Una poesia, quella di Sereni, che, a
quarant'anni dalla scomparsa, sempre più si conferma nella profondità
della sua umana indagine esistenziale e nella splendida energia
comunicativa della sua parola.
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Info
domenica 18 giugno 2023
Tutte le poesie Condividi di Vittorio Sereni a cura di M. T. Sereni (Mondadori)
sabato 17 giugno 2023
Infinito remoto di di Maurizio Melandri (Robin)
La scrittura di questa silloge poetica affiora da una grande tela bianca prima e dopo la sua stesura, mentre il durante non è altro che una proliferazione più o meno inconscia di versi che hanno attraversato la mente per poi lasciare tutto nuovamente sgombro come lo era prima e come lo sarà dopo. L’urgenza dello scrivere è un bisogno ancestrale dell’uomo di riempire i propri spazi vuoti e gli abissi interiori affinché facciano meno paura. Con la terapia psicoanalitica l’autore è riuscito a scendere nei suoi meandri fino a un certo livello di profondità e, lasciandosi accompagnare dalla pratica meditativa, ha potuto calarsi ancora più giù ricercando il vuoto interiore e ancorandosi al respiro e alle sensazioni corporee sottili. Quando ha voluto e sentito di dover fare l’ultimo passo fino alla caverna dei propri demoni, l’unica barchetta che poteva accedervi e accompagnarlo era quella della poesia, l’unico Caronte possibile, l’unica traghettatrice ammessa in quegli spazi angusti e scomodi.
venerdì 16 giugno 2023
giovedì 15 giugno 2023
mercoledì 14 giugno 2023
Come si legge una poesia. Nuova ediz. di Stefano Colangelo (Carocci)
Ogni poesia vive di una molteplicità di relazioni che danno forma, nel progredire del tempo, a una memoria comune. Sono relazioni che possono essere colte attraverso le conoscenze tecniche e storiche fondamentali, i parametri minimi, gli indizi che permettono di sottrarre la poesia a un'idea nebulosa e soggettiva. Sono i fenomeni ritmici, metrici e compositivi: quelli individuabili in una tradizione già esistente oppure quelli mai avvertiti, mai esplorati. Questi fenomeni, queste relazioni aprono all'avventura dell'interpretazione, alla volontà, cioè, di comprendere e di sentire come e perché un certo manifestarsi del linguaggio possa interagire con il nostro ascolto o la nostra lettura. Il libro, in una nuova edizione aggiornata, offre i primi elementi per educare l'orecchio a una sensibilità più attenta, più sottile, più orientata a quella particolare forma di dialogo che la poesia pretende, ogni volta, da ciascuno di noi.
martedì 13 giugno 2023
Raccolta di spighe di Attilio Marocchi (Gilgamesh Edizioni)
«Raccolta di spighe: più che la mietitura, il titolo evoca l'atto dello spigolare, del recuperare con parsimoniosa minuzia ciò che il grande raccolto ha trascurato. E, infatti, questi brani di Attilio Marocchi sono una sorta di quintessenza, una cesellata sineddoche che sta alla sua opera omnia come la spigolatura sta alla mietitura. Questo gradevole volume riassume tutti i motivi della lirica marocchiana. Il lettore abituale li riconoscerà facilmente, mentre il nuovo ne gusterà un assaggio che senza dubbio lo invoglierà ad addentrarsi più a fondo nella creazione dello scrittore.» (Dalla prefazione di Doriano Bassi)
lunedì 12 giugno 2023
C'è un sacco di spazio sul fondo. Reportage poetico del piccolo di Elisa Malvoni (Bette)
“C’è un sacco di spazio sul fondo” prende spunto dall’asserzione con cui il fisico Richard Feynman illustrava le opportunità dell’indagine della materia su scala nanometrica: “There’s a plenty of room at the bottom”. Fin dall’inizio della pandemia, i nostri spazi sono andati restringendosi e l’indagine privata si è soffermata sui piccoli dettagli di noi stessi e dei nostri ambienti; la linea dell’orizzonte si è avvicinata e la prospettiva si è risolta tra le mura domestiche. All’interno di queste, il punto di osservazione dell’autrice si è mosso su zampe di gatto tra i bacari di Venezia o è scivolato nell’acqua dei canali; dal San Lorenzo ha contemplato la vegetazione tardo-invernale di Montréal, dalla Garonna ha visto le piazze di Bordeaux, dal fiume di montagna il passaggio delle greggi. Pagina dopo pagina, l’autrice diventa la reporter “del piccolo ma non del poco”, abbandona l’esigenza lirica di molta poesia, registra e scrive la cronaca dei giorni delle chiusure affinché ciascuno di essi valga un ricordo.
domenica 11 giugno 2023
Viscera di Silvana Kühtz (Collettiva)
I poeti spingeranno le parole che rivelano / il segreto che il mondo contiene” scrive Kuhtz. Sono l’occhio che disvela - i poeti - custodi della possibilità di un altro intendere il Mondo, le relazioni, la vita intera. Continuamente guardano, sentono, tentano almeno, e questo stare nel tentativo è la cifra del provarsi del misurarsi con il vivere, con il Tempo. Come nel Pellegrinaggio in Oriente, valicano il Tempo, lo attraversano mischiando sapienza, vita, energie spese. Un tempo lungo tanto quanto la Storia. La poesia abita lì in quelle viscere, in quella continua sintesi.
sabato 10 giugno 2023
Forme della notte di Giorgio Luzzi (Carabba)
C'è un suono nuovo nella poesia di Giorgio Luzzi, una cadenza di rinnovata verità, più profondamente aderente alla "non aggettivabile vicenda" della vita nel suo darsi nel tempo circoscritto dei giorni e dei mesi, ma più ancora nel suo perdersi, nel suo fuggire. Da sempre nitido, incisivo, e frequentemente epigrafico e perfino sentenzioso nella lucidità di uno sguardo acuto e ricco tanto di forza quanto di ironia, il verso sapiente di Luzzi si fa qui - in quest'ultimo libro, ultimo dei molti che lo hanno preceduto - non si dica arreso, ma più chiaro e accogliente, e insieme più robusto e riflessivo. Quasi un libro-congedo, un libro testamentario, dal titolo fortemente allusivo: uno di quelli a cui si consegna per immagini l'infinita e ad un tempo sintetica nostalgia dell'essere, espressa con parole tanto usuali quanto colte, che si dispongono in rime perfette nella loro dissimulata e ritmica congiunzione.
venerdì 9 giugno 2023
Il cielo non è muto di Andrea Lutri (Discendo Agitur)
Il cielo non è muto è una raccolta di poesie che ha come fil rouge la vita e tutto ciò che il destino riserva agli uomini. Il cielo è lo spettatore dei drammi che quotidianamente si consumano sulla Terra, ma anche degli amori che ispirano la maggior parte dei versi che compongono la raccolta.
giovedì 8 giugno 2023
Genova, dall’8 al 18 giugno: “Unboxing Poetry – Leggi e ti sarà dato …” di Fate Fogli di Poesia, Poeti e IQdB Edizioni
A Genova, dall’8 al 18 giugno 2023 il connettivo di poesia Fate fogli di Poesia, Poeti e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presentano nell’ambito del “Festival Parole Spalancate” di Genova, al 6° Salone dei Resilienti (Cortile Maggiore Palazzo Ducale a Genova 8 – 18 giugno 2023) l’Installazione psico-poetica “Unboxing Poetry – Leggi e ti sarà dato … ” con i testi olografi di: Donato Di Poce, Annelisa Addolorato, Laura Garavaglia, Stefano Donno, Massimiliano Marrani, Gianni Darconza, Giuseppe Zilli, Alessandra Paradisi, Edoardo Convertino, Jalisco P. Pineda Vàzquez, Marcello Buttazzo, Mario Contino, Maria Grazia Palazzo, Elisa Longo, Riccardo Giuseppe Mereu e Stefano Tarquini.
