www.creactivitybranding.it

 

 Tra le numerose pubblicazioni di libri di Poesie ricordiamo:

UNA QUESTIONE DI STILE, Eretica Edizioni, Salerno, 2022. ISBN: 978-88-3344-331-7

LA POESIA E’ UN DIAMANTE GREZZO, Helicon Edizioni, Arezzo, 2022.

ISBN: 978 88 6466 836 9.

TRACIMAZIONI, Antologia di poemetti eretici e sociali (2000-2020), Eretica Edizioni, Salerno, 2021 ISBN: 9788833442884.

CLANDESTINI/CLANDESTINOS, Antologia bilingue Italiano/Spagnolo, a cura di Donato Di Poce, Traduzione di Hiram Barrios, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2021. 

ISBN: ‎ 979-8758326565

LA BIBLIOTECA DEL VENTO, Campanotto Editore, Udine, 2021.

ISBN 978-88-456-1749-2.

L’ALTRO DIRE, Edizioni Helicon, Arezzo, 2020. ISBN 978 88 6466 715 7

ATELIER D’ARTISTA, I Quaderni del Bardo Edizioni, Lecce, 2020. ISBN: 9781661134754

ONDE GRAVITAZIONALI, Arcipelago Itaca Edizioni, Osimo (AN) 2020. ISBN: 978 88 99429 81 2; Collana MARI INTERNI; pagg. 92; € 13,00).

LAMPI DI VERITA’, I Quaderni del Bardo Edizioni, di Stefano Donno, Sannicola (LC), 2017.

UT PICTURA POESIS, Dot.com Press, Milano, 2017.

VITA, Poemetto, Il Sottobosco, Bologna, 2017.

LABIRINTO D’AMORE, Lietocollelibri, Como, 2013.

LA ZATTERA DELLE PAROLE” Campanotto Editore, Udine, 2005 e nel 2006 è stato ristampato e tradotto con testo inglese a fronte, con traduzioni di Daniela Caldaroni e Donaldo Speranza, sempre per la Campanotto Editore, Udine.

 L’ORIGINE DU MONDE, Lietocollelibri, 2004. Poemetto Erotico.

VINCOLO TESTUALE, Lietocollelibri, Como, 1998 “opera prima” in versi che era in realtà un’accuratissima scelta antologica, con testi critici in prefazione e postfazione di Roberto Roversi, e Gianni D’Elia.

Notevole e originale per quantità e qualità la sua pubblicazione di libri di Aforismi (Poesismi) tra cui:

Opposti Pensieri, I Frutti dell’Albero Edizioni, Milano, 1999;

Negativo/Positivo, Il mestiere delle Arti, Vimodrone (Mi) 1999;

Aforismi Satanici, Lietocollelibri, Como,    2000;

Taccuino Zen, I Frutti dell’Albero Edizioni, Milano, 2003;

Nuvole d’Inchiostro, Lietocollelibri, Como, 2009;

Poesismi, Onirica Edizioni, Milano, 2012;

Scintille di CreAttività, CFR Edizioni, Sondrio, 2012;

Lampi di leggerezza, Acquaviva Edizioni, Acquaviva delle Fonti, 2017;

Suture, Corbu Edizioni, Lissone, 2018;

Poesismi Cosmoteandrici, I Quaderni del Bardo (Lecce), 2018.

SILENZI SCRITTI, Antologia bilingue Italiano Spagnolo di aforismi, curata insieme ad Hiram Barrios. I Quaderni del Bardo, Lecce, 2020

Una virgola per pensare, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2022.

iQdB edizioni di Stefano Donno

(i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 73107 Sannicola (LE)

Mail: iquadernidelbardoed@libero.it

Info Link: 

https://www.google.it/search?q=Lecce&ludocid=10596213498129439787&lpsid=5494175091812907972&source=sh/x/localposts&lsig=AB86z5XN91KH-qP36uiF_CbQFPd-#bsht=Cgdic2h3Y2hwEgQIBDAB

