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Fate Fogli di Poesia, Poeti! Stats

iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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martedì 11 aprile 2023

Fare lo spazio di Laura Cingolani (Campanotto)

Qui e ora, Cingolani fa lo spazio ma definisce anche il suo essere nel proprio tempo, così privato, nervoso, da tigre in corridoio, eppure, miracoli del linguaggio, così politico e interessante. Un interrogatorio poetico raccolto con la solita pallida e meccanica veste tipografica, dove si tessono senza sosta i fili tenui dello sdoppiamento, dei piccoli e sordi vuoti di esistenza, della negazione dei bordi. Una clinica del reale spoglia di qualsiasi triste acchito e brillante invece di una vitalità di altri decenni. Do you remember Laing, Cooper, Nelo Risi... Il corpo in veste attoriale è esposto a sacrifici gnoseologici così come l'azione poetica è costretta più volte in situazioni metaespressive, fino al capriccio: "...Se solo potessi stare buona dentro il foglio..,". La poesia della Cingolani è fatta di materiali linguistici molto orali, quasi sceneggiati, immediatamente fusi in spazi anche malmessi di cronaca e di conversazione, con l'effetto importante che ciò che poeticamente tocca, vive. Laura Cingolani nasce ad Ancona e vive a Roma. Conduce laboratori di poesia e arteterapia. I suoi testi compaiono in diverse antologie e riviste. Del 2019 è Mangio alberi e altre poesie, il verri edizioni, Milano. Questo è il suo secondo libro. 


 

lunedì 10 aprile 2023

Tutti hanno un sogno di Franco Ciarelli con le illustrazioni di Francesco Paolo Cecati (Nuova Gutemberg)

"Tutti hanno un sogno" appartiene a questo nuovo inizio della poesia ed è segnato da un linguaggio delicato che si cura di sostenere la debolezza del lettore, ferito e abbandonato, come sulla strada di Gerico. Da briganti della narrazione falsa ed ingannevoli. 


 

domenica 9 aprile 2023

A un discepolo solitario. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue di William Carlos Williams a cura di Luigi Sampietro e con la traduzione di Damiano Abeni (Bompiani)

William Carlos Williams è uno dei grandi classici della poesia statunitense del Novecento, da molti considerato il più americano tra i poeti americani. Di professione medico ostetrico, Williams si formò artisticamente a inizio secolo nel fecondo clima delle avanguardie newyorchesi; ben presto si avvicinò alle esperienze moderniste che andavano sviluppandosi su entrambe le sponde dell’Atlantico, ma in cerca di una specificità culturale che fosse tutta statunitense. Per la sua importanza nel panorama letterario della poesia americana fu Poet Laureate nel 1950 e vinse, tra gli altri, il primo National Book Award for Poetry nel 1950 e il premio Pulitzer nel 1963. 

 


 

sabato 8 aprile 2023

La formula dell'orizzonte di Roberta Castoldi (AnimaMundi edizioni)

Dopo quindici anni di silenzio, torna in libreria una delle voci più originali e nitide della poesia contemporanea italiana, quella di Roberta Castoldi. La formula dell'orizzonte è legato a un tempo e un luogo - l'estate, un'isola del Mediterraneo - e a una condizione dell'anima a cui si accede per un forte innamoramento che produce perdita, svista e dimenticanza. Il libro contiene la silloge omonima, dettata dall'intuizione dell'orizzonte, punto di arrivo e luogo irraggiungibile, consolazione dello sguardo e esercizio di assenza, e l'esordio poetico dell'autrice, La scomparsa, edito nel '99 con un'introduzione di Franco Loi e ora arricchito da sette testi precedentemente esclusi. "Se mi penso / è lasciarmi spopolata. / Un esercito disarmato da uccelli", scrive l'autrice, lasciando che il proprio io si apra a una forma di primordiale e plurale presenza. Con fotografie dell'artista corso Dominique Degli Esposti. 


