“È morta. Chi non se n’è ancora accorto sta fuori di qui e prende questi versi per un ritorno. L’ultima volta è morta nel giorno dei morti ed io ho visto le tracce del suo corpo straziato. Quella bambola è attorniata da pochi sassi scheggiati, come nel gioco dei quattro cantoni. È cenere riarsa, vuoto di stomaco, porta socchiusa. È quello che volete che sia, questo nuovo bisogno di poesia.”
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Info
lunedì 8 maggio 2023
domenica 7 maggio 2023
Sul banco dei pesci di Carlotta Cicci (L'Arcollaio)
«Esiste in ogni anima uno scrigno di cose non dette, un universo percettivo ed esistenziale taciuto, per senso di cautela e opportunità, che sottende ciò che mostriamo. Alla poesia il merito, talvolta, di far emergere tali fondali, nel velo della metafora, dell'enigma non interamente disvelato. Carlotta Cicci nella sua opera di esordio "Sul banco dei pesci" con coraggio scandaglia questo greto scuro, e lo fa con parole che, pur vibrando in superficie di sonorità e sfumature ritmiche, di inquadrature icastiche, di pregiate intensità, rimangono ben radicate a un nucleo di smarrito, mirabile spavento: "Il seme del disprezzo/ dormiva sul giaciglio / accanto alla mia sagoma / vestita vergine a morte / chiusa nei gomiti / senza dio // perseguitata / esposta / interrotta // siete tremendi / voi angeli custodi / una colorata menzogna / nei giorni pietosi / un puro esilio di granito / con voce bassa e dolce" (...) "Sul banco dei pesci" è un diario nero e barocco, crudo, esiziale. Un salmo di solitudine, spoglio di approdi, di redenzioni e certezze, un cammino scalzo e sanguinante sulla roccia del vivere» (L'arcolaio 2022, prefazione di Alberto Bertoni).
sabato 6 maggio 2023
Misticamente al ventre sospesa di Daniela Fontana (Edita Casa Editrice & Libraria)
"Misticamente al ventre sospesa" come lo è ogni parola che va a comporre un verso e, infine, una poesia. Perché Poesia è lei stessa misticismo, imperscrutabilità illuminante. E questa silloge si sviluppa appunto come un rosario da sgranare. Dieci poemetti, ognuno composto da un diverso numero di stanze che si susseguono a ritmo incalzante. Brevi flash, l’esigenza della sintesi, un lavoro accurato per eliminare, quanto più possibile, orpelli, inutili articoli, pleonastiche punteggiature. Dieci poemetti, ognuno dei quali è ispirato a un tema portante: la natura e l’urbanistica, che si intersecano splendidamente agli stati d’animo, gli epiloghi, il sogno e l’attesa, il virus che ha rivoluzionato intere esistenze, le assenze, la memoria, le “beate solitudini”, i salti nel buio e i blocchi indesiderati ma necessari e infine la parola che accende anche i silenzi, il cui potere spalanca porte e taumaturgicamente cura."
venerdì 5 maggio 2023
Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022 di Paolo Febbraro (Elliot)
La stanza si accontenta nel suo intero finché poroso e incauto non vi entro; col corridoio coabita il mio amore se lo sciame di mia moglie ne fa un centro. Sugli scaffali i libri promettono elargizione d'inganni. I ripiani parlano non appena mi distraggo o non appena l'ho fatto da anni. Risplendono, sonnecchiando, le usanze. Se le rispetti le porte non sono che un lungo custodirsi di aperture: l'ombra dei mobili diventa corona. Nell'intimo spiegarsi delle nature Orfeo e Euridice sono la stessa persona.
giovedì 4 maggio 2023
La via del poco di Anna Maria Farabbi (Al3vie)
"So solo che il mio canto è un poco. È la mia via. Che la poesia e la mia vita coincidono. Si intrecciano nella via del poco. Una via che ha la vocazione del vento, prossimo al nulla e portatore del tutto. Dopo cinque impronte liriche inedite che si incardinano nel titolo, sorgono in successione cronologica di pubblicazione editoriale otto opere nate nell'arco di venti anni, poco più: dal 1996 al 2022. Apro segnata dall'India, concludo la mia ricerca nei tessuti della terra giapponese. a.m.f. Le opere: solo il poco è la via, 2022 firmo con una gettata d'inchiostro sulla parete, 1996 fioritura notturna del tuorlo, 1996 nudità della solitudine regale, 2000 la magnifica bestia, 2007 segni, 2007 la luce esatta dentro il viaggio, 2008 il filo della carovana di sale e i miei dieci nodi, 2018 io sono alla poesia come pane al pane e vino al vino, 2021".