Il pubblico vedrà in un’area del Cortile Maggiore del Palazzo Ducale di Genova, una scatola che è stata – a titolo di cronaca – psicodecorata dall’artista Paola Scialpi*.
Accanto alla scatola un microfono. All’ interno della psico/scatola si troveranno i fogli di poesia dei poeti firmati da loro.
Chi vuole può leggere e portare poi via con sé la poesia che ha letto.
Il fruitore diventa lettore, che a sua volta diventa attore di un
circolo ermeneutico collettivo, comunicante, connettivo con il poeta,
con la Poesia.
Una specie di rituale attraverso un approccio altro alla Poesia, in
grado di liberare il pubblico della Poesia, e il poeta da catene
mentali, limiti di supporto e blocchi emotivi, dando la possibilità a
chi lo desideri, di mettere in gioco la propria emotività e la propria
energia creativa attraverso l’atto performativo della parola letta che
crea comprensione e trasformazione.
Ovvero una modalità attiva di realizzare una connessione più profonda tra il nostro mondo interiore e il mondo esterno, tra il
limite del supporto e l’infinito dell’evocazione poetica.
Info Fate Fogli di Poesia, Poeti
https://fatefoglidipoesiapoeti.blogspot.com/
Info Salone dei Resilienti
https://www.parolespalancate.it/salone-dei-resilienti/
cinquanta tra mostre ed eventi unici in Italia e all’estero tra cui America, Arabia Saudita, America
(New York) e Kosovo. È presente inoltre nelle più prestigiose pubblicazioni d’arte
mercoledì 7 giugno 2023
A un passo dalla vita di Gianpiero Grasso (StreetLab - GDS)
Le poesie in questo volume sono intime ma per tutti. Perché così come dice “i sentimenti sono di tutti e per tutti. L’amore non è mio, è degli altri”. Sono rimasto affascinato dalla dedica, solitamente una dedica è verso qualcuno, lui scrive alla sua vita. “Un giorno c’incontreremo e ci metteremo a ridere, a piangere, e a capire di nuovo che saremo per sempre inseparabili”. Non serve essere studiosi per capire che Gianpiero ringrazia la sua vita che ha reso così tanto bello tutto, anche le battaglie. La sua dedica è per tutti coloro che lo hanno conosciuto da più vicino, dai suoi figli e sua moglie alle persone che lo amano. Perché tutto è parte della vita stessa e saremo inseparabili. “A un passo dalla vita” è quell’incontro che ci rende uniti, come la poesia dedicata al padre, al figlio, alla moglie e al suo vivere semplice ad aspettarla senza soldi davanti alla scuola, o come la poesia “Oggi ho lavorato con te”. Tutte meritano attenzione, ad ogni riga ci dovremo soffermare e capire cosa sia la nostra vita e la sua vita.
martedì 6 giugno 2023
Bianca di Barbara Giuliani (Neo Edizioni)
Fare la spesa al carrefour passeggiando con una tigre mentre il mondo attorno diventa incendiario, firmare una polizza vita per sentire di possederla questa vita, cercare "una malattia stabile nel tempo" come meta di una relazione, e come coppia essere "la spesa del sabato mattina, con i figli a scuola e gli uffici chiusi". Le pagine di Bianca sono attraversate da una specie di elettricità, un campo magnetico dove la quotidianità assume una forma nuova, tutta sua, che affascina e smarrisce per il nitore e l'intensità che ha. Queste di Barbara Giuliani non sono poesie ma piccole esplosioni tascabili. Deflagrano nella scrittura, nelle parole, e la sua voce è così intrisa di presente che sembra arrivare da un futuro prossimo in filodiffusione. Postfazione di Lorenzo Kruger.
lunedì 5 giugno 2023
Sulle tracce della Poesia di Donato Di Poce con la prefazione di Gino Ruozzi
I Quaderni del Bardo Edizioni (Lecce), di Stefano Donno sono lieti di annunciarvi la pubblicazione del libro di Donato Di Poce:
Sulle tracce della Poesia
Con Prefazione di Gino Ruozzi
Info link
Per paura di scrivere male
Si limitava a scrivere solo l’essenziale.
***
Vorrei scrivere solo manuali d’uso
Nella cassetta degli attrezzi
Metterei solo il martello dei dubbi
E il chiodo della verità.
DALLA PREFAZIONE
“Nella poesia Ladri di futuro del libro Onde gravitazionali del 2020 Donato Di Poce scrive:
Nel mondo forse non c’è speranza
I ladri di futuro l’hanno rubata
Ma i poeti sono creatori di speranza
Fabbri che dal nulla forgiano futuro
E le loro scintille accendono l’umanità.
In questo testo sono esemplarmente concentrate le due prospettive della poesia e in generale della letteratura di Donato Di Poce. Da un lato l’elemento di denuncia, che può sfociare nell’invettiva e nel senso di sconfitta, con toni che oscillano tra l’indignazione e la resa. Dall’altro lato, con netta torsione avversativa, lo scatto di energia e di orgoglio, la coscienza che possono esistere validi motivi di resistenza e di rinascita. Ancorati alla forza propulsiva della poesia l’universo può essere capovolto, passare dal buio dell’abisso alla luce del sole e della luna. Il compito di ribaltare le sorti del mondo spetta ai fabbri – poeti, le cui «scintille accendono l’umanità».
Da oltre vent’anni Di Poce sta tenacemente proponendo le ragioni della letteratura contro ogni possibile degrado di umanità. Lo fa con coraggio e coerenza, alternando l’affilato epigramma e il luminoso aforisma. Di Poce è un esploratore di generi e si muove con scioltezza dall’arte alla letteratura, dalla poesia al saggio all’aforisma. Anche sul piano lessicale egli cerca di aprire nuovi orizzonti affidandosi alle risorse della «creattività» e alle forme in evoluzione dei «poesismi», coniugando etica ed estetica, come indicano gli Appunti per una nuova estetica della visione e una nuova etica fotografica (2012)…” Prof. Gino Ruozzi
DALLA NOTA DELL’AUTORE
“Questo libro, “Sulle tracce della poesia”, nasce da anni di letture critiche, filosofiche e poetiche sulla scrittura, soprattutto dell’amata triade BBB francese (Blanchot, Barthes, Bachelard), dall’ossessione del gran rifiuto della scrittura all’apice del suo successo di Rimbaud ed alcune mie riflessioni (che ho scoperto costanti nel tempo sulla scrittura e sulla poesia). Ne sono usciti trucioli di scrittura e appunti di metapoetica, aforismi e poesismi in cui cercavo di non perdermi nel labirinto di parole, di non restare impantanato nel grado 0 della scrittura e negli specchi infranti della poesia.