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domenica 4 giugno 2023

Sempre mondo di Massimo Gezzi (Marcos y Marcos)

Siamo ricchi papà? O siamo poveri? Come si può vivere in mezzo a gente che non ascolta neppure il tuo nome? Tornerà, mamma? È più scuola o galera, secondo lei, questa qui? A ogni poesia, nuove domande. Uno scavo incessante nella relazione fra un padre e una figlia, fra un insegnante e i suoi allievi, fra la gente del mondo e quanto può attendersi, sognare. E insieme, una riflessione profonda sulla circolarità della vita, sulla connessione misteriosa fra spazio, tempo, cose. 


 

venerdì 2 giugno 2023

zona|disforme 11

zona|disforme 11 format videopoesia a cura di Carlotta Cicci e Stefano Massari

format videopoesia

a cura di Carlotta Cicci e Stefano Massari (www.disforme.net) PORTARE PROVOCARE ATTENDERE con le parole di: Federico Ferrari cit. da L'insieme vuoto (Joahn & Levi Ed. 2013) Bernardo De Luca #Lemma Laura Pugno da Noi (Amos Ed. 2020) Ranieri Teti da La vita impressa (Book ed. 2022) Ilaria Boffa da Di suoni e di noi (Samuele Ed. 2019) Andrea Temporelli cit. da L'amore e tutto il resto (Interlinea 2023) regia fotografia suono montaggio post-produzione 
Carlotta Cicci e Stefano Massari


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Carlotta Cicci e Stefano Massari
 

 

giovedì 1 giugno 2023

NUOVA INIZIATIVA EDITORIALE CON “BORGO D’AUTORE 2023 WEB POETRY BLOG!”

Novità on line in esclusiva per la manifestazione da una collaborazione tra Borgo D’Autore e I Quaderni  del Bardo Edizioni di Stefano Donno –

Borgo D’Autore 2023 Web Poetry Blog!

Gli autori – Francesco Pasca, Francesco Aprile, Donato Di Poce, Edoardo Convertino, Nunzio Festa, Mauro Marino, Marcello Buttazzo, Alessio Arena, Massimiliano Marrani, Annelisa Addolorato, Alessandra Paradisi, Elisa Longo, Pierfrancesco Gatto, Carlo Stasi, Maria Grazia Palazzo, Bruce Hunter, Ottavio Rossani, Stefano Donno, Valeria Dal Bo, Lidia Caputo, Laura Garavaglia

Info link

https://borgodautorewebpoetry.blogspot.com/

Nuova iniziativa dedicata alla Poesia de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno in esclusiva per Borgo D’Autore 2023. Un blog con versi appositamente donati o scritti da poeti italiani (unico poeta internazionale ospite è Bruce Hunter dal Canada) per la nuova edizione del Festival del Libro BORGO D’AUTORE che si terrà a Venosa dall’1 al 4 giugno 2023. Ecco i poeti: Francesco Pasca, Francesco Aprile, Donato Di Poce, Edoardo Convertino, Nunzio Festa, Mauro Marino, Marcello Buttazzo, Alessio Arena, Massimiliano Marrani, Annelisa Addolorato, Alessandra Paradisi, Elisa Longo, Pierfrancesco Gatto, Carlo Stasi, Maria Grazia Palazzo, Bruce Hunter, Ottavio Rossani, Stefano Donno, Valeria Dal Bo, Lidia Caputo, Laura Garavaglia.

“Viene con questa iniziativa confermata – dichiara l’editore Stefano Donno – la linea editoriale e progettuale della nostra casa editrice, tesa sempre a creare comunità e comunicazione poetica, oltre i confini nazionali, oltre le possibilità offerte dagli strumenti mediatici, sempre tesa all’ascolto e all’accoglienza del fare, del dire e del raccontare poesia! E in quest’occasione abbiamo trovato in Borgo D’autore il partner giusto per dire anche in questo caso la nostra in versi!”