mercoledì 3 maggio 2023
Tutto è bello di Paolo Donini (LietoColle)
"Tutto è bello", dice il figlio dell'autore entrando al parco per giocare; tutto è bello, anche se le giostre sono rotte. E noi, compressi in una stagione nella quale fatichiamo a trovare elementi di bellezza partecipata, sorridiamo e ci commuoviamo davanti alla tenerezza di un padre che prende parte allo stupore del proprio bambino che scopre il mondo, sullo sfondo delle inquietudini contemporanee, davanti all'osservare come sia la forma infantile, che biologicamente ci prosegue, a dare "forma al tempo": ti guardo stamattina e stasera già/sarai diverso, il tuo faccino di oggi/è l'emblema di ogni istante che è,/ seppur già perso, nel presente/che si fa passato, il sapere/del vero che ci hai dato. Dopo tanta poesia del figlio alla (ri)scoperta del padre - spesso originata da una separazione mortis causa - leggiamo finalmente un autore che, con proprietà e delicatezza, rovescia il paradigma dirigendo il fascio di luce verso la vita
martedì 2 maggio 2023
LA MATERIA DELLE PAROLE. Testimonianze critiche per la poesia di Ennio Cavalli (Macabor)
Giornalista professionista, Ennio Cavalli è stato inviato speciale della Rai e caporedattore culturale dei Grr-Rai, per i quali si è sempre occupato di cultura e spettacoli. Poeta e scrittore dal genio multiforme, ha ottenuto numerosi importanti premi nazionali, tra i quali il “Campiello - Giuria dei Letterati” per il romanzo Quattro errori di Dio, il “Viareggio” Poesia con Libro grosso, il premio “Elsa Morante Ragazzi” con I gemelli giornalisti sono io! il “Camaiore” alla carriera nel 2020. È presente nelle principali antologie di poeti. I suoi libri più recenti sono le poesie di Amore manifesto (La nave di Teseo 2022) e il romanzo Parabola di un filo d'erba (Castelvecchi 2022). I saggi che compongono questo volume monografico li abbiamo immaginati come condensazioni, riflessioni collettive che aiutino a svelare ciò che nei versi di Ennio Cavalli i loro autori hanno trovato da comunicare. E crediamo che questi saggi, assieme alla ricca antologia e agli apparati, compongano una lettura collettiva preziosa e utile per approcciarsi al mondo poetico di un autore sui generis, che dell’uso scoppiettante della parola, dell’ironia pungente, del sentimento visionario ha fatto il suo mondo espressivo.
Hanno collaborato a questo volume Emma Giammattei, Renato Minore, Alessandro Fo, Elio Grasso, Maria Grazia Calandrone, Bonifacio Vincenzi, Giuseppe Goffredo, Pino Corbo, Marta Celio, Mario Famularo.
lunedì 1 maggio 2023
Nuovo libro di poesie per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno dal titolo “E se nel giallo ti vedrò” del poeta Marcello Buttazzo
Esce il nuovo libro di poesie per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno dal titolo “E se nel giallo ti vedrò” di Marcello Buttazzo con le note introduttive di Vito Antonio Conte e Roberto Dall’Olio. La casa editrice è lieta di questa nuova avventura editoriale
“Così è la poesia di Marcello Buttazzo. Nei suoi versi ho (da sempre, vieppiù in quelli di quest’ultima silloge) notato (da lettore onnivoro appassionato di poesia) l’affermarsi di due fondamentali aneliti: la ricerca (quasi disperata) d’un amore totalizzante d’antica matrice campaniana (l’esergo che omaggia Dino Campana è sintomatico) che fa pensare alla donna-Chimera e il perfezionamento d’un versificare puro (frutto edono d’una bambina semplicità di vita capace d’una sensibilità profonda). Ho avuto già modo di dire e scrivere della mia considerazione per la poesia di Marcello Buttazzo, qui richiamo l’incipit, affermando l’universalità delle sue liriche e aggiungo che, oltre ai tratti salienti che le connotano (ossia slancio sentimentale – carnale e spirituale – verso la donna musa, empatia con gli ultimi della terra, amore per la natura, ricerca mai doma del dialogo con l’altro da sé), la novità è nell’introduzione decisa del tema della morte e del suo mistero. Si tratta di versi resi col solito impasto di sillabe, neologismi e stilemi e predicati cari all’Autore (che possiede un suo personalissimo ricco vocabolario – quasi un esperanto) declinati e coniugati febbrilmente sì da evocare immagini tetre o coloratissime (a cristallizzare i suoi stati emozionali) in uno all’effetto musicale provocato dalle assonanze dissonanze e allitterazioni (mai utilizzate sterilmente). Marcello Buttazzo canta, a volte ossessivamente attraverso la reiterazione di lemmi e situazioni, la vita (la sua e quella d’intorno) rendendola in versi frementi sino alla vertigine. L’esito (rinvenibile specialmente dalla lettura a voce alta di questi versi) è quello d’un intreccio polisonoro e policromatico che consente di entrare nel mondo poetico di Marcello Buttazzo. Parafrasando il titolo della silloge, chi entrerà nel giallo non solo vedrà ma altresì sentirà interamente la sfera incantata e lacerata del poeta, il suo senso della morte e della sua gioia invincibile. (Vito Antonio Conte)
Questo libro di Marcello Buttazzo offre un panorama lirico di grande intensità e sicura grandezza. Il lirismo è una scelta ed è anche un destino convinti, che il poeta salentino offre, soffre e persegue con una profondità degna veramente di nota. Il libro in apparenza pare seguire una sua scia personalizzata di colori, i quali hanno caratterizzato e dato forma a due precedenti suoi testi; in realtà si stacca abbastanza nettamente da questi ultimi pur mantenendo una liricità diffusa che è, come dicevo dianzi, la cifra forse più ampiamente riconosciuta del suo fare poesia. O perlomeno la cifra più connotativa e intensamente inseguita in una stagione nella quale, almeno in Italia, pare dominare un certo antilirismo. Perché questo iato, rispetto ai due libri precedenti; ove si trova? In fondo la poesia di Marcello Buttazzo è e resta una lirica d’amore nel senso più ampio di questo termine a sua volta così ampio e il presente libro non si sottrae certamente a ciò. Ma, sullo sfondo, si agita una certa disperazione, o forse lacerazione, un’ansietà diffusa che non sembra trovare vera pace, che non si placa. Riguarda il destino del poeta e del mondo.