 

venerdì 7 aprile 2023

Nuova versione: L'undicesimo libro di Bruce Hunter, Galestro, dall'Italia!

Dall'editore Stefano Donno : Continua la tradizione editoriale de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, rivolti al mondo della poesia internazionale. La nuova pubblicazione riguarda l'ultima opera del poeta canadese Bruce Hunter intitolata Galestro.

'Galestro è un terreno sabbioso e ricco di minerali, trovato nei vigneti del Chianti in Toscana, che conferisce ai vini della regione un sapore unico. Roba da star, come dice Carl Sagan. O come ci dice l'anziano Narcisse Blood di Blackfoot, "... i Blackfoot sono le star". Infatti, se tutta la vita terrena deriva dalla sostanza delle stelle cadenti, Galestro è l'essenza, la grana della vita.' Bruce Hunter, 10 gennaio 2023.

Dal traduttore: “Avvicinarsi alle poesie di Bruce Hunter è come ascoltare la voce calda e ricca di un amico sincero. Il ragazzo che ne ha passate tante nella vita e che in virtù di questa grande esperienza e umanità riesce a trovare la parola giusta, il motto saggio, l'immagine che sorprende e rincuora. Una poesia per molti versi terapeutica, empatica... C'è soprattutto tanta Italia, fin dal titolo, che richiama la sostanza della roccia e i profumi fragranti del vino. Un inno alla nostra terra, alla sua arte, alla bellezza dei paesaggi e delle persone, al gusto dei frutti della terra. Ed è qui, in Italia, tra Toscana e Salento, che diamo il benvenuto a Bruce e gli offriamo la nostra migliore ospitalità attraverso la traduzione, sperando di rendergli un buon servizio come lo rende generosamente a noi lettori e interpreti."

Andrea Sirotti, docente fiorentino, scrittore, editor e traduttore di Galestro.

 

contatti dell’autore

brucehunter55@icloud.com

1+416+560-2610 

www.brucehunter.ca

 

Elogio anticipato per Galestro:


Bruce Hunter mostra in Gslestro come nei momenti tristi cerchiamo luoghi sacri;
ciò che abbiamo dimenticato e ciò che abbiamo imparato dagli anziani.
Per scoprire con sorpresa che siamo già noi gli ingredienti di questi luoghi sacri, le terre che ci permeano, le nostre origini stellari. E l'arco e la tensione tra queste due realtà vengono pacificati e realizzati quando nei nostri sogni visitiamo il punto più alto tra la terra e il cielo, così possiamo bere dalle nuvole. Amo questo libro Potente, pieno di luoghi e salti nel tempo e ricordi. Con tanta Italia e tanto Canada. E tutti i miei ricordi sembrano combaciare così tanto con i suoi. Sono orgoglioso e grato di aver contribuito con alcune di queste traduzioni.


Sandro Pecchiari Poeta triestino, autore di Alle spalle delle cose

Le poesie in Galestro di Bruce Hunter ci ricordano che viviamo nello spazio in cui gli opposti si incontrano e si connettono, tra terra e cielo, giovinezza ed età, storie antiche e pestilenze presenti, prima pioggia e acque avvelenate, i vivi e i morti. Esplora le questioni senza tempo, come l'infanzia, l'amore coniugale e il significato di una vita individuale evocando l'essenza del terroir dei suoi luoghi del cuore: Alberta, Toscana e le isole Orcadi. E opportunamente, ogni poesia in questo bellissimo e saggio libro affronta (ed è raddoppiata) dall'abile traduzione italiana di Andrea Sirotti.

 

Caterina Edwards, scrittrice di Edmonton, autrice di The Sicilian Wife.