Nell’era contemporanea, caratterizzata da una società altamente tecnologica e orientata al profitto, la Poesia spicca come un’isola di bellezza e profondità. Nonostante i rapidi progressi scientifici e tecnologici che hanno trasformato il nostro modo di vivere, l’esigenza di leggere e portare la Poesia nei festival del libro rimane fondamentale in qualunque modalità, in qualunque espressività. Sappiamo tutti come l’odierna società è caratterizzata da una crescente specializzazione, dove il valore di una persona spesso viene misurato solo o quasi esclusivamente in base alle sue competenze specifiche. In questo contesto, la Poesia offre un’opportunità unica per allontanarsi da questa mentalità limitante. La Poesia abbraccia l’intero spettro delle emozioni umane, incoraggiando la riflessione, l’introspezione e la connessione con l’essenza umana. Attraverso la Poesia, ci immergiamo in mondi sconosciuti, in esperienze universali che trascendono le barriere imposte dalla specializzazione. Nella frenesia della vita moderna, dunque, la Poesia ci invita a rallentare e a contemplare il significato profondo delle parole. In un’epoca in cui le comunicazioni sono spesso rapide e superficiali, la Poesia ci ricorda che le parole possono essere strumenti di bellezza e comprensione. La Poesia ci permette di esplorare tematiche esistenziali, di affrontare le sfide dell’amore, della perdita, della morte e dell’identità. Attraverso l’uso del linguaggio poetico, siamo in grado di cogliere sfumature e significati che vanno al di là della comunicazione quotidiana.  La Poesia ci offre un’esperienza di connessione autentica. Attraverso le parole degli autori, ci avviciniamo a una vasta gamma di esperienze umane, ritrovando una sensazione di appartenenza e comprensione. I versi poetici risuonano nelle profondità del nostro essere, offrendoci conforto, ispirazione e speranza. La Poesia è anche un’arte in evoluzione. Mentre alcuni possono considerarla come qualcosa di statico o legato al passato, la realtà è che la Poesia si evolve costantemente per rispecchiare le sfide e le speranze della nostra epoca. Poeti contemporanei abbracciano nuove forme, nuovi stili e nuove tematiche, nuovi supporti, rendendo la Poesia un veicolo vibrante per l’espressione creativa e l’innovazione artistica.


 

Nottario, aforismi 2015 - 2021 di Marco Ercolani collana Dissensi a cura di Donato Di Poce

L'alga del tempo di Giuseppe Elio Ligotti (Molesini Editore Venezia)

"Ho sempre pensato alla poesia come a un organismo vegetale, a una pianta che abita i fondali, e ondeggia a seconda dei flutti e delle mareggiate, e s’imbeve di ogni scia di senso che increspa la superficie. Davanti a lei avanzano e volteggiano nella corrente le tante figure che assume l’esistenza nel corso del tempo, il precipitare e l’ammassarsi dei relitti, lo sciamare a banchi dei nostri desideri. Le storie delle alghe sono storie di naufragi e di stupefazioni, registrano il passaggio di animali misteriosi, la danza della luce, le sue crepe, il depositarsi del silenzio e del vuoto intorno. Ogni tanto le resta impigliata la cellula di qualche sillaba, e questa per fotosintesi rilascia un verso, la corrispondenza di una rima. È così che si è formata questa raccolta: si è impregnata tanto a lungo della vita che l’ha generata, da portare a compimento un processo di massima condensazione e restituzione. […] Al pari delle alghe queste poesie hanno l’elasticità e la chimica di un corpo vivente. Si distendono e si restringono, oscillano e si arrestano, sempre come in un equilibrio revocabile ma mai smarrito tra il risultato finale e i motivi che lo hanno determinato, tra la dinamica mutevole dei sentimenti e la fissità della pagina o di uno schema metrico. La loro lettura è un esercizio di respirazione, che poi è ciò che c’è di più vicino alla misura del tempo; e il contrarsi e il dilatarsi del diaframma anima ogni parola e la gonfia di significato." Con un saggio di Fabio Stassi. 