«E se nel giallo/ ti vedrò/ sarà per tenere/ acceso il sole./ Ambra/ e sconquasso minerale/ ambra/ ed effluvi di vento/ nei tuoi capelli scompigliati./ E quel raggio di luna/ che ieri ho scorto rotonda come le tue gambe di giunco./ E se nel giallo/ti vedrò/ sarà per stringere/ il fiore del tuo grano. (…)/ E se t’incontrerò/sarà per lumeggiare/ la notte,/ per seguire la scia/ della tua stella/ che mi guida/ anche nello scuro/ ancora,/ ancora/ ancora». (Roberto Dall’Olio)
Info link
https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/3621445311411035922?hl=it
domenica 30 aprile 2023
Alla radice impura di Stanislao Donadio (Apollo Edizioni)
"Cerchiamo di vedere insieme com'è strutturato questo libro, la sua morfologia. In quale forma e ordine il poeta ci consegna il suo mondo che, come già detto, non è un insieme di parole ma Vita, Vita come ferita nell'inesistenza, per dirla con Ritsos. La raccolta è suddivisa in quattro sezioni, ognuna delle quali ha un titolo: Alla radice impura, La quadratura del cerchio, Il potere delle ciliegie, Il tessitore delle anguille. La prima sezione dà il titolo all'intera raccolta. L'ordine delle sezioni è quello cronologico; infatti, le poesie coprono il periodo 2012-2015. L'intero corpus si compone di 222 poesie, pari a 3994 versi. La prima sezione, quella relativa al 2012, si compone di 49 poesie e 749 versi; la seconda di 56 poesie e 953 versi; la terza di 61 e 1151 versi; l'ultima di 56 componimenti e 1141 versi. Non vi sono significative differenze tra gli anni; la produzione del Nostro non ha registrato particolari momenti legati al suo fare poesia. Al di là della motivazione cronologica, non mi pare di intravederne altre, quali il genere, il registro, o stilistica. Temi vari con la versificazione tipica del poeta si riscontrano in tutte le sezioni. Se qualcosa di diverso è da segnalare è una certa difformità nel linguaggio, del codice espressivo, utilizzato nella prima sezione rispetto alle altre tre. La scrittura è più quieta, più sobria e accessibile, mentre è sempre più ostica e tormentata nelle altre, più surreali le immagini poetiche fino a vertici di paradossi fulminanti, di visioni oniriche, che rappresentano la peculiarità della poetica di Stanislao Donadio. Il suo personale modo di abitare la poesia. Pur essendo una raccolta che si riferisce a un periodo breve, non è legata a una stagione della propria vita, o rappresentativa di eventi indicativi o significatici del vissuto del poeta. Così almeno a me appare. Per i tanti temi trattati, dai ricordi giovanili e adolescenziali alla maturità, dalle aspirazioni politiche alle subentrate delusioni, dalla complessiva visione filosofica dell'esistenza all'attenzione ai testi sacri, mi pare che si debba parlare di composizioni che ben rappresentano l'essenza dell'uomo, che trova nella poesia, e nelle virtù della parola, un eloquente risultato e valore, un appagamento, sia pure di disperata speranza, di serena inquietudine. La raccolta si chiude con una poesia dal timbro robusto, «Poesia dell'altra vita», uno sguardo non più a questi giorni ma a quelli dove il vento più non tira e se c'è la pioggia è pioggia che non dura. Non so se è stata una scelta consapevole del poeta nel porre a conclusione di questo libro una poesia di grande impatto emotivo, come si faceva un tempo con i canzonieri, di certo è un suggello forte, che lascia nel lettore una immagine luminosa quanto proiettata Nell'altra vita." (dalla prefazione di Giovanni Pistoia)
sabato 29 aprile 2023
Nove lame azzurre fiammeggianti nel tempo. Poesie, immagini, descrizioni, lettere, favole 2003-2020 di Tommaso Di Dio (Scalpendi)
Cosa dicono di noi le parole del passato? E quanta verità tradiscono le immagini che ci ritraggono? In questo libro sono raccolte in ordine cronologico, dal 2009 al 2020, tutte le poesie pubblicate dall'autore in plaquette d'arte e ormai quasi del tutto introvabili. A queste, si aggiunge una scelta di poesie inedite che formano la preistoria di un esordio, in uno scavo dei presupposti necessari ad un destino di scrittura. Il percorso di poesie è infine accompagnato da una sequenza di immagini, alcune tratte da archivi custoditi in rete, altre appartenenti all'archivio familiare dell'autore, descritte meticolosamente da alcune prose, che rintracciano momenti simbolicamente rilevanti della biografia dell'autore.