“elegante e sontuoso, “le vecchie storie che avevamo quasi perso: tutte le possibilità di credere” si fondono in vividi dettagli con Bruce Hunter al timone come narratore. Le sue poesie sono tributi all'ambiente dell'essere e sono profondamente umane. L'occhio extrasensoriale di Hunter e l'orecchio per i dettagli acuiscono i nostri sensi e la nostra intuizione mentre rivela ciò che c'è sotto la superficie, il primo rossore dello sguardo. Il suo dettaglio osservativo non ha eguali mentre parla dell'invecchiamento, dell'amore, della cultura, della terra e soprattutto del vero cuore pulsante al centro di tutto. Galestro è una collezione spettacolare. »

 

La dottoressa Micheline Maylor-Kovitz, è una poetessa, professoressa e autrice di The Bad Wife di Calgary, Alberta.

“in questo suo undicesimo libro, lo scrittore pluripremiato Bruce Hunter è nel fiore degli anni, creando poesie audaci, sensuali e ricche come il suolo italiano che esalta. Questa è la vita scritta in grande da un narratore di talento con un dono per l'immagine perfetta. In queste pagine trovi un intimo apprezzamento di paesaggi leggendari, nonne scozzesi, giardinaggio, delizie italiane e le gioie di un buon matrimonio. Questa è una raccolta appassionata e sincera di un poeta con una solida conoscenza sia della tecnica poetica che dei misteri dell'anima umana. Molto semplicemente, questo è un libro importante di uno scrittore straordinario nel livello più alto dei poeti canadesi contemporanei. »

 

Marsha Barber, poetessa, professoressa e autrice di Kaddish for My Mother di Toronto.

 

Info link I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno 

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/6523527828113378760?hl=it


 

giovedì 6 aprile 2023

Parole d'aMorgan di Marco Morgan Castoldi (Baldini + Castoldi)

"Prestatemi dunque l'orecchio ed il cuore perché le parole son vane e smarrite se dall'uno nell'altro di nessun amore lasciano traccia e non vengono capite. Alcuni ascoltano le cose che dico se non le hanno seguite e le lodano pure è come se neanche avesser sentito e le mie parole disperse ed oscure spirate nel vento per cui sono giunte non trovano sosta né casa o convento ritornano affrante al vagare distante se ad afferrarle non è il cuore pronto. Ma se nel tragitto udito è capace che orecchio conduca quel che ha introdotto allora le afferra e fa giunger la voce al cuore che la sa trattenere nel petto. Chi vorrà capire l'orecchio dovrà prestarmi e il suo cuore mettere al mio favorevole perché io qui intendo parlare d'amore e di sogni e menzogne, ma anche fantasmi". Poesie commentate in versi da Pasquale Panella. 


 

mercoledì 5 aprile 2023

Canto dei morti sul lavoro di Guido Caserza (Zona)

Il "Canto dei morti sul lavoro" di Guido Caserza è un poema in versi liberi in cui l'autore stigmatizza, in forma satirica, la produzione capitalistica di merci quale "produzione di morte", in ultima istanza. Il tema delle morti bianche, e dello sfruttamento del lavoro, dà così luogo a testi di forte sdegno morale, e Caserza dimostra che oggi è ancora praticabile, forse necessario, il genere della poesia civile. 


 

La solitudine di Hopper e della Plath - I dormienti di Sylvia Plath

martedì 4 aprile 2023

Il tempo dei morti. Mistero di voci Alessandro Carrera (Moretti & Vitali)

"Il tempo dei morti" è un testo unico nel panorama della poesia italiana contemporanea. Nato per incorporazioni di frammenti, scene e visioni, ha infine assunto la forma di un poema drammatico unitario, diviso in quattordici scene e animato da otto personaggi o “voci”. La storia trova le sue radici in un tempo e un luogo precisi: siamo nella campagna del lodigiano, in un arco di tempo che va dagli anni trenta alla fine della guerra, e dagli anni cinquanta fino al termine del secolo. La vicenda iniziale è quella di due ragazzi rimasti orfani, del trauma che uno di loro subisce quando viene assurdamente accusato di essere responsabile della morte del fratello minore, e dell’effetto esteso nel tempo che questo trauma provocherà nella vita del ragazzo e alla sua famiglia quando sarà cresciuto. Ma non è una storia che si possa raccontare in forma lineare, perché il tempo in cui si svolge non è il tempo dei vivi, è il tempo dei morti, dove non c’è differenza tra passato e futuro. Il volume è arricchito da una illuminante prefazione di Franco Nasi e da una intensa conversazione dell’autore con Andrea Bajani che tocca non solo la composizione del "Tempo dei morti" ma l’intera, molteplice produzione di Alessandro Carrera. Prefazione di Franco Nasi. Con una conversazione con l’autore di Andrea Bajani. 