 

mercoledì 31 maggio 2023

L'immensità del caos - The immensity of Chaos di Gianni Darconza (Raffaelli Editore)

La follia di Hölderlin di David Gascoyne e con la curatela di Davide Brullo (Aragno)

 Poeta sidereo, dal verbo sulfureo e sifilitico, David Gascoyne è il sommo angelo serafino della poesia inglese del Novecento: aveva lo sguardo moribondo, la morbida violenza dei poeti per sempre giovani, da sempre pericolanti e pericolosi. Sedicenne, inseguì le tracce del suo maestro ideale, Arthur Rimbaud, trasferendosi a Parigi: dandy d'incendio, creatura d'altrove, fece amicizia con André Breton, René Magritte, Salvador Dalí, a cui dedica deliranti poesie. Scopre un autentico sapiente in Benjamin Fondane; un'apocalisse perpetua gli rode le ossa. Il suo libro più folle è dedicato alla follia di Hölderlin, s'intitola Hölderlin's Madness, esce nel 1938, e raduna una serie di traduzioni-reinterpretazioni dalle poesie del sommo tedesco. I poeti, si sa, intendono abitare una sequela, conformarsi a un lignaggio: Gascoyne imitò Hölderlin fino ai dettami della follia. La sua "torre" fu l'ospedale psichiatrico di Whitecroft sull'Isola di Wight: ne uscì grazie a un'infermiera che un giorno, per caso, si mise a leggere ai pazienti una sua poesia. Emil Cioran accennò alla "sorte tragica" del "poeta inglese David Gascoyne": avanzando tra gli avanzi del mondo, tuttavia, il poeta si rivelò una fenice. 



 

martedì 30 maggio 2023

Numeri e Stelle - NUMBERS AND STARS, NÚMEROS E ESTRELAS di Laura Garavaglia (I Quaderni del Bardo)

Nottario, aforismi 2015 - 2021 di Marco Ercolani collana Dissensi a cura di Donato Di Poce per iQdB)

Sonetti e poesie d'amore di Anna De Brémont (Di Felice Edizioni)

«Intuitività, audacia, passione, carisma. Sono solo alcune delle aure che avvolgono una figura tanto ammirata quanto criticata come quella di Anna De Brémont, donna poliedrica che visse tra Ottocento e Novecento coniugando il suo estro al canto, al teatro, alla letteratura, al giornalismo. Innamorata del genio creativo, eccentrica, irriverente verso un modello culturale che invitava le donne a non esprimersi se non come mogli e madri, Anna porta la sua intraprendenza americana nella società vittoriana. Diventa non solo testimone ma soprattutto promotrice di un’immagine femminile innovativa, in transizione verso nuovi ideali e possibilità. Non è mai stata tradotta in Italia. Questo libro spero rappresenti un primo passo per una conoscenza più approfondita delle sue opere e della sua attività. "Sonnets and Love Poems" è una raccolta poetica pubblicata nel 1892 a New York e dedicata al marito Èmile Léon de Brémont. Il filo conduttore è l’amore cantato in tutte le sue forme: da quello fraterno a quello passionale, da quello amicale a quello materno, dall’amore impossibile a quello desiderato, da quello per un uomo a quello per la danza, il canto, l’arte.» (Valeria Di Felice) 

 

lunedì 29 maggio 2023

Storia e cronistoria del Canzoniere di Umberto Saba (Mondadori)

Un'opera che – nel coinvolgere poesia e riflessione articolata sulla poesia stessa – ingloba e oltrepassa i confini di genere, per darci un attualissimo quadro d'autore sul senso e la pratica della scrittura poetica nelle sue aperte molteplici virtualità.