venerdì 28 aprile 2023
Amo ergo sum di Antonello Di Carlo (Rupe Mutevole)
«“La letteratura è una difesa contro le offese della vita”, scrisse Cesare Pavese sul diario che tenne lungo tutto il corso della sua vita: Il mestiere di vivere. Si pensa che la stessa cosa possa essere detta per Antonello Di Carlo, infatti dai suoi versi emerge una condizione esistenziale e una riflessione su alcune problematiche attuali che nel momento stesso in cui il poeta le esplica, determinano interiormente nell’io non solo una liberazione, una catarsi, una barriera difensiva contro le offese che la vita riserva, ma anche il raggiungimento della verità. Dotato di solida cultura, egli spazia anche nel mito greco per dare voce al suo poliedrico sentire, ma soprattutto per esplicare il suo amore per lei, il vuoto creato dal suo allontanamento e dalla sua assenza, infatti “... non è amore \ se muta al realizzarsi \ di un cangiamento \ o si affievolisce \ quando l’altro si allontana \...” (Impavido amore).» (dalla prefazione di Francesca Luzzio)
giovedì 27 aprile 2023
Ex madre di Francesca Del Moro con le illsutrazioni di Loredana Catania (Arcipelago Itaca)
"Ex madre, una definizione di sé ferocemente stigmatizzata da un'ufficialità burocratica spersonalizzante. Con valore privativo. Indica che la condizione o funzione espressa dal sostantivo stesso è ormai decaduta o cessata. Il titolo è il luogo del piccolo, immane, orrore privativo. Il complemento latino di moto da luogo si esprime con ex + ablativo; ex matre, con piccola lenizione della dentale che da sorda si fa sonora, diventa ex madre. La madre è il luogo del lutto. È da un luogo postumo, da una condizione postuma, che scaturisce questa poesia. Ex madre, perdita del sé più viscerale, perdita dell'identità più radicata nel corpo. Il corpo diventa un guscio svuotato che si confonde con la polvere della terra e aspira al pulviscolo divino. Non dal distacco che si fa stile sublime ma da un'identificazione totale, l'orfanità della madre, col figlio morto, che si fa stile umile, classicamente opposto allo stile sublime. Humilis, della terra, dalla terra, humus. Spesso in questi versi si parla di "occhi rotti", di uno sguardo fisso a terra. Il corpo di chi scrive vi giace, un corpo rotto che cade nella scrittura. La poesia è un corpo sostitutivo, di parole, un corpo ricucito dalla scrittura di una mano estranea, alienata a sé, il corpo in balìa del dolore infinito." (dalla prefazione di Rosaria Lo Russo)
mercoledì 26 aprile 2023
Nel villaggio oscuro. Poetica e poesia di Eugenio De Signoribus (MannI)
L'itinerario poetico di Eugenio De Signoribus trasmuta nella vita della lingua le lacerazioni e le opacità e i bagliori dell'esistenza. Accoglie il visibile – con le sue ferite, con il suo chiuso orizzonte – in un movimento del verso la cui musica non vela l'asperità, e nella forma dolorosa lascia trasparire quella dolcezza che per i primi poeti della nostra lingua era il proprio della poesia. "L'amore della lingua contiene gli altri amori", scrive. La riflessione sulla poesia si modula sia nella forma della prosa sia nella forma del verso. La prossimità al visibile della natura, alla sua bellezza, dialoga con la meditazione sul male che assedia il nostro tempo, la peregrinazione nell'ombra non distoglie lo sguardo dalla luce. Come la malinconia non è separata dall'indignazione, l'esplorazione interiore non distrae dal compito civile di denunciare le forme violente del potere.
martedì 25 aprile 2023
Incandescente di Lucrezia De Lellis con le illustrazioni di Barbara Mignacca (Eretica)
La poesia attraversa la distanza tra significati e significanti. Ha il compito di dissolvere, dal participio passato latino dis-solutus: disfare, separando e disordinando le parti che compongono un tutto o mandando questo in frantumi. Le metafore, incandescenti, infuocate, ripristinano più veri e più lucenti i legami tra le parole, e delle parole con il nostro personale vissuto. Essa germoglia tra le macerie dell'anima dopo che, imprudente, si sporge a osservare la profondità del divario tra sé e il mondo. All'origine non vi è mai una pace interiore ma una vertigine di fronte al paradosso che fonda il senso.
lunedì 24 aprile 2023
Dal lago del cuore. Cinquantasei tersicoree tre sonetti e una strofa in sesta rima di Mauro De Maria con la curatela di Pasquale Di Palmo (MC)
Ut pictura poe?sis: si potrebbe partire dalla celebre formula oraziana per inquadrare questa nuova, elegante raccolta di Mauro De Maria, autore appartato e riflessivo che ha al suo attivo tre libri poetici di indubbio spessore. Affidati al «lago del cuore» ci lasciamo trasportare dai suoi componimenti ariosi e, al contempo, strutturati entro lo scheletro di forme chiuse (cinquantasei tersicoree, tre sonetti, una strofa in sesta rima) che documentano un lavoro artigianale rigoroso che tuttavia non rinnega il senso di perenne stupore, di meraviglia che traspare da questi versi. È un dettato che nasce spontaneamente dalle ceneri di un vissuto abbarbicato, come manine d'edera a un capitello corinzio, a modelli figurativi di prim'ordine: Paolo Uccello che, secondo la lezione del Vasari, concentrato com'è nell'elaborazione di un disegno, non ottempera agli inviti provocanti della moglie, o l'amata confusa con gli angeli del Parmigianino, dal collo allungato come una modella di Modigliani. È come se De Maria proseguisse nella stesura di un canzoniere amoroso senza fine, con echi montaliani che si riverberano da una raccolta all'altra, affidandosi a una pronuncia delicata e tesa, imperniata intorno a una realtà composita, sublimata da suggestioni cólte, atte a rivendicare la loro necessità. Si tratta di poesie che, nella loro inesausta ricerca di perfezione formale, si incidono in testa con la precisione con cui si stagliano le elitre filiformi di un coleottero nella collezione di un entomologo. (P.D.P.)