 

I talebani, gli USA e le donne Afghane - Il canto più triste di Nadia Herawi Anjuman

lunedì 3 aprile 2023

Perché Gino Strada e Dino Campana? - Pace non cerco di Dino Campana

Pianura pagana di Paolo Grugni (Laurana Editore)

"Pianura pagana è una raccolta di poesie piena di tutto: piena, strapiena, straripante di vita. È vita senza argini, potremmo dire, vita nuda, senza difese; o vita i cui unici argini, i cui unici margini diventano proprio quelli offerti dal verso poetico e dalla sua durata, dal suo respiro e dalle sue regole – e cioè, nella sostanza, dalle sue capacità trasfigurative. Fortissima l’impressione di trovarci di fronte, qui, davvero, a qualcosa di poco meno di un diario in presa diretta: di un diario che, seppur attraverso la poesia, registra tout court una vita – nel suo progressivo svolgersi, nel suo darsi, nel suo esserci, nel suo dipanarsi e nel suo aprirsi come altrettanto nel suo contrario, nel suo imbrogliarsi, nei suoi inciampi, nelle sue cadute." (dalla prefazione di Niccolò Nisivoccia) 


 

domenica 2 aprile 2023

La grande Poesia - Episodio 60 - León Felipe - I poeti sono pazzi!

Muovimi il fiato di Annalisa Mercurio (Chi Più Ne Art Edizioni)

"…la poesia di Annalisa Mercurio prende le mosse dal respiro. Si innesta, poi, nelle parole per dare a queste dimensione nel silenzio che spesso ovatta le coscienze, o le immerge nelle profondità di dolori che non urlano, ma sussurrano nella più totale indifferenza. Con la grazia di una danzatrice, non solo con le movenze del corpo, dei muscoli, della pelle in armonia con la sua esteriore rappresentazione fisica, ma anche con quel tumulto di anima che le corre nelle vene, si inebria nel petto, si libera nella gola, attraverso la danza della lingua e delle corde vocali." (Dalla Postfazione di Emanuela Sica) 


 

sabato 1 aprile 2023

La grande Poesia - Episodio 59 - Arthur Rimbaud - Alchimia del verbo

Pensieri chiusi in stanze. Quartine con terzine in quarantena in quaranta sonetti e raccolta dei migliori insuccessi di Giovanni Canino (Noion editrice)

Poesia fu uccisa dai poeti sedicenti, amanti dell’interrotta linea, lor vanagloriosa frotta di falsi esteti e dotti analfabeti, con la complicità degli esegeti e di tanti editori la condotta, violò la Musa e l’arte fu corrotta, lasciando l’uomo senza i suoi segreti. Senza bellezza vita non è bella, conduca l’intelletto fantasia, il verso misurato non è cella ma s’empia di ragione e di follia, e sia d’amore intrisa ogne favella, sì sublime stil fa la poesia. 