Ma peccherei di presunzione se non citassi il mio debito letterario e poetico a Sbarbaro (Trucioli) e Leopardi (Lo Zibaldone). Assediato dalla fame di vita, dalla mia trincea di silenzio,ho cercato di rompere il muro delle parole e a terra sono rimasti frammenti quasi aurorali di scrittura e di pensieri, sempre con un occhio attento all’Altro e all’Oltre della scrittura, attento a incunearmi in quegli interstizi e spazi vuoti tra la vita e il pensiero, il sogno e la scrittura…” Donato Di Poce
Nota Biobibliografica dell’Autore
Donato Di Poce, ama definirsi un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici. (Nato a Sora – FR – nel 1958, residente dal 1982 a Milano). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo 43 libri pubblicati (tradotti anche in inglese, arabo, rumeno e spagnolo) , 20 ebook e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di Taccuini d’Artista. Ha realizzato L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.
Vedi siti Internet:
https://www.wikipoesia.it/wiki/Donato_Di_Poce
Tra le numerose pubblicazioni di libri di Poesie ricordiamo:
UNA QUESTIONE DI STILE, Eretica Edizioni, Salerno, 2022. ISBN: 978-88-3344-331-7
LA POESIA E’ UN DIAMANTE GREZZO, Helicon Edizioni, Arezzo, 2022.
ISBN: 978 88 6466 836 9.
TRACIMAZIONI, Antologia di poemetti eretici e sociali (2000-2020), Eretica Edizioni, Salerno, 2021 ISBN: 9788833442884.
CLANDESTINI/CLANDESTINOS, Antologia bilingue Italiano/Spagnolo, a cura di Donato Di Poce, Traduzione di Hiram Barrios, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2021.
ISBN: 979-8758326565
LA BIBLIOTECA DEL VENTO, Campanotto Editore, Udine, 2021.
ISBN 978-88-456-1749-2.
L’ALTRO DIRE, Edizioni Helicon, Arezzo, 2020. ISBN 978 88 6466 715 7
ATELIER D’ARTISTA, I Quaderni del Bardo Edizioni, Lecce, 2020. ISBN: 9781661134754
ONDE GRAVITAZIONALI, Arcipelago Itaca Edizioni, Osimo (AN) 2020. ISBN: 978 88 99429 81 2; Collana MARI INTERNI; pagg. 92; € 13,00).
LAMPI DI VERITA’, I Quaderni del Bardo Edizioni, di Stefano Donno, Sannicola (LC), 2017.
UT PICTURA POESIS, Dot.com Press, Milano, 2017.
VITA, Poemetto, Il Sottobosco, Bologna, 2017.
LABIRINTO D’AMORE, Lietocollelibri, Como, 2013.
LA ZATTERA DELLE PAROLE” Campanotto Editore, Udine, 2005 e nel 2006 è stato ristampato e tradotto con testo inglese a fronte, con traduzioni di Daniela Caldaroni e Donaldo Speranza, sempre per la Campanotto Editore, Udine.
L’ORIGINE DU MONDE, Lietocollelibri, 2004. Poemetto Erotico.
VINCOLO TESTUALE, Lietocollelibri, Como, 1998 “opera prima” in versi che era in realtà un’accuratissima scelta antologica, con testi critici in prefazione e postfazione di Roberto Roversi, e Gianni D’Elia.
Notevole e originale per quantità e qualità la sua pubblicazione di libri di Aforismi (Poesismi) tra cui:
Opposti Pensieri, I Frutti dell’Albero Edizioni, Milano, 1999;
Negativo/Positivo, Il mestiere delle Arti, Vimodrone (Mi) 1999;
Aforismi Satanici, Lietocollelibri, Como, 2000;
Taccuino Zen, I Frutti dell’Albero Edizioni, Milano, 2003;
Nuvole d’Inchiostro, Lietocollelibri, Como, 2009;
Poesismi, Onirica Edizioni, Milano, 2012;
Scintille di CreAttività, CFR Edizioni, Sondrio, 2012;
Lampi di leggerezza, Acquaviva Edizioni, Acquaviva delle Fonti, 2017;
Suture, Corbu Edizioni, Lissone, 2018;
Poesismi Cosmoteandrici, I Quaderni del Bardo (Lecce), 2018.
SILENZI SCRITTI, Antologia bilingue Italiano Spagnolo di aforismi, curata insieme ad Hiram Barrios. I Quaderni del Bardo, Lecce, 2020
Una virgola per pensare, I Quaderni del Bardo, Lecce, 2022.
iQdB edizioni di Stefano Donno
(i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 73107 Sannicola (LE)
Mail: iquadernidelbardoed@libero.it
Info Link:
Blog: https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/
domenica 4 giugno 2023
Sempre mondo di Massimo Gezzi (Marcos y Marcos)
Siamo ricchi papà? O siamo poveri? Come si può vivere in mezzo a gente che non ascolta neppure il tuo nome? Tornerà, mamma? È più scuola o galera, secondo lei, questa qui? A ogni poesia, nuove domande. Uno scavo incessante nella relazione fra un padre e una figlia, fra un insegnante e i suoi allievi, fra la gente del mondo e quanto può attendersi, sognare. E insieme, una riflessione profonda sulla circolarità della vita, sulla connessione misteriosa fra spazio, tempo, cose.
sabato 3 giugno 2023
venerdì 2 giugno 2023
zona|disforme 11 format videopoesia a cura di Carlotta Cicci e Stefano Massari
format videopoesia
giovedì 1 giugno 2023
NUOVA INIZIATIVA EDITORIALE CON “BORGO D’AUTORE 2023 WEB POETRY BLOG!”
Novità on line in esclusiva per la manifestazione da una collaborazione tra Borgo D’Autore e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno –
Borgo D’Autore 2023 Web Poetry Blog!
Gli autori – Francesco Pasca, Francesco Aprile, Donato Di Poce, Edoardo Convertino, Nunzio Festa, Mauro Marino, Marcello Buttazzo, Alessio Arena, Massimiliano Marrani, Annelisa Addolorato, Alessandra Paradisi, Elisa Longo, Pierfrancesco Gatto, Carlo Stasi, Maria Grazia Palazzo, Bruce Hunter, Ottavio Rossani, Stefano Donno, Valeria Dal Bo, Lidia Caputo, Laura Garavaglia
Info link
https://borgodautorewebpoetry.blogspot.com/
Nuova iniziativa dedicata alla Poesia de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno in esclusiva per Borgo D’Autore 2023. Un blog con versi appositamente donati o scritti da poeti italiani (unico poeta internazionale ospite è Bruce Hunter dal Canada) per la nuova edizione del Festival del Libro BORGO D’AUTORE che si terrà a Venosa dall’1 al 4 giugno 2023. Ecco i poeti: Francesco Pasca, Francesco Aprile, Donato Di Poce, Edoardo Convertino, Nunzio Festa, Mauro Marino, Marcello Buttazzo, Alessio Arena, Massimiliano Marrani, Annelisa Addolorato, Alessandra Paradisi, Elisa Longo, Pierfrancesco Gatto, Carlo Stasi, Maria Grazia Palazzo, Bruce Hunter, Ottavio Rossani, Stefano Donno, Valeria Dal Bo, Lidia Caputo, Laura Garavaglia.