domenica 23 aprile 2023
GUARDANDO LA MAR. IL NOSTRO CHI (autrice Annelisa Addolorato, iQdB, Lecce 2022) dello scrittore spagnolo Bruno Mesa
"Sé que tu poesía también servirá a la felicidad de muchos" - So che le tue poesie serviranno anche alla felicità di molte persone. Penso che nel tuo libro ci siano delle poesie accurate e commoventi. Sai muoverti tra la riflessione e il lampo poetico. (Bruno Mesa)
In copertina Ara dell'eterna primavera, di Sofia Stucchi - acrilico su tela, cm 70x50, 2017/2018
Del tutto diversi di Alberto Fraccacreta (Interno Poesia)
Canzoniere straniato con andamento narrativo, scandito dall'avvicendarsi progressivo dell'incontro con la crepitante donna amata, Delia, e le sue ipostasi (Flaca, Cordelia) - quasi un'umana trinità raccolta in emblemi mariani -, Del tutto diversi racconta il match dei sentimenti, tra deboli tentativi di avvicinamento ed effettive agnizioni. La fuga della fanciulla persiste, dentro il suo insondabile mistero e nonostante l'agguanto, nella disseminazione di senso del mondo contemporaneo, in una declinazione anche politica. È, dunque, la biografia ideale di un'intera generazione che, ferita e fiduciosa, tenta di aprirsi a una più ampia ricerca di verità sull'amore, sull'alterità e sull'infinita ricchezza della diversità. Prefazione di Elio Grasso.
sabato 22 aprile 2023
Le ombre di Periandro di Stefano Decima (Porto Seguro)
Periandro era considerato il secondo tiranno di Corinto ed è protagonista di una storia, diventata mito, che parla di manipolazione, inganno e incesto. Ha un rapporto sessuale con la madre, nel buio, del tutto ignaro del peccato che sta per compiere. Ma fuori dall'ombra, la luce gli mostra l'imbroglio al quale è stato piegato: la pazzia è la conseguenza inevitabile. Ma perché Periandro? La madre decise di punirlo perché colpevole di qualcosa di inevitabile e spontaneo: lui evolveva, cresceva e si allontanava da lei ogni giorno di più. Imperdonabile, ma così naturale e così umano, da permettere a ognuno di noi di riscoprire, attraverso questa storia, il peso inesorabile dell'esistenza. Questo è il punto di partenza di Stefano Decima, che attraverso liriche e canzoni, riattraversa i cardini malati del rapporto con sua madre, alla ricerca di una via di fuga e di quella luce in grado di scacciare ogni imbroglio.
venerdì 21 aprile 2023
Defrost di Diletta D'Angelo (Interno Poesia Editore)
La foto di un vitello da allevamento apre il testo, segue una poesia fuori sezione che introduce ad un personaggio, a un nesso. Si parla di Phineas Gage: operaio statunitense traumatizzato cranico a seguito di un incidente. Attraverso Gage e le sue vicende Diletta D’Angelo costruisce un parallelismo tra personaggi umani e animali, vicende rimosse e richiamate alla memoria, ambientazioni interne ed esterne alla casa. «Più che una raccolta di testi», come sottolinea Carmen Gallo, «il percorso disegnato dalle quattro sezioni di poesie e prose, ricche di rimandi interni, si presenta come un’ossatura compatta e riconoscibile. A questa è demandato il compito di tenere insieme i pezzi di un racconto straniante e allucinato, di arginare in una gabbia figurale una materia umana altrimenti indicibile». Con «una struttura metrica a dir poco perfetta», come afferma Alberto Bertoni nella sua nota al testo, “Defrost” di Diletta D’Angelo è un’opera prima di poesia con una maturità espressiva originale e potente.
giovedì 20 aprile 2023
Prima di nascere di Claudio Damiani (Fazi)
La nuova raccolta di versi di uno dei più grandi poeti italiani contemporanei.
«La poesia di Damiani è una poesia grandissima perché va al cuore del problema, là dove la vita e la morte si guardano negli occhi e si riconoscono come parti del tutto.» – Marco Lodoli
Damiani
continua il suo viaggio di esplorazione dei cieli sorvolando una guerra
cosmica quotidiana di cui sono ignote le vere cause. Parte da un chiodo
fisso che aveva da bambino, all’età di quattro-cinque anni: si chiedeva
dove fosse potuto stare prima di nascere, sospeso nel cielo, dove
avesse potuto poggiare i piedi: «mi sembrava incredibile non essere
esistito prima / e mi sembrava incredibile pure di essere esistito». Il
viaggio lo porta alla sua infanzia e alla nascita, a prima di nascere e
anche a dopo la vita, come se questa fosse il tratto visibile di una
linea invisibile, o meglio di una catena, o di una rete di catene e
anelli tutti collegati. E come un suono copre un altro suono, questa
rete meravigliosa quasi copre la nostra angoscia, la nostra ignoranza
come di bestie condotte al macello, o forse a un rito sacrificale.
Nel libro ritorna sempre l’abisso in cui il bambino si sentiva sospeso
prima di nascere, simile a quello in cui è sospeso l’uomo contemporaneo,
che, nell’immagine di Emanuele Severino, è come un trapezista che ha
appena lasciato un trapezio e non ha ancora afferrato l’altro, e si
ritrova sospeso senza appigli sul vuoto.