È questo il «romanzo» di una grande opera di poesia, di un capolavoro del Novecento: il Canzoniere di Umberto Saba. E insieme è il «romanzo» della vita del suo autore, che – con una «finzione diplomatica» – ne affida la trattazione a un fantomatico Giuseppe Carimandrei. Eccoci allora a un autoritratto idealizzato di Saba che, nell'intreccio narrativo in cui spiega se stesso, mette in risalto la sua sempre attuale idea di una «poesia onesta», in netta contrapposizione non solo con la «poesia mistificatrice» ma anche con l'oscurismo della poesia francese di Mallarmé e Valéry. Nel rendere puntualmente conto delle circostanze e del movente della stesura di molte liriche, Saba ha modo di rimuovere alcuni pregiudizi, come il suo superficiale inquadramento tra i crepuscolari, o di prendere le distanze dal Petrarca del Canzoniere , che gli appare ormai come il più alto e raffinato interprete di un distacco fra poesia e vita, o infine di esprimere nitidi apprezzamenti, soprattutto per Montale e Ungaretti. Insomma, di farsi critico, oltre che di se stesso, anche di altri. «Per come è organizzato, Storia e cronistoria del Canzoniere viene ad acquisire quasi il senso di una autobiografia scritta, mediante più o meno lunghe digressioni, sui margini delle poesie» afferma nell'Introduzione Stefano Carrai, il quale sottolinea che dal punto di vista formale quest'opera, dall'andamento di un vero e proprio prosimetro, «ricorda da vicino il Convivio e soprattutto la Vita nova : anzi è come una Vita nova che non si arresti alla sola stagione giovanile, ma proceda dall'adolescenza fino alla vecchiaia del poeta protagonista». A oltre settant'anni dalla prima pubblicazione, nel 1948 nei «Quaderni dello Specchio», possiamo dunque tornare, con Storia e cronistoria del Canzoniere , a un classico della nostra letteratura novecentesca: un'opera che – nel coinvolgere poesia e riflessione articolata sulla poesia stessa – ingloba e oltrepassa i confini di genere, per darci un attualissimo quadro d'autore sul senso e la pratica della scrittura poetica nelle sue aperte molteplici virtualità. 


 

domenica 28 maggio 2023

Ipotesi del vero di Giorgio Ghiotti (LiberAria Editrice)

«Il nuovo libro di Giorgio Ghiotti sono due: "Ipotesi del vero" e "L'andare e l'addio". Uno ha un titolo pacatamente razionale, l'altro ha un più incalzante passo sentimentale. Possono essere letti come due libri autonomi e persino molto eterogenei. Eppure l'autore ha voluto ricomprenderli sotto il titolo comune "Ipotesi del vero", come se il secondo fosse il rovescio e la verifica del primo. Il primo è un libro dei ritorni, possibili e impossibili: quello del poeta a Roma e quello dei morti. Il secondo è un libro dedicato a un bambino: non è un libro per bambini, ma la testimonianza affidata a un bambino da un adulto. Praticare la poesia come "Ipotesi del vero" significa per Ghiotti dire una cosa due volte: prima ai morti, e poi a un bambino. Fare in modo che le proprie parole inverino quelle dei morti e che un bambino non si senta un giorno tradito da ciò che gli è stato consegnato» (dalla postfazione di Carmelo Princiotta). 


 

sabato 27 maggio 2023

L'amore da vecchia di Vivian Lamarque (Mondadori)

«I versi di Vivian Lamarque si snodano lungo differenti stagioni seguendo un filo coerente: anche nel nuovo libro l'ispirazione sembra venire da una "buia cantina" interiore, da un ammanco d'amore, eppure si proietta verso la vita.» - Roberto Galaverni, La Lettura-Corriere della Sera