“Viene con questa iniziativa confermata – dichiara l’editore Stefano Donno – la linea editoriale e progettuale della nostra casa editrice, tesa sempre a creare comunità e comunicazione poetica, oltre i confini nazionali, oltre le possibilità offerte dagli strumenti mediatici, sempre tesa all’ascolto e all’accoglienza del fare, del dire e del raccontare poesia! E in quest’occasione abbiamo trovato in Borgo D’autore il partner giusto per dire anche in questo caso la nostra in versi!”
Nell’era contemporanea, caratterizzata da una società altamente tecnologica e orientata al profitto, la Poesia spicca come un’isola di bellezza e profondità. Nonostante i rapidi progressi scientifici e tecnologici che hanno trasformato il nostro modo di vivere, l’esigenza di leggere e portare la Poesia nei festival del libro rimane fondamentale in qualunque modalità, in qualunque espressività. Sappiamo tutti come l’odierna società è caratterizzata da una crescente specializzazione, dove il valore di una persona spesso viene misurato solo o quasi esclusivamente in base alle sue competenze specifiche. In questo contesto, la Poesia offre un’opportunità unica per allontanarsi da questa mentalità limitante. La Poesia abbraccia l’intero spettro delle emozioni umane, incoraggiando la riflessione, l’introspezione e la connessione con l’essenza umana. Attraverso la Poesia, ci immergiamo in mondi sconosciuti, in esperienze universali che trascendono le barriere imposte dalla specializzazione. Nella frenesia della vita moderna, dunque, la Poesia ci invita a rallentare e a contemplare il significato profondo delle parole. In un’epoca in cui le comunicazioni sono spesso rapide e superficiali, la Poesia ci ricorda che le parole possono essere strumenti di bellezza e comprensione. La Poesia ci permette di esplorare tematiche esistenziali, di affrontare le sfide dell’amore, della perdita, della morte e dell’identità. Attraverso l’uso del linguaggio poetico, siamo in grado di cogliere sfumature e significati che vanno al di là della comunicazione quotidiana. La Poesia ci offre un’esperienza di connessione autentica. Attraverso le parole degli autori, ci avviciniamo a una vasta gamma di esperienze umane, ritrovando una sensazione di appartenenza e comprensione. I versi poetici risuonano nelle profondità del nostro essere, offrendoci conforto, ispirazione e speranza. La Poesia è anche un’arte in evoluzione. Mentre alcuni possono considerarla come qualcosa di statico o legato al passato, la realtà è che la Poesia si evolve costantemente per rispecchiare le sfide e le speranze della nostra epoca. Poeti contemporanei abbracciano nuove forme, nuovi stili e nuove tematiche, nuovi supporti, rendendo la Poesia un veicolo vibrante per l’espressione creativa e l’innovazione artistica.
L'alga del tempo di Giuseppe Elio Ligotti (Molesini Editore Venezia)
"Ho sempre pensato alla poesia come a un organismo vegetale, a una pianta che abita i fondali, e ondeggia a seconda dei flutti e delle mareggiate, e s’imbeve di ogni scia di senso che increspa la superficie. Davanti a lei avanzano e volteggiano nella corrente le tante figure che assume l’esistenza nel corso del tempo, il precipitare e l’ammassarsi dei relitti, lo sciamare a banchi dei nostri desideri. Le storie delle alghe sono storie di naufragi e di stupefazioni, registrano il passaggio di animali misteriosi, la danza della luce, le sue crepe, il depositarsi del silenzio e del vuoto intorno. Ogni tanto le resta impigliata la cellula di qualche sillaba, e questa per fotosintesi rilascia un verso, la corrispondenza di una rima. È così che si è formata questa raccolta: si è impregnata tanto a lungo della vita che l’ha generata, da portare a compimento un processo di massima condensazione e restituzione. […] Al pari delle alghe queste poesie hanno l’elasticità e la chimica di un corpo vivente. Si distendono e si restringono, oscillano e si arrestano, sempre come in un equilibrio revocabile ma mai smarrito tra il risultato finale e i motivi che lo hanno determinato, tra la dinamica mutevole dei sentimenti e la fissità della pagina o di uno schema metrico. La loro lettura è un esercizio di respirazione, che poi è ciò che c’è di più vicino alla misura del tempo; e il contrarsi e il dilatarsi del diaframma anima ogni parola e la gonfia di significato." Con un saggio di Fabio Stassi.
mercoledì 31 maggio 2023
La follia di Hölderlin di David Gascoyne e con la curatela di Davide Brullo (Aragno)
Poeta sidereo, dal verbo sulfureo e sifilitico, David Gascoyne è il sommo angelo serafino della poesia inglese del Novecento: aveva lo sguardo moribondo, la morbida violenza dei poeti per sempre giovani, da sempre pericolanti e pericolosi. Sedicenne, inseguì le tracce del suo maestro ideale, Arthur Rimbaud, trasferendosi a Parigi: dandy d'incendio, creatura d'altrove, fece amicizia con André Breton, René Magritte, Salvador Dalí, a cui dedica deliranti poesie. Scopre un autentico sapiente in Benjamin Fondane; un'apocalisse perpetua gli rode le ossa. Il suo libro più folle è dedicato alla follia di Hölderlin, s'intitola Hölderlin's Madness, esce nel 1938, e raduna una serie di traduzioni-reinterpretazioni dalle poesie del sommo tedesco. I poeti, si sa, intendono abitare una sequela, conformarsi a un lignaggio: Gascoyne imitò Hölderlin fino ai dettami della follia. La sua "torre" fu l'ospedale psichiatrico di Whitecroft sull'Isola di Wight: ne uscì grazie a un'infermiera che un giorno, per caso, si mise a leggere ai pazienti una sua poesia. Emil Cioran accennò alla "sorte tragica" del "poeta inglese David Gascoyne": avanzando tra gli avanzi del mondo, tuttavia, il poeta si rivelò una fenice.
martedì 30 maggio 2023
Sonetti e poesie d'amore di Anna De Brémont (Di Felice Edizioni)
«Intuitività, audacia, passione, carisma. Sono solo alcune delle aure che avvolgono una figura tanto ammirata quanto criticata come quella di Anna De Brémont, donna poliedrica che visse tra Ottocento e Novecento coniugando il suo estro al canto, al teatro, alla letteratura, al giornalismo. Innamorata del genio creativo, eccentrica, irriverente verso un modello culturale che invitava le donne a non esprimersi se non come mogli e madri, Anna porta la sua intraprendenza americana nella società vittoriana. Diventa non solo testimone ma soprattutto promotrice di un’immagine femminile innovativa, in transizione verso nuovi ideali e possibilità. Non è mai stata tradotta in Italia. Questo libro spero rappresenti un primo passo per una conoscenza più approfondita delle sue opere e della sua attività. "Sonnets and Love Poems" è una raccolta poetica pubblicata nel 1892 a New York e dedicata al marito Èmile Léon de Brémont. Il filo conduttore è l’amore cantato in tutte le sue forme: da quello fraterno a quello passionale, da quello amicale a quello materno, dall’amore impossibile a quello desiderato, da quello per un uomo a quello per la danza, il canto, l’arte.» (Valeria Di Felice)
lunedì 29 maggio 2023
Storia e cronistoria del Canzoniere di Umberto Saba (Mondadori)
Un'opera che – nel coinvolgere poesia e riflessione articolata sulla poesia stessa – ingloba e oltrepassa i confini di genere, per darci un attualissimo quadro d'autore sul senso e la pratica della scrittura poetica nelle sue aperte molteplici virtualità.