 

venerdì 31 marzo 2023

La poesia di Lino Banfi - BellaMa' 30/03/2023

Luci nel cammino dei giorni di Francesco Canfora Armando Editore)

Il titolo "Luci nel cammino dei giorni" vuole indicare quei momenti della vita nei quali, come improvvisamente illuminati tra le nebbie degli impegni quotidiani, ci poniamo le domande fondamentali sul nostro percorso umano. Le domande, pur essendo anche laiche, sono essenzialmente religiose, perché riguardano il nostro spirito, i nostri comportamenti e il mistero se esista o meno una vita, che prosegue dopo quella terrena. Le poesie qui riunite affrontano questi interrogativi con una visione di fede cristiana e si esprimono molte volte in forma di preghiera, perché il nostro cuore è inquieto e cerca, pur con dubbi e incertezze, un approdo sicuro nel quale poter trovare riposo. 

 



La grande Poesia - Episodio 58 - Ivano Ferrari - Un segreto riempie le tempie

giovedì 30 marzo 2023

Son tornate le volpi. Come muore la nostra civiltà di Ferdinando Camon (Apogeo Editore)

 Questo è il terzo libro di poesie di Ferdinando Camon, dopo "Liberare l'animale", premio Viareggio, e "Dal silenzio delle campagne", entrambi pubblicati da Garzanti nel 1973 e nel 1998. "Son tornate le volpi" è un libro sulla paura. Un Occidente muto che è preda della paura. Viviamo in una storia che fa paura. Andiamo a dormire, e troviamo uno sconosciuto che dorme nel nostro letto. Ci muore una figlia e la seppelliamo, e dopo due giorni rubano la sua fotografia dalla tomba, per metterla sul passaporto delle loro bambine prostitute. Per paura gli uomini si barricano in casa. Blindano la porta che dà sulla strada, ma adesso blindano anche la porta della stanza da letto. Dormono come dentro una cassa di sicurezza. La paura solleva un sentimento di difesa verso chi fa paura, ma guardando da vicino i nuovi arrivati l'autodifesa viene spazzata via dalla pietà, come in "Negro alla posta", dove l'autore osserva un immigrato dall'Africa profonda fermo davanti alla buca delle lettere, nella quale non osa far cadere il suo plico, perché non capisce come un francobollo colorato possa portare quel plico all'Equatore.



La grande Poesia - Episodio 57 - Giorgio Caproni - Foglie

mercoledì 29 marzo 2023

Dalla vita di Daniele Gorret (LietoColle)

La linfa grezza della parola sale per capillarità alla compiutezza del racconto, in un processo che si distingue per eleganza e musicalità. 


 

La pietra sul tempo di Sandro Buoro (Latorre)

e le cascine dall'alto scoprono tetti crollati
coppi franti, stanze abbandonate e intrise
di piogge e sofferenze e tempo.

I paesaggi e le cose, le case che crollano, i coppi, la pioggia che consuma, battendo il tempo sulle pietre… questa ultima raccolta del “poeta contadino” Sandro Buoro è piena di cose che soffrono. Un’atmosfera elegiaca la pervade, virgiliana. Vediamo e ascoltiamo le
lacrimae rerum, le strida mute degli oggetti che lo specchio accomuna ai viventi nel loro “correre alla morte”.
È poesia antica, imbevuta di classici, ma soprattutto classica nel modo. Nel modo di osservare il mondo e la vita. Ed è il modo/mondo dei campi arati, dei filari dei pioppi, dei canneti indizio dell’acqua. Il fiume che porta via tutto ha il colore della terra, il tempo smotta, le colline s’appianano, i tetti rovinano, gli amici più non s’incontrano, le biciclette sono rare al tramonto. Un dolente “tempus fugit” risuona in questi versi. Ma c’è… il vento, lo scirocco che viene dal mare e che porta nubi chiare, e profumi che “leniscono il cuore”:
Altre volte la voce del vento
tra rami di tiglio o di selvatica acacia
sveglia i miei sensi e mai sopiti ricordi di eucalipti
quando ero bambino altrove e ritorna
l'aspro sapore aromatico della foglia
masticata tra i denti

E insieme al vento i ricordi dei giorni felici, dei nomi amati, dei volti lontani ma non assenti, vicini al pensieroso solitario, che addolcisce i suoi versi, modulando bisillabi armonizzati:
Altre volte la voce del vento; che reinventa un linguaggio epico omerizzante, diffidente di articoli. E c’è colei “che rientra da notti lunari”, e c’è una non nominata del tutto presente, e c’è Marta che torna, e c’è… il “fiore d’innocenza”, il corpo piccino e tenero, fragile ma possente di tutto il futuro possibile: “Alma dagli occhi profondi”.