 In questi nuovi versi, vivaci e freschissimi, quasi con ironia a dispetto del titolo che li presenta, Vivian Lamarque torna ai lettori con un'opera ricca di impressioni e memoria, di vicende e presagi, che si susseguono come nelle scene di un ampio, libero film. Sono poesie in cui l'autrice si affaccia alle immagini del sempre più frequente insorgere del ricordo e all'apparire anche di volti familiari, riuscendo comunque a conservare intatta la propria vitale attitudine ad aprirsi all'incanto e agli spunti più vari dell'immaginazione. Lamarque ragiona poeticamente sul «fascino discreto degli amori non corrisposti», sull'idea dell'amore «inventato», propone narrazioni, in un'ampia, sorprendente mitologia personale che chiama a raccolta il grande cinema e grandi poeti (da Orazio e Virgilio, con riferimenti a Pascoli e Saba, Penna e Caproni). Si esprime coinvolgendo una realtà animale e vegetale, o la città con i suoi riti anche quotidiani, e poi luoghi di mare, viaggi, ricognizioni sensibilissime in uno spazio/tempo autobiografico. Introduce, con il garbo che le è consueto, pensieri sul senso stesso e sulla natura della poesia in un percorso di consapevolezza nel cuore dell'esperienza. Ma è ben presente, in L'amore da vecchia , un generale senso di provvisorietà del vivere, che porta in sé la coscienza pervasiva del futuro, inevitabile nulla, del non esserci più, fino al momento del nostro «ultimo pensiero». E a tutto questo si aggiunge, nell'età dell'inverno, di cui l'autrice sente il progredire, l'attenzione al presente, con le sue nuove, impreviste minacce. Lamarque muove i suoi passi con una felice varietà di soluzioni espressive, passando da componimenti fittamente prosastici ad altri più sottilmente e sempre incisivamente scanditi, conservando gli accenti di raffinato tono colloquiale in cui si manifesta un lirico senso di pacata e umanissima saggezza.


 

venerdì 26 maggio 2023

La grande nevicata di Federico Italiano (Donzelli )

 La grande nevicata è una raccolta concepita in piena pandemia e plasmata dalle claustrofobie (e claustrofilie) generatesi in questo biennio, al termine segnato dalla guerra in Ucraina e dal riemerge della minaccia nucleare, dell’ombra fascista sul futuro dell’Europa. Eppure questa di Federico Italiano – voce del 1976, già affermata in Italia e In Europa – è una raccolta non schiacciata sull’oggi, un attraversamento del presente che tiene per mano la bussola della memoria, in una perenne oscillazione tra eventi, oggetti e habitat di un poeta nato in Piemonte nel pieno degli anni di piombo ma cresciuto nella generazione post-sessantottesca. Non-generazione cui è interdetto concepirsi come politica, rivoluzionaria, adulta, collettiva. Come ne “La grande nevicata del 1985” – testo centrale e title track del libro – nata dal ricordo di quella grande gelata che, dal Nord al Sud, invase l’Italia a metà anni Ottanta e resta ancora epos nello stupore di molti adulti al tempo bambini. L’eccezionalità di un evento atmosferico in grado di segnare uno spartiacque nella vita dell’io e rispetto agli eventi storici contemporanei (il “disgelo” nella Guerra Fredda, l’ascesa nel 1985 di Gorbaciov) coniugando ricordo e meteorologia, erotismo e riflessione filosofica, infanzia e vita adulta tramite un lavoro formale e consustanziale sulla memoria e i suoi oggetti infantili (il passamontagna, le tipologie di memoria della neve). Un moto perpetuo tra passato e presente capace di evidenziare le tendenze di una poesia mossa, sin dall’infanzia, più dall’intelligenza del gioco che dall’azione diretta calata negli eventi della storia. Come nel gioco “Calumet” (una sciarada che durante il lockdown diventa archeologia cognitiva), o in “Allenamento nella nebbia” (la nebbia comune denominatore che lega una corsa autunnale in un parco di Vienna agli allenamenti di calcio da ragazzo). Come in “Walkie-talkie” (ricetrasmittente dell’infanzia che funge da correlativo oggettivo del presente) o in “Yeti”, dove la “linea della neve” diviene spazio liminale tra realtà e immaginazione, infanzia e vita adulta. Autobiografia e storia. 