È questo il «romanzo» di una grande opera di
poesia, di un capolavoro del Novecento: il Canzoniere di Umberto Saba. E
insieme è il «romanzo» della vita del suo autore, che – con una
«finzione diplomatica» – ne affida la trattazione a un fantomatico
Giuseppe Carimandrei. Eccoci allora a un autoritratto idealizzato di
Saba che, nell'intreccio narrativo in cui spiega se stesso, mette in
risalto la sua sempre attuale idea di una «poesia onesta», in netta
contrapposizione non solo con la «poesia mistificatrice» ma anche con
l'oscurismo della poesia francese di Mallarmé e Valéry. Nel rendere
puntualmente conto delle circostanze e del movente della stesura di
molte liriche, Saba ha modo di rimuovere alcuni pregiudizi, come il suo
superficiale inquadramento tra i crepuscolari, o di prendere le distanze
dal Petrarca del Canzoniere , che gli appare ormai come il più alto e
raffinato interprete di un distacco fra poesia e vita, o infine di
esprimere nitidi apprezzamenti, soprattutto per Montale e Ungaretti.
Insomma, di farsi critico, oltre che di se stesso, anche di altri. «Per
come è organizzato, Storia e cronistoria del Canzoniere viene ad
acquisire quasi il senso di una autobiografia scritta, mediante più o
meno lunghe digressioni, sui margini delle poesie» afferma
nell'Introduzione Stefano Carrai, il quale sottolinea che dal punto di
vista formale quest'opera, dall'andamento di un vero e proprio
prosimetro, «ricorda da vicino il Convivio e soprattutto la Vita nova :
anzi è come una Vita nova che non si arresti alla sola stagione
giovanile, ma proceda dall'adolescenza fino alla vecchiaia del poeta
protagonista». A oltre settant'anni dalla prima pubblicazione, nel 1948
nei «Quaderni dello Specchio», possiamo dunque tornare, con Storia e
cronistoria del Canzoniere , a un classico della nostra letteratura
novecentesca: un'opera che – nel coinvolgere poesia e riflessione
articolata sulla poesia stessa – ingloba e oltrepassa i confini di
genere, per darci un attualissimo quadro d'autore sul senso e la pratica
della scrittura poetica nelle sue aperte molteplici virtualità.
domenica 28 maggio 2023
Ipotesi del vero di Giorgio Ghiotti (LiberAria Editrice)
«Il nuovo libro di Giorgio Ghiotti sono due: "Ipotesi del vero" e "L'andare e l'addio". Uno ha un titolo pacatamente razionale, l'altro ha un più incalzante passo sentimentale. Possono essere letti come due libri autonomi e persino molto eterogenei. Eppure l'autore ha voluto ricomprenderli sotto il titolo comune "Ipotesi del vero", come se il secondo fosse il rovescio e la verifica del primo. Il primo è un libro dei ritorni, possibili e impossibili: quello del poeta a Roma e quello dei morti. Il secondo è un libro dedicato a un bambino: non è un libro per bambini, ma la testimonianza affidata a un bambino da un adulto. Praticare la poesia come "Ipotesi del vero" significa per Ghiotti dire una cosa due volte: prima ai morti, e poi a un bambino. Fare in modo che le proprie parole inverino quelle dei morti e che un bambino non si senta un giorno tradito da ciò che gli è stato consegnato» (dalla postfazione di Carmelo Princiotta).
sabato 27 maggio 2023
L'amore da vecchia di Vivian Lamarque (Mondadori)
«I versi di Vivian Lamarque si snodano lungo differenti stagioni seguendo un filo coerente: anche nel nuovo libro l'ispirazione sembra venire da una "buia cantina" interiore, da un ammanco d'amore, eppure si proietta verso la vita.» - Roberto Galaverni, La Lettura-Corriere della Sera
In questi nuovi versi, vivaci e freschissimi, quasi con ironia a dispetto del titolo che li presenta, Vivian Lamarque torna ai lettori con un'opera ricca di impressioni e memoria, di vicende e presagi, che si susseguono come nelle scene di un ampio, libero film. Sono poesie in cui l'autrice si affaccia alle immagini del sempre più frequente insorgere del ricordo e all'apparire anche di volti familiari, riuscendo comunque a conservare intatta la propria vitale attitudine ad aprirsi all'incanto e agli spunti più vari dell'immaginazione. Lamarque ragiona poeticamente sul «fascino discreto degli amori non corrisposti», sull'idea dell'amore «inventato», propone narrazioni, in un'ampia, sorprendente mitologia personale che chiama a raccolta il grande cinema e grandi poeti (da Orazio e Virgilio, con riferimenti a Pascoli e Saba, Penna e Caproni). Si esprime coinvolgendo una realtà animale e vegetale, o la città con i suoi riti anche quotidiani, e poi luoghi di mare, viaggi, ricognizioni sensibilissime in uno spazio/tempo autobiografico. Introduce, con il garbo che le è consueto, pensieri sul senso stesso e sulla natura della poesia in un percorso di consapevolezza nel cuore dell'esperienza. Ma è ben presente, in L'amore da vecchia , un generale senso di provvisorietà del vivere, che porta in sé la coscienza pervasiva del futuro, inevitabile nulla, del non esserci più, fino al momento del nostro «ultimo pensiero». E a tutto questo si aggiunge, nell'età dell'inverno, di cui l'autrice sente il progredire, l'attenzione al presente, con le sue nuove, impreviste minacce. Lamarque muove i suoi passi con una felice varietà di soluzioni espressive, passando da componimenti fittamente prosastici ad altri più sottilmente e sempre incisivamente scanditi, conservando gli accenti di raffinato tono colloquiale in cui si manifesta un lirico senso di pacata e umanissima saggezza.