Se il primo trapezio a
cui eravamo attaccati erano le verità religiose e metafisiche, comprese
fedi e speranze ideologiche più o meno recenti, che cosa sarà l’altro
trapezio che si sta muovendo nel buio verso di noi, di cui ci sembra di
sentire il sibilo impercettibile? Magari una frase scritta dentro la
natura, che ci aspetta tranquilla, nella nostra ricerca concitata, a cui
siamo forse vicini, e che non è una formula scientifica, ma una parola
che ci accoglie e ci acquieta, togliendoci dall’insostenibile ignoranza
in cui siamo. Intanto ci confortano gli alberi, gli animali, le montagne
e le ombre dei nostri cari, a cui stiamo vicini e da cui non vogliamo
allontanarci, mentre la tecnica corre a perdifiato, evoluzione naturale
anch’essa, e bisognosa di avere accanto, ancora e per sempre, l’arte.
mercoledì 19 aprile 2023
Fogli come foglie di Giuseppe Cuschera (ALE)
"Le orme cingolate, lasciate dalle pale meccaniche del sapere di mercato su scavi letterari clandestini, riducono l'opera di non insigniti poeti in minuscoli frammenti quasi mai ricomposti: quelli che ancora proponiamo sono i resti di poesie perdute, attraversate da vicissitudini culturali, ombre fra i grandi. (i soli a essere sempre citati). Il resto, è un emergere di trascurabili cocci, lontani dai canali di captazione delle politiche di fatture e ricavi. Eppure, oggi più che mai, questi semplici versi ci provano ancora, ad alimentare di liquidi potabili il bevaio povero di interessi. L'unica forma di conoscenza che li anima è l'avventura personale. Chissà se ogni raccolta poetica si trasformerà in una piccola montagna e ogni poesia una sua propaggine con gibbosità varie che si alternano, digradando da verso a verso. Se così fosse, potremmo vederla emergere in una turrita elevazione fra selle culturali dai vividi fianchi scoscesi, sparsa fra pensieri e autori disconnessi fra loro. Incredulo, qualche poema di pochi autori, che prima giacevano dissepolti fra pietrame dirupato, a volte risale con difficoltà, anelante l'interesse pubblico. E qualche curioso ne affronta la fatica. Però, come fiammate di paglia, sillogi come questa, che ancora si trovano allo stato di naturale giacitura, vengono poste su un pericoloso piano inclinato e abbandonati ad un destino di incertezza, se non addirittura poste in blocco su pendii e con un calcio fatte velocemente precipitare. Ma noi siamo dissetanti piccole cisterne di poesia, siamo eremiti di cenobi abbandonati, sparse capanne di canne e fango. Non mai ci arrendiamo, come ben si vede. E continueremo a costruire torri di difesa, di tipo "sceo", ad ostacolare chi ostacola la piccola cultura minore. Emblemi nella nebbia. Foglie verdi primaverili. Foglie in autunno..." (Proemio di Giuseppe Cuschera).
martedì 18 aprile 2023
Trame itineranti di Alessandra Cotoloni (Dragorosso Editore)
La vita è un intreccio di tanti incontri, relazioni, sentimenti . Ogni persona che incrociamo è quello stesso filo di cui parlavano le Parche, un filo che si intreccia con il nostro e dalla cui orditura nasce la Trama della nostra stessa vita. Una trama itinerante perché la vita è un vortice dinamico, un flusso che oscilla nello spazio regalandoci pensieri, sensazioni e sentimenti.
lunedì 17 aprile 2023
Mosaico del viandante di Adelio Fusé (Book Editore)
Terzo capitolo - dopo "La veglia del sonnambulo" (2016) e "Tempo ventriloquo" (2019) - di una trilogia dell'erranza, "Mosaico del viandante" mette in scena un tu - il viandante - meticolosamente seguito nei suoi continui quanto imprevedibili spostamenti e incontri dall'io del poeta. Ne deriva una sorta di diario in seconda persona, nel quale l'io è tutt'altro che assente: l'io e il tu sono ognuno l'ombra dell'altro. Passato, presente e futuro si fondono in un'unica dimensione temporale trasfigurando il reale. Protagonista di un viaggio in espansione costante e giocoforza incompiuto, il viandante si imbatte infine in un mosaico raffigurante un suo lontano omonimo, un "rabdomante di sentieri / nella geografia del tempo". Lí il percorso non si conclude ma si rinnova.
domenica 16 aprile 2023
Vetro, ironia e Dio di Anne Carson (Crocetti)
"Vetro, Ironia e Dio" (Glass, Irony & God) inizia con uno dei testi più amati della poetessa e studiosa canadese Anne Carson, la narrazione in versi che s’intitola "Il saggio di vetro" (The Glass Essay), spesso indicato come uno dei modelli di un genere sempre più praticato e discusso, il saggio lirico (lyric essay). Il saggio di vetro riflette sul dolore per la fine di una storia d’amore attraverso il resoconto di una visita ai genitori vecchi e malati, in un paesaggio che attiva il confronto con la brughiera delle sorelle Brontë e le loro opere. A mano a mano che l’amante si mette a nudo dinanzi al lettore, il suo dolore si materializza in visioni che prendono vita come ecfrasi della propria anima squadrata e descritta per immagini visionarie, “i Nudi”: “Non era il mio corpo, non era il corpo di una donna, era il corpo di tutti noi”. Il volume contiene anche un’originale serie di poesie su Dio; una magistrale riscrittura del poeta dell’Antico Testamento, Isaia; una serie di bozzetti poetici che ritraggono Ettore, Saffo, Antonin Artaud e Socrate; un saggio sul suono nel mondo antico in una prospettiva di genere; e, infine, un reportage di viaggio che racconta il soggiorno di Anna Xenia a Roma, con tanto di visita a Orvieto e agli affreschi di Luca Signorelli.