 

martedì 28 marzo 2023

Le campane di Silvia Bre (Einaudi)

Nella vita – dice una poesia di questa raccolta – siamo attirati da distanze che ci chiamano, che non vediamo e non conosciamo, come da un suono di campane lontane. È un suono remoto, misterioso, un battito originario, nei cui rintocchi la parola poetica nasce e ritorna, ogni volta, per dissolversi. Nelle campane – nella poesia – Silvia Bre cerca di cogliere ritmi che scorrono sotterranei alla vita ma che della vita, non solo individuale, sono la linfa nascosta. A volte è necessario un salto mortale, della percezione e della grammatica. Ma piú spesso questa lingua poetica si affina per concentrazione, per elisione, per cancellazione di tutto ciò che è superfluo, nella tensione verso l'origine delle cose, nell'attenzione per i nessi che le legano, per l'attimo di senso quando si dilata e sembra eterno. Le campane non possono non avere anche un aspetto mortuario, commemorativo. E infatti, verso la fine della raccolta, le note assumono un tono quasi cimiteriale e il lessico si infoltisce di «polvere», di «scheletri», di «tenebre». Come se la vibrazione delle campane precedesse e oltrepassasse il rintocco della vita, e rivelasse infine un mistero siderale, l'annuncio di una «lingua celeste dello sparire».


 

Sonetti d'amore per King-Kong di Gino Scartaghiande (Graphe.it)

Il corpo a corpo della parola per restituire alla parola la sua carne e il suo istante estremo, per far sì che quel magma esiziale sia anche il magma celeste della natura umana. Nel 1977 l’uscita di questo libro rappresentò un punto di rottura nella poesia italiana, data l’audacia espressiva di un poema multiforme che fu subito salutato da molti come un vero e proprio evento. A distanza di ben oltre quarant’anni viene ora riproposta al pubblico l’opera forse dagli esiti più importanti di Gino Scartaghiande. E non si tratta, per l’appunto, di una semplice operazione nostalgica o di un consolatorio omaggio tout court, ma di un vero e proprio riconoscere a questo lavoro una quanto mai attuale vitalità. Difatti, nei Sonetti d’amore per King-Kong, il lettore potrà incontrare una voce dal canto limpido che, seppur poggiando i suoi stilemi sulla lezione dei classici, diventa ancor più ultra contemporanea grazie alle suggestioni del particolare dettato poetico; così come altre volte un incedere più duro e slegato si vedrà aprire ai temi forti della raccolta con suggestioni sempre più imprevedibili. Ed è allora un poema d’amore e di morte, di distacco e di riavvicinamento, dove la grazia e l’abbandono si plasmano vicendevolmente, così come la frammentazione dell’io e del presente sempre in atto avverano il sogno di una lingua, qui così vera e al tempo stesso evanescente. 


 

lunedì 27 marzo 2023

L'erba di nessuno di Enrico Testa (Einaudi)

 Enrico Testa è sicuramente fra gli autori piú rilevanti nella poesia italiana contemporanea. La sua visione del mondo è tragica ma lontana dal nichilismo: nelle immagini e nelle voci (dei vivi, dei morti, degli animali), nei silenzi e nelle reticenze che filtrano dai suoi versi emergono, infatti, realtà piccole e fragili, da cui emana «un tiepido soffio». La vita si insinua negli interstizi con la sua veste piú dimessa e in una consistenza assai simile al nulla, ma non è il nulla. Il nulla, anzi, un nulla avvelenato è nella rumorosa vanagloria, nella retorica, nella soddisfatta insolenza di chi vanta la propria presenza nel mondo. Al centro di questo nuovo libro stanno le erbe di nessuno, erbe che raccontano «una vita plebea», spesso in ambienti ostili, e che finiscono, come il taràssaco (già amato da Emily Dickinson), in un soffio nel vento. Una poesia dominata dall'ombra e dall'«eco sfuggente delle cose». Impreziosita da alcune versioni da Quevedo, Larkin e altri grandi autori: poesie in cui Testa si identifica totalmente tanto da farle sue nella forma e nel senso profondo. 