venerdì 26 maggio 2023
La grande nevicata di Federico Italiano (Donzelli )
La grande nevicata è una raccolta concepita in piena pandemia e plasmata dalle claustrofobie (e claustrofilie) generatesi in questo biennio, al termine segnato dalla guerra in Ucraina e dal riemerge della minaccia nucleare, dell’ombra fascista sul futuro dell’Europa. Eppure questa di Federico Italiano – voce del 1976, già affermata in Italia e In Europa – è una raccolta non schiacciata sull’oggi, un attraversamento del presente che tiene per mano la bussola della memoria, in una perenne oscillazione tra eventi, oggetti e habitat di un poeta nato in Piemonte nel pieno degli anni di piombo ma cresciuto nella generazione post-sessantottesca. Non-generazione cui è interdetto concepirsi come politica, rivoluzionaria, adulta, collettiva. Come ne “La grande nevicata del 1985” – testo centrale e title track del libro – nata dal ricordo di quella grande gelata che, dal Nord al Sud, invase l’Italia a metà anni Ottanta e resta ancora epos nello stupore di molti adulti al tempo bambini. L’eccezionalità di un evento atmosferico in grado di segnare uno spartiacque nella vita dell’io e rispetto agli eventi storici contemporanei (il “disgelo” nella Guerra Fredda, l’ascesa nel 1985 di Gorbaciov) coniugando ricordo e meteorologia, erotismo e riflessione filosofica, infanzia e vita adulta tramite un lavoro formale e consustanziale sulla memoria e i suoi oggetti infantili (il passamontagna, le tipologie di memoria della neve). Un moto perpetuo tra passato e presente capace di evidenziare le tendenze di una poesia mossa, sin dall’infanzia, più dall’intelligenza del gioco che dall’azione diretta calata negli eventi della storia. Come nel gioco “Calumet” (una sciarada che durante il lockdown diventa archeologia cognitiva), o in “Allenamento nella nebbia” (la nebbia comune denominatore che lega una corsa autunnale in un parco di Vienna agli allenamenti di calcio da ragazzo). Come in “Walkie-talkie” (ricetrasmittente dell’infanzia che funge da correlativo oggettivo del presente) o in “Yeti”, dove la “linea della neve” diviene spazio liminale tra realtà e immaginazione, infanzia e vita adulta. Autobiografia e storia.
giovedì 25 maggio 2023
Astrali Isocronie di Lidia Caputo (Il Raggio Verde)
Autrice di saggi in ambito letterario e filosofico, la poetessa Lidia Caputo è tra i primi dieci finalisti del Premio Internazionale “Dedicato a te” nell’ambito della Giornata mondiale della Poesia.
La silloge “Astrali Isocronie” sarà poi presentata a Bari il prossimo 21 giugno nell’ambito degli incontri culturali dell’Università statale “Aldo Moro” di Bari, e a Milano nell’ambito del Festival del Nuovo Rinascimento previsto per il mese di settembre.
“Leggere i versi di Lidia Caputo – si legge nella prefazione a firma del prof. Emilio Filieri – significa ricevere insieme una conferma e una promessa: la conferma è che la poesia è ancora possibile, come pure ricordava Montale a Stoccolma già nel 1975, perché non c’è morte per la poesia che resterà sempre una delle vette dell’anima umana. La promessa invece spinge a considerare che la creazione poetica è veramente uno spazio semantico caratterizzato dalla dimensione discorsiva, dialogica, come apertura e incontro con l’alterità.”
mercoledì 24 maggio 2023
Poesie d'amore 1913-1930 di Vladimir Majakovskij a cura di Paola Ferretti e con la traduzione di Paola Ferretti (Einaudi)
Ancora nel 1972 Angelo Maria Ripellino stimava necessario farsi largo «a furia di gomitate» tra «le turbe di glossatori saccenti» che «continuano a impoverire questo grande poeta d'amore», confinandolo alla sola dimensione politica. Con un ritardo di mezzo secolo, ora che il culto forzoso del poeta capace di incarnare l'utopia divenuta realtà è definitivamente alle spalle, quell'invito a Rileggere Majakovskij! può essere raccolto tentando una scelta di alcuni dei momenti che meglio incarnino questa sua fisionomia piú privata e universale al tempo stesso. Con una dose inevitabile di arbitrarietà, procedendo per esclusioni obbligate e motivate inclusioni, e avendo a che fare con un tema rintracciabile in ogni piega della sua poesia, un tema di cui la sua anima trabocca. Il profilo amoroso del poeta delle masse è estrapolato qui attraverso una cernita che abbraccia momenti molto distanti tra loro, che vanno dal Majakovskij futurista agli ultimi abbozzi intimisti, mettendo insieme le rime livide di un rancore insanabile e i toni del piú delicato sentire, dove il cuore è a nudo, a perpendicolo sul mondo. E trascegliendo dalla tetralogia dei poemi d'amore – quattro pezzi da leggersi a coppie, frutto di due flussi creativi separati l'uno dall'altro da un settennio – due opere che restituiscono stagioni creative diverse, riflesso di profondi cambiamenti sul piano personale come su quello storico: Il flauto di vertebre, che germina dalla Nuvola in calzoni, «come perfetta miniatura di una sua parte, quella specificamente amorosa», e Amo (necessaria premessa a Su questo), in cui sono scolpiti i capisaldi autobiografici da offrire al suo giovane pubblico sovietico. (Dall'Introduzione di Paola Ferretti)
martedì 23 maggio 2023
Nel nome della madre di Aimara Garlaschelli (Einaudi)
Nel 2018 Aimara Garlaschelli ha curato e tradotto La terra desolata di Eliot. Questa importante esperienza si è senz'altro riverberata in questo suo poemetto, che emblematicamente ha lo stesso numero di versi del modello eliotiano (433) e la stessa ambizione di contenere tutto. Nel nome della madre presenta infatti tracce significative delle tragiche cronache dei nostri giorni, ma anche del femminile attraverso il mito. Ci sono i corpi nel loro aspetto piú sgradevole ma anche l'incanto degli angeli, gli aborti e le nascite, e poi la storia, il linguaggio, le reminiscenze letterarie. E molte immagini di uccelli che attraversano tutto il poemetto: rondini, allodole, falchi… Tutti riuniti in un rondò finale in forma di sestina dove queste figure di volo, di elevazione e di libertà suggellano un percorso che era partito dal fondo dei mari. Nei versi di Aimara Garlaschelli c'è una forte volontà di riappropriazione del sacro al di fuori da ogni canone religioso. Il poemetto funziona da preghiera laica in cui le parole significano ma sono anche suoni rituali. La musicalità di questa poesia, attraverso il pieno controllo di una grande sapienza metrica, riesce a dire anche dove i significati non possono arrivare.
lunedì 22 maggio 2023
Mattino della seconda neve. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue di Elena Svarc a cura di Alessandro Nievo (Bompiani)
Tra le voci poetiche più innovative, originali e talentuose della letteratura russa di fine Novecento, Elena Švarc ha attinto a piene mani alle più diverse tradizioni, dalle elegie di Properzio nei lunghi cicli in cui incarna l’antica Cinzia alle avanguardie storiche fino alla grande poesia russa di inizio ventesimo secolo di cui è stata vera erede. Nei suoi versi colpiscono il peculiare simbolismo, la carica sensuale e mistica, le riflessioni sul corpo – depositario dell’anima, e quindi mappa stellare delle esperienze emotive del soggetto – e sulla sessualità, la fede nel potere della parola poetica e la consapevolezza di star cantando, in uno stile ammaliante, dalla metrica irregolare e dalle rime imperfette, la fine di una tradizione, il momento liminare in cui le forme e ciò che ancora conservano si dissolvono.