giovedì 13 aprile 2023
Medusa suite & PerseuSuite. Testo francese a fronte di Sheila Concari (Editions Mincione)
Il mito di Medusa assume le sembianze di un corpo fatto d'acqua e di pietra governato dalle leggi del sonno: diario di una metamorfosi noir e romantica. "La poesia che esprime quello che non si può normalmente esprimere: un tuffo nell'inconscio collettivo e personale. Un viaggio strano che ci permette di aver accesso agli affetti e alle emozioni rimosse in una specie di ipnosi catartica. Fa proprio impressione" (Thilde Barboni). Incontriamo poi Perseo dopo aver ucciso Medusa: l'ossessione della paternità, della maternità, dell'omicidio, la perdita delle coordinate della sua vita e della vita. "Cosa dunque è possibile? Solo l'oblio, e cantato in versi alti e supremi, e soprattutto contraddittorio: è bene obliarsi? O è un inganno ordito da non si sa chi, forse da centinaia di occhi che si schiacciano, serpi che schizzano, madri che necano, negano, scompaiono? Rispondere con una razionalizzazione è come non aver capito che siamo al di là di ogni ragionevolezza. Se perdersi è incistato nel nome, allora chi è perso è prima e dopo, è tutto, è PerseuSuite." (Roberto Giugliucci).
mercoledì 12 aprile 2023
martedì 11 aprile 2023
Fare lo spazio di Laura Cingolani (Campanotto)
Qui e ora, Cingolani fa lo spazio ma definisce anche il suo essere nel proprio tempo, così privato, nervoso, da tigre in corridoio, eppure, miracoli del linguaggio, così politico e interessante. Un interrogatorio poetico raccolto con la solita pallida e meccanica veste tipografica, dove si tessono senza sosta i fili tenui dello sdoppiamento, dei piccoli e sordi vuoti di esistenza, della negazione dei bordi. Una clinica del reale spoglia di qualsiasi triste acchito e brillante invece di una vitalità di altri decenni. Do you remember Laing, Cooper, Nelo Risi... Il corpo in veste attoriale è esposto a sacrifici gnoseologici così come l'azione poetica è costretta più volte in situazioni metaespressive, fino al capriccio: "...Se solo potessi stare buona dentro il foglio..,". La poesia della Cingolani è fatta di materiali linguistici molto orali, quasi sceneggiati, immediatamente fusi in spazi anche malmessi di cronaca e di conversazione, con l'effetto importante che ciò che poeticamente tocca, vive. Laura Cingolani nasce ad Ancona e vive a Roma. Conduce laboratori di poesia e arteterapia. I suoi testi compaiono in diverse antologie e riviste. Del 2019 è Mangio alberi e altre poesie, il verri edizioni, Milano. Questo è il suo secondo libro.
lunedì 10 aprile 2023
Tutti hanno un sogno di Franco Ciarelli con le illustrazioni di Francesco Paolo Cecati (Nuova Gutemberg)
"Tutti hanno un sogno" appartiene a questo nuovo inizio della poesia ed è segnato da un linguaggio delicato che si cura di sostenere la debolezza del lettore, ferito e abbandonato, come sulla strada di Gerico. Da briganti della narrazione falsa ed ingannevoli.
domenica 9 aprile 2023
A un discepolo solitario. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue di William Carlos Williams a cura di Luigi Sampietro e con la traduzione di Damiano Abeni (Bompiani)
William Carlos Williams è uno dei grandi classici della poesia statunitense del Novecento, da molti considerato il più americano tra i poeti americani. Di professione medico ostetrico, Williams si formò artisticamente a inizio secolo nel fecondo clima delle avanguardie newyorchesi; ben presto si avvicinò alle esperienze moderniste che andavano sviluppandosi su entrambe le sponde dell’Atlantico, ma in cerca di una specificità culturale che fosse tutta statunitense. Per la sua importanza nel panorama letterario della poesia americana fu Poet Laureate nel 1950 e vinse, tra gli altri, il primo National Book Award for Poetry nel 1950 e il premio Pulitzer nel 1963.
sabato 8 aprile 2023
La formula dell'orizzonte di Roberta Castoldi (AnimaMundi edizioni)
Dopo quindici anni di silenzio, torna in libreria una delle voci più originali e nitide della poesia contemporanea italiana, quella di Roberta Castoldi. La formula dell'orizzonte è legato a un tempo e un luogo - l'estate, un'isola del Mediterraneo - e a una condizione dell'anima a cui si accede per un forte innamoramento che produce perdita, svista e dimenticanza. Il libro contiene la silloge omonima, dettata dall'intuizione dell'orizzonte, punto di arrivo e luogo irraggiungibile, consolazione dello sguardo e esercizio di assenza, e l'esordio poetico dell'autrice, La scomparsa, edito nel '99 con un'introduzione di Franco Loi e ora arricchito da sette testi precedentemente esclusi. "Se mi penso / è lasciarmi spopolata. / Un esercito disarmato da uccelli", scrive l'autrice, lasciando che il proprio io si apra a una forma di primordiale e plurale presenza. Con fotografie dell'artista corso Dominique Degli Esposti.
venerdì 7 aprile 2023
Nuova versione: L'undicesimo libro di Bruce Hunter, Galestro, dall'Italia!
Dall'editore Stefano Donno : Continua la tradizione editoriale de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, rivolti al mondo della poesia internazionale. La nuova pubblicazione riguarda l'ultima opera del poeta canadese Bruce Hunter intitolata Galestro.