 

giovedì 25 maggio 2023

Astrali Isocronie di Lidia Caputo (Il Raggio Verde)

Autrice di saggi in ambito letterario e filosofico, la poetessa Lidia Caputo è tra i primi dieci finalisti del Premio  Internazionale “Dedicato a te” nell’ambito della Giornata mondiale della Poesia.

La silloge “Astrali Isocronie” sarà poi presentata a Bari  il prossimo 21 giugno  nell’ambito degli incontri culturali dell’Università statale “Aldo Moro” di Bari, e a Milano nell’ambito del Festival del Nuovo Rinascimento previsto per il mese di settembre.

“Leggere i versi di Lidia Caputo  – si legge nella prefazione a firma del prof.  Emilio Filieri – significa ricevere insieme una conferma e una promessa: la conferma è che la poesia è ancora possibile, come pure ricordava Montale a Stoccolma già nel 1975, perché non c’è morte per la poesia che resterà sempre una delle vette dell’anima umana. La promessa invece spinge a considerare che la creazione poetica è veramente uno spazio semantico caratterizzato dalla dimensione discorsiva, dialogica, come apertura e incontro con l’alterità.”


 

mercoledì 24 maggio 2023

Poesie d'amore 1913-1930 di Vladimir Majakovskij a cura di Paola Ferretti e con la traduzione di Paola Ferretti (Einaudi)

Ancora nel 1972 Angelo Maria Ripellino stimava necessario farsi largo «a furia di gomitate» tra «le turbe di glossatori saccenti» che «continuano a impoverire questo grande poeta d'amore», confinandolo alla sola dimensione politica. Con un ritardo di mezzo secolo, ora che il culto forzoso del poeta capace di incarnare l'utopia divenuta realtà è definitivamente alle spalle, quell'invito a Rileggere Majakovskij! può essere raccolto tentando una scelta di alcuni dei momenti che meglio incarnino questa sua fisionomia piú privata e universale al tempo stesso. Con una dose inevitabile di arbitrarietà, procedendo per esclusioni obbligate e motivate inclusioni, e avendo a che fare con un tema rintracciabile in ogni piega della sua poesia, un tema di cui la sua anima trabocca. Il profilo amoroso del poeta delle masse è estrapolato qui attraverso una cernita che abbraccia momenti molto distanti tra loro, che vanno dal Majakovskij futurista agli ultimi abbozzi intimisti, mettendo insieme le rime livide di un rancore insanabile e i toni del piú delicato sentire, dove il cuore è a nudo, a perpendicolo sul mondo. E trascegliendo dalla tetralogia dei poemi d'amore – quattro pezzi da leggersi a coppie, frutto di due flussi creativi separati l'uno dall'altro da un settennio – due opere che restituiscono stagioni creative diverse, riflesso di profondi cambiamenti sul piano personale come su quello storico: Il flauto di vertebre, che germina dalla Nuvola in calzoni, «come perfetta miniatura di una sua parte, quella specificamente amorosa», e Amo (necessaria premessa a Su questo), in cui sono scolpiti i capisaldi autobiografici da offrire al suo giovane pubblico sovietico. (Dall'Introduzione di Paola Ferretti) 


 

martedì 23 maggio 2023

Nel nome della madre di Aimara Garlaschelli (Einaudi)

Nel 2018 Aimara Garlaschelli ha curato e tradotto La terra desolata di Eliot. Questa importante esperienza si è senz'altro riverberata in questo suo poemetto, che emblematicamente ha lo stesso numero di versi del modello eliotiano (433) e la stessa ambizione di contenere tutto. Nel nome della madre presenta infatti tracce significative delle tragiche cronache dei nostri giorni, ma anche del femminile attraverso il mito. Ci sono i corpi nel loro aspetto piú sgradevole ma anche l'incanto degli angeli, gli aborti e le nascite, e poi la storia, il linguaggio, le reminiscenze letterarie. E molte immagini di uccelli che attraversano tutto il poemetto: rondini, allodole, falchi… Tutti riuniti in un rondò finale in forma di sestina dove queste figure di volo, di elevazione e di libertà suggellano un percorso che era partito dal fondo dei mari. Nei versi di Aimara Garlaschelli c'è una forte volontà di riappropriazione del sacro al di fuori da ogni canone religioso. Il poemetto funziona da preghiera laica in cui le parole significano ma sono anche suoni rituali. La musicalità di questa poesia, attraverso il pieno controllo di una grande sapienza metrica, riesce a dire anche dove i significati non possono arrivare. 