domenica 21 maggio 2023
Tempo d'opera di Alberto Toni a cura di Roberto Deidier (Il ramo e la foglia edizioni)
Al momento della sua scomparsa, Alberto Toni stava lavorando a un nuovo libro di versi, del quale aveva già potuto abbozzare la struttura e decidere il titolo. Quella che congediamo per i lettori è dunque una raccolta che si presenta con una evidente omogeneità e compattezza, com'è nella prassi di questo poeta, anche se l'autore non è riuscito a porvi fine. "Tempo d'opera" è un compendio, forse un testamento; vi sono compresi tutti i principali temi di un incessante interrogarsi attraverso la poesia, dalla natura e dal senso dell'essere alla meditazione sociale e politica, alla visione etica sui problemi del presente, fino ai fragili equilibri del corpo. Sono temi che nel loro insieme dialogano fittamente in una rete inscindibile, venendo così a comporre quell'«opera» che resta, infine, il rapporto privilegiato tra vita e scrittura, tra esperienza e pensiero, tra ascolto dell'altro e lavoro su sé stessi, come accade negli autori votati a una sicura consapevolezza della propria presenza e della propria necessità. A questi valori, nel pieno delle derive postmoderne, Toni non è mai venuto meno, facendo ascoltare la sua voce, restando fedele al lascito dei maestri, da Sandro Penna ad Amelia Rosselli, e affermandosi come uno dei poeti di riferimento a cavallo del millennio, non solo in ambito romano.
sabato 20 maggio 2023
XIII EDIZIONE “EUROPA IN VERSI” FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA “LA FELICITÀ POETICA”
Dal 19 al 21 maggio è protagonista la poesia, luogo privilegiato di una “felicità interiore”, raramente raggiungibile con altri mezzi.
A Villa Gallia, Como e Villa Marzorati Uva, con il coinvolgimento degli studenti dell’Università dell’Insubria, del Liceo Volta, del Liceo Ciceri, e con un reading itinerante dedicato a Plinio
Europa in versi, Festival Internazionale di Poesia organizzato dalla Casa della Poesia di Como e diretto da Laura Garavaglia, festeggia la tredicesima edizione dal tema “La felicità poetica” con la partecipazione di poeti di rilevanza nazionale e internazionale nella cornice di Villa Gallia a Como e, per la prima volta, in quella di Villa Sormani Marzorati Uva (Missaglia, LC). L’antologia del Festival a cura di Laura Garavaglia e Andrea Tavernati è pubblicata da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.
Il Festival apre le porte della sua XIII edizione venerdì 19 maggio, con una serie di incontri e dialoghi con i poeti riservati agli studenti delle scuole superiori di secondo grado di Como (Liceo classico e scientifico A. Volta, Liceo Orsoline San Carlo) e dell’Università dell’Insubria (sede di Sant’Abbondio).
I giovani studenti avranno occasione di presentare le personali rappresentazioni creative ispirate alle poesie dei poeti partecipanti al Festival, realizzate attraverso diverse forme d’arte (dalla musica alla danza, dalla traduzione alla pittura, dalla fotografia al teatro).
Alle ore 11 saranno presenti l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi e l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Como Francesca Romana Quagliarini.
La giornata di sabato 20 maggio, nell’affascinante Villa Gallia, inizia con un incontro dedicato agli studenti del Liceo Teresa Ciceri, in dialogo con i poeti ospiti, e prosegue con il cuore pulsante del Festival: l’incontro e reading con i poeti internazionali e italiani, accompagnati dalle musiche del Chitarrista Paolo Lucchesi e con l’introduzione a cura di Roberto Galaverni, critico letterario e giornalista del Corriere della Sera. Durante la giornata i reading saranno alternati da pièce teatrali a cura della Compagnia di Teatro Mumble di Capiago.
L’edizione 2023 di Europa in versi presenta anche una sorprendente novità: sarà presentato in anteprima il nuovo libro del poeta americano Bill Wolak: fotografo e artista di collage di fama internazionale statunitense, in questo testo (edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) Wolak unisce poesia, prosa e immagini, per esplorare le connessioni tra l’essere umano e la natura. “Una perla che può solo assaporare il mare” esplora le connessioni tra l’Eros e la Felicità, due categorie dell’esistere apparentemente antitetiche: Wolak porta il lettore in un viaggio ideale durante il quale si percepiscono forti emozioni ed è indotto a riflessioni che generalmente sorgono dinanzi ad un “dionisiaco” esplosivo, proprio come quello del poeta. Una danza di Eros e Felicità, sentimenti connessi perché entrambi donano una sensazione di benessere e soddisfazione: come afferma l’editore Stefano Donno “Wolak è in grado di regalare Meraviglia e Sensualità in maniera davvero incredibile, unendo due codici dall’alto potenziale immaginifico come Poesia e Fotografia.”
I poeti provengono da diverse Nazioni di tutto il mondo e il Festival vedrà la partecipazione di Kang Hyung Shik, Console Generale della Repubblica della Corea del Sud a Milano, Alessandro Rapinese, Sindaco del Comune di Como, Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como, e Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia.
Quattro i partecipanti italiani al Festival, tra cui due giovani poetesse:
Laura Capra, specializzata nei settori risorse umane e comunicazione, firma recensioni e interviste per diverse testate e ha pubblicato alcune raccolte di poesie. È poetessa italiana scelta per il progetto europeo di poesia Versopolis, Programma Creative Europe dell’Unione Europea.
Deborah Zingariello, studentessa di Comunicazione presso l’Università degli Studi dell’Insubria, nel 2022, ha sperimentato per la prima volta con “Narcisa” una nuova modalità teoretico-performativa: un progetto per presentare al pubblico dei social network la Poesia. Le sue opere hanno ricevuto segnalazioni al Premio Europa in versi e al Premio Letterario Milano International.
Giuseppe Bova, ha ricevuto il Premio alla cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri 1974 ed è stato soprintendente del Teatro comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. È residente del prestigioso Premio Rhegium Julii. Negli anni ha pubblicato più di dieci libri di poesie, vari saggi critici e prefazioni e ha vinto importanti premi letterari.
Emilio Coco, ispanista, poeta e traduttore, è autore di diverse antologie di poesia spagnola e anche italiana tradotta in spagnolo in Messico, Spagna e Colombia. Nel tempo, ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui nel 2003, il titolo per meriti culturali di commendatore dell’ordine “Alfonso X el Sabio”, conferitogli dal Juan Carlos I.