'Galestro è un terreno sabbioso e ricco di minerali, trovato nei vigneti del Chianti in Toscana, che conferisce ai vini della regione un sapore unico. Roba da star, come dice Carl Sagan. O come ci dice l'anziano Narcisse Blood di Blackfoot, "... i Blackfoot sono le star". Infatti, se tutta la vita terrena deriva dalla sostanza delle stelle cadenti, Galestro è l'essenza, la grana della vita.' Bruce Hunter, 10 gennaio 2023.
Dal traduttore: “Avvicinarsi alle poesie di Bruce Hunter è come ascoltare la voce calda e ricca di un amico sincero. Il ragazzo che ne ha passate tante nella vita e che in virtù di questa grande esperienza e umanità riesce a trovare la parola giusta, il motto saggio, l'immagine che sorprende e rincuora. Una poesia per molti versi terapeutica, empatica... C'è soprattutto tanta Italia, fin dal titolo, che richiama la sostanza della roccia e i profumi fragranti del vino. Un inno alla nostra terra, alla sua arte, alla bellezza dei paesaggi e delle persone, al gusto dei frutti della terra. Ed è qui, in Italia, tra Toscana e Salento, che diamo il benvenuto a Bruce e gli offriamo la nostra migliore ospitalità attraverso la traduzione, sperando di rendergli un buon servizio come lo rende generosamente a noi lettori e interpreti."
Andrea Sirotti, docente fiorentino, scrittore, editor e traduttore di Galestro.
contatti dell’autore
brucehunter55@icloud.com
1+416+560-2610
Elogio anticipato per Galestro:
Bruce Hunter mostra in Gslestro come nei momenti tristi cerchiamo luoghi sacri;
ciò che abbiamo dimenticato e ciò che abbiamo imparato dagli anziani. Per scoprire con sorpresa che siamo già noi gli ingredienti di questi
luoghi sacri, le terre che ci permeano, le nostre origini stellari. E l'arco e
la tensione tra queste due realtà vengono pacificati e realizzati quando nei
nostri sogni visitiamo il punto più alto tra la terra e il cielo, così possiamo
bere dalle nuvole. Amo questo libro Potente, pieno di luoghi e salti nel tempo
e ricordi. Con tanta Italia e tanto Canada. E tutti i miei ricordi sembrano
combaciare così tanto con i suoi. Sono orgoglioso e grato di aver contribuito
con alcune di queste traduzioni.
Sandro Pecchiari Poeta triestino, autore di Alle spalle delle cose
Le poesie in Galestro di Bruce Hunter ci ricordano che viviamo nello spazio in cui gli opposti si incontrano e si connettono, tra terra e cielo, giovinezza ed età, storie antiche e pestilenze presenti, prima pioggia e acque avvelenate, i vivi e i morti. Esplora le questioni senza tempo, come l'infanzia, l'amore coniugale e il significato di una vita individuale evocando l'essenza del terroir dei suoi luoghi del cuore: Alberta, Toscana e le isole Orcadi. E opportunamente, ogni poesia in questo bellissimo e saggio libro affronta (ed è raddoppiata) dall'abile traduzione italiana di Andrea Sirotti.
Caterina Edwards, scrittrice di Edmonton, autrice di The Sicilian Wife.
“elegante e sontuoso, “le vecchie storie che avevamo quasi perso: tutte le possibilità di credere” si fondono in vividi dettagli con Bruce Hunter al timone come narratore. Le sue poesie sono tributi all'ambiente dell'essere e sono profondamente umane. L'occhio extrasensoriale di Hunter e l'orecchio per i dettagli acuiscono i nostri sensi e la nostra intuizione mentre rivela ciò che c'è sotto la superficie, il primo rossore dello sguardo. Il suo dettaglio osservativo non ha eguali mentre parla dell'invecchiamento, dell'amore, della cultura, della terra e soprattutto del vero cuore pulsante al centro di tutto. Galestro è una collezione spettacolare. »
La dottoressa Micheline Maylor-Kovitz, è una poetessa, professoressa e autrice di The Bad Wife di Calgary, Alberta.
“in questo suo undicesimo libro, lo scrittore pluripremiato Bruce Hunter è nel fiore degli anni, creando poesie audaci, sensuali e ricche come il suolo italiano che esalta. Questa è la vita scritta in grande da un narratore di talento con un dono per l'immagine perfetta. In queste pagine trovi un intimo apprezzamento di paesaggi leggendari, nonne scozzesi, giardinaggio, delizie italiane e le gioie di un buon matrimonio. Questa è una raccolta appassionata e sincera di un poeta con una solida conoscenza sia della tecnica poetica che dei misteri dell'anima umana. Molto semplicemente, questo è un libro importante di uno scrittore straordinario nel livello più alto dei poeti canadesi contemporanei. »
Marsha Barber, poetessa, professoressa e autrice di Kaddish for My Mother di Toronto.
Info link
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/6523527828113378760?hl=it
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
Poesie per porre fine alla fame nel Regno Unito: parlano i giovani scrittori
Un'antologia di risposte di giovani poeti al problema della povertà alimentare. Nel 2018, The Poetry Society ha collaborato con Oxfam ...
-
The Selected Poems of Wendell Berry gathers one hundred poems written between 1957 and 1996. Chosen by the author, these pieces have been...
-
EUROPA IN VERSI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA 2024 - “POESIA IN MOVIMENTO: UN PONTE TRA CULTURE”Corea del Sud e Messico i Paesi al centro di incontri e performance per esplorare le nuove forme di poesia contemporanea, aprire nuovi dialo...