 

Fiori di vento. Ediz. illustrata di Lelio Bonaccorso (Smasher)

L’occhio mio c’era cascato dentro,
lanciatosi a capofitto per un istante
rimase invischiato.

Come di quelle notti in cui la voce,
che vorrebbe chiedere,
rimaneva strozzata nell’impossibilità
di una risposta,
di quel desiderio che resta amaro
su una strada senza ritorno

 

Fumettista e illustratore siciliano, Lelio Bonaccorso è autore di Vento di libertà (Tunué). Realizza insieme allo sceneggiatore Marco Rizzo: Salvezza e A casa nostra… Cronaca da Riace (Feltrinelli), Peppino Impastato un giullare contro la mafia (BeccoGiallo), Gli ultimi giorni di Marco Pantani (Rizzoli Lizard), Que Viva el Che Guevara (Feltrinelli), Jan Karski l’uomo che scoprì l’Olocausto (Rizzoli Lizard), Gli Arancini di Montalbano di Camilleri (Gazzetta dello Sport), La mafia e l’immigrazione spiegata ai bambini (Beccogiallo). Tra il 2013 e il 2022 pubblica: A bord de l’Aquarius e Chez nous, con Marco Rizzo (Futuropolis), Sinai, la terre quillumine la Lune (Futuropolis), con Fabio Brucini, Le Sarde e Vendetta con lo sceneggiatore Loulou Dedola, Caravaggio e la ragazza, testi Nadia Terranova (Feltrinelli), The Passenger (Tunué), Sinai, la terra illuminata dalla luna (Beccogiallo). Ha collaborato con Marvel, DcComics, Disney, Warner Bros e Bonelli. Cura le illustrazioni di Capi, colleghi, carriere. Questo sconosciuti, libro di Marco Morelli, Ho visto un re di Simone Giorgi, editi entrambi da Gribaudo e per il libro Il leggendario Federico II, scritto da Valentina Certo (Giambra). Cura storyboard pubblicitari e ha pubblicato per quotidiani quali La Repubblica, il Corriere della Sera (La Lettura), Gazzetta dello Sport, L’Unità, Wired. I suoi lavori sono stati pubblicati oltreché in Italia anche in Spagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Usa, Canada, America Latina, Polonia. Realizza con il regista Antonello Piccione, vari corti d’animazione, tra cui “To the stars” e “U Piscispada”, opere vincitrici di premi nazionali ed esteri. Fiori di vento è la sua prima sperimentazione poetica illustrata.

 


 

domenica 26 marzo 2023

Tutto è incontro di Giambattista Anastasio (La Gru)

La poesia è lo sparuto lume della candela: ci aiuta a convivere con il buio, benché non lo vinca, con la notte, benché non la disperda, ci aiuta a restare nella stanza, accettandone gli angoli oscuri, accogliendone il mistero. E in quel restare nella stanza semibuia, in quel permanere nella notte, in quella rinuncia a fuggire, consumiamo l'incontro più alto e sorprendente di tutti: l'incontro con noi stessi.