Diverse le nazionalità dei poeti presenti: Kieu Bich Hau, poetessa, narratrice e giornalista del Vietnam, vincitrice di numerosi premi di letteratura a livello nazionale e internazionale; dalla Corea del Sud partecipano Kooseul Kim, Professoressa Emerita di Letteratura inglese all’Università di Hyupsung, Dongho Choi, anche critico letterario, studioso di letterature orientale e occidentale, Ko Doohyun, giornalista della principale testata nazionale di Seoul; dalla Russia, Julia Pikalova, laureata in Lettere all’Università di San Pietroburgo e in Amministrazione del Business presso l’Università Statale della California, si dedica ormai totalmente alla poesia; dagli Stati Uniti, William Wolak, fotografo, artista del collage, nelle sue poesie, apparse in oltre cento riviste, esplora l’eros; dalla Colombia, Carlos Velasquez Torres, traduttore, musicista, accademico e co-direttore dell’Americas Poetry Festival; dall’Ungheria, Attila Balazs, le cui opere sono state tradotte in 20 lingue ed è stato invitato a diversi festival letterari in tutto il mondo; dal Kosovo, Jeton Kelmendi, professore presso l’AAB University College e membro attivo dell’Accademia europea delle scienze e delle arti di Salisburgo, in Austria.
Nella serata di sabato 20 maggio è prevista la cerimonia di premiazione dei vincitori dell’VIII edizione del Premio Europa in versi e in prosa che vede Massimo Calvi, vincitore per la sezione narrativa edita e Valeria Rosselli, vincitrice per la sezione poesia edita. I Presidenti di giuria dell’edizione 2023 sono Milo De Angelis, una delle voci più importanti della poesia italiana contemporanea, e del Professor Gianmarco Gaspari, ordinario di Lingua e Letteratura Italiana all’Università degli Studi dell’Insubria.
Nella Sala Ovale di Villa Gallia sarà allestita una mostra di opere ispirate alle poesie degli autori ospiti al Festival realizzate dagli studenti della sezione Liceo Artistico Paolo Carcano, e visitabile per tutta la durata della manifestazione. Gli studenti di Enaip Como accoglieranno il pubblico durante l’evento.
Domenica 21 maggio, dalle 10:30 alle 12:30 l’appuntamento è con “In cammino verso la felicità con Plinio e i poeti di Europa in versi”: un reading itinerante insieme ai poeti partecipanti al Festival, in collaborazione con l’Associazione Sentiero dei Sogni, nei luoghi di interesse storico e architettonico della città di Como. In particolare, in occasione del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, davanti al Duomo, nella cui facciata spicca la statua del grande scrittore saranno letti brani dalla Naturalis Historia.
Nel pomeriggio, dalle 17:40, il reading dei poeti si sposta nel parco di Villa Sormani Marzorati Uva, a Missaglia (LC), inserita nel circuito Ville Aperte.
Per ulteriori informazioni:
giovedì 18 maggio 2023
Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno The Rapids – Le rapide di Yogesh Patel con la traduzione della sempre più brava Angela D’Ambra. L’autore è stato recensito dalle più prestigiose riviste di poesia a livello mondiale e ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi di altissimo profilo per la sua poesia in tutto il mondo.
“Nella sua produzione poetica, Yogesh Patel non ha mai avuto timori nel mostrarci gli aspetti più duri dell’esperienza dell’immigrato, in specie: la difficoltà di essere accettati e di trovare un senso di appartenenza. Il suo approccio spicca nella poesia contemporanea; laddove altri autori tentano di mascherare quella sofferenza, o di trattarla per allusioni, Patel la pone in primo piano e al centro, così che risulti ineludibile e debba essere affrontata. Ci fa anche affrontare le cause di quell’esperienza: il verso “The empire left me in a basket in the Nile” congiunge all’istante le storie d’imperialismo nel corso del tempo – Gran Bretagna, Egitto e India – per ricordarci che tale materia non è mai semplice, ma sempre complessa, intessuta in intrecci singolari con le storie di tantissimi individui. Né mai accade che una poesia offra una resa dei conti definitiva; tuttavia, “Restoration” rivela che un equilibrio c’è, ed è possibile trovarlo in molte storie di migrazione: “To pass history’s baggage / the empire gives a medal to be humbled”. “Restoration” risulta incisiva là dove mostra che gli appelli al potere – dèi, sovrani, lo stato anonimo che gestisce i centri di detenzione – sono in generale, sovente, e nella maggior parte dei casi, futili, buoni al massimo per racconti ispiratori (“Krishna also split the Yamuna. / Grew up with other parents”), ma, per il resto, non servono a molto quando guardi fuori “from the barred window of a home / … / that still calls you a foreigner”. La poesia mostra anche, in piena azione, due fra i regolari nuclei tematici di Patel: il fluire dell’acqua, forza motrice che si può sfruttare, ma mai bloccare (“disobedient murky river”), e la figura della balena che assume un ruolo forse inedito: non di dominio, ma piuttosto di nobiltà frustrata, dove le è impossibile celarsi, nondimeno deve seguitare a nuotare nella vastità di ciò che va vinto, sperando nel successo; ma anche qui, c’è davvero scelta? In fondo, ci si deve adeguare (“One plays the game”). C’è, qui, una nota di ottimismo: il personaggio nella poesia sarà “restored” (reintegrato/restaurato); pure, nel migliore dei casi, l’esito è incerto. Ovviamente, va da sé e non devo ricordarlo: Mosè alla Terra Promessa non arrivò mai.” (Commento di Rishi Dastidar pubblicato su Residenze Poetiche nella traduzione di Matteo Galluzzo) – Traduzione a cura di Angela D’Ambra
Yogesh Patel ha ricevuto un MBE per la letteratura nella lista dei Queen’s New Year Honours del 2020. Famoso a livello internazionale, è redattore di Skylark e dirige la Skylark Publications UK, nonché il progetto senza scopo di lucro «Word Masala» volto a promuovere la letteratura. Ha ricevuto la Freedom of the City of London e ha al suo attivo dischi, film, programmi radio, un libro per bambini, libri di narrativa e saggistica, e tre raccolte di poesie. Yogesh Patel è consegnatario di numerosi premi, tra cui (ad aprile 2019) il titolo di Poet-of-Honor presso la New York University. Tra le tante sedi in cui ha tenuto letture poetiche spiccano la House of Lords e la National Poetry Library. Gli scritti di Patel sono pubblicati in molte fra le principali riviste letterarie, tra cui: PN Review, The London Magazine, Asia Literary Review, Under the Radar, Shearsman, IOTA, Envoi, Understanding, Orbis, The Book Re¬view, Confluence. È apparso anche alla BBC (TV e Radio), su giornali e riviste. L’opera di Patel figura anche in The National Curriculum anthology, MacMillan, Sahitya Akademi e in molte altre antologie in diverse parti del mondo. Yogesh è optometrista abilitato e commercialista.
I siti web dell’autore sono:
www.patelyogesh.co.uk e www.skylarkpublications.co.uk
In copertina:
Audrey Margeridon, artiste de l’imaginaire
“Qui sera le plus rapide?”, 2019, Olio su tela.
https://www.audreymargeridon.com/
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
What To Say To Death by Ron Androla
"From the not so lofty perch of middle age, Androla sees in all directions: the blue smoke of days gone by, the gray & golden now...
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EUROPA IN VERSI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA 2024 - “POESIA IN MOVIMENTO: UN PONTE TRA CULTURE”Corea del Sud e Messico i Paesi al centro di incontri e performance per esplorare le nuove forme di poesia contemporanea, aprire nuovi dialo...
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The Selected Poems of Wendell Berry gathers one hundred poems written between 1957 and 1996. Chosen by the author, these pieces have been...