 

lunedì 22 maggio 2023

Mattino della seconda neve. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue di Elena Svarc a cura di Alessandro Nievo (Bompiani)

Tra le voci poetiche più innovative, originali e talentuose della letteratura russa di fine Novecento, Elena Švarc ha attinto a piene mani alle più diverse tradizioni, dalle elegie di Properzio nei lunghi cicli in cui incarna l’antica Cinzia alle avanguardie storiche fino alla grande poesia russa di inizio ventesimo secolo di cui è stata vera erede. Nei suoi versi colpiscono il peculiare simbolismo, la carica sensuale e mistica, le riflessioni sul corpo – depositario dell’anima, e quindi mappa stellare delle esperienze emotive del soggetto – e sulla sessualità, la fede nel potere della parola poetica e la consapevolezza di star cantando, in uno stile ammaliante, dalla metrica irregolare e dalle rime imperfette, la fine di una tradizione, il momento liminare in cui le forme e ciò che ancora conservano si dissolvono. 


 

domenica 21 maggio 2023

Tempo d'opera di Alberto Toni a cura di Roberto Deidier (Il ramo e la foglia edizioni)

Al momento della sua scomparsa, Alberto Toni stava lavorando a un nuovo libro di versi, del quale aveva già potuto abbozzare la struttura e decidere il titolo. Quella che congediamo per i lettori è dunque una raccolta che si presenta con una evidente omogeneità e compattezza, com'è nella prassi di questo poeta, anche se l'autore non è riuscito a porvi fine. "Tempo d'opera" è un compendio, forse un testamento; vi sono compresi tutti i principali temi di un incessante interrogarsi attraverso la poesia, dalla natura e dal senso dell'essere alla meditazione sociale e politica, alla visione etica sui problemi del presente, fino ai fragili equilibri del corpo. Sono temi che nel loro insieme dialogano fittamente in una rete inscindibile, venendo così a comporre quell'«opera» che resta, infine, il rapporto privilegiato tra vita e scrittura, tra esperienza e pensiero, tra ascolto dell'altro e lavoro su sé stessi, come accade negli autori votati a una sicura consapevolezza della propria presenza e della propria necessità. A questi valori, nel pieno delle derive postmoderne, Toni non è mai venuto meno, facendo ascoltare la sua voce, restando fedele al lascito dei maestri, da Sandro Penna ad Amelia Rosselli, e affermandosi come uno dei poeti di riferimento a cavallo del millennio, non solo in ambito romano. 

Tempo d'opera - Alberto Toni - copertina

Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Il Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, La Casa della Poesia di Como, costituiscono il collettivo/ connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! In azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri Il connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! è aperto all'inclusione su espresso desiderio e comunicazione dei richiedenti, di fondazioni, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, attori sociali di ogni ordine e grado)

I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Casa della Poesia di Como, Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Comune di Caprarica di Lecce, Associazione Sentiero dei Sogni, Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato, Associazione Culturale Macarìa, Gisella Blanco, ScriverePoesia Edizioni, Samuele Editore, Caffè Letterario - Lecce, puntoacapo Editrice, Ottavio Rossani, la rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula, Donato Di Poce, La Biennale di Poesia di Alessandria, NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato, Vittorino Curci, Francesco Pasca, Marcello Buttazzo, Giuseppe Zilli, Alessio Arena, Alessandra Paradisi

What To Say To Death by Ron Androla

  "From the not so lofty perch of middle age, Androla sees in all directions: the blue smoke of days gone by, the gray & golden now...