 


 

Lingua di mezzo Giuseppina Biondo (InternoLibri Edizioni)

"Lingua di mezzo" è una raccolta di ottantadue poesie che pone al centro la lingua come linguaggio e la lingua come organo. Si susseguono così componimenti che usano la ə come vocale, il pronome personale di terza persona al plurale invece che al singolare, tutti, questi e altri, artifici oggetto del dibattito linguistico e grammaticale contemporaneo; e tante sono le poesie d'amore che giocano con la lingua come strumento ultimo del bacio. Anche laddove non si giunge al compimento di quest’ultimo, vi è una ricerca di comunicazione, tesa a sfruttare qualsiasi mezzo per unire le persone. Ciò acquista significato e diventa simbolo equivalente degli stessi mutamenti vocalici, grammaticali che tendono all’inclusività. L’autrice si muove così nel tentativo di trovare un equilibrio tra le esigenze contemporanee e la formalità di una lingua che rischia di essere arricchita o limitata dagli stessi espedienti. 


 

sabato 25 marzo 2023

Quarantanove poesie e altri disturbi di Cristina Alziati (Marcos y Marcos)

Sensibili e misteriose, le poesie di Cristina Alziati sono nitide visioni dal buio o “dal chiarore dell’inesistenza”.Toccano ringhiere di cenere, le piante sotto la corteccia.Provano intimità universali tra chiazze d’ossido, nuvole e terra; raccontano la ruggine dei rovi, deserto che non c’era.Attraversano grandi stanze semivuote, una piccola folla in cucina.Salgono le scale in silenzio, scampate al naufragio; viaggiano sui tetti dei treni.“Non temono le spine”.A undici anni di distanza dal libro precedente, Come non piangenti, torna una tra le voci più potenti e spiazzanti della poesia contemporanea. 

 


 

La grande Poesia - Episodio 56 - Emily Dickinson - Ci abituiamo al buio

La grande Poesia - Episodio 55 - Osip Mandelstam - Le api di Persefone

venerdì 24 marzo 2023

Cronache di fine occidente - La collina del Dingh Condividi di Antonio Alleva (Puntoacapo)

Primo libro di una sorta di unicum editoriale – una doppia pubblicazione nello stesso volume – Cronache di fine Occidente ci porta dritti nel cuore del nostro tempo: «... babbo mi dicono che la nostra civiltà sta tramontando».


Tra minacce di default e liquefazione dei legami sociali, è sotto gli occhi di tutti come la distruttiva sinergia delle crisi – economica e ambientale, sanitaria (pandemia) e militare (guerra) – stia erodendo lo spazio pubblico e le nostre vite [. . .] Tra malinconia e smarrimento, tra amarezza e lucidità, emerge netta la traccia del compito immane che ancora ci attende, perché «qui il problema resta come uscire da questa razza». (Dalla Nota di Lorenzo Gattoni) Cronache di fine Occidente e questo La Collina del Dingh costituiscono un dittico: sempre il villaggio e il mondo (la madia e l’astronave), ma visti ora, sul far della sera, con una nostalgia struggente e pacificata, mentre appaiono, tra le stelle polari dei maestri, le care figure famigliari e il sé bambino. E qui Alleva trema e canta, insieme ad ogni filo d’erba, lo stupore di vivere. La gioia è l’altra dominante tonale del libro, e la nenia, il colloquio, la supplica, l’inno finiscono per testimoniare il valore spirituale più alto dell’uomo, oltre l’uomo, la tensione verticale che, dalla croce all’altalena, dal suono al Silenzio, interroga e ama ogni singola cosa. (Dalla Nota di Marco Munaro). 
 

 

Festival della Poesia, domani il rapper Murubutu, Consonni e la zagara divina: gli eventi del weekend | ilSaronno

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Un angolo di poesia a Settimo per ricordare Alberto Ardizzone - Giornale La Voce

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Terni, al museo diocesano la poesia esplora il concetto di Dio

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La grande Poesia - Episodio 54 - Ghiannis Ritsos - Grecia

La grande Poesia - Episodio 53 - Salvatore Toma - Bestiario salentino del XX secolo

giovedì 23 marzo 2023

Corpuscoli di Krause di Fabiano Alborghetti (GCE)

Raccolta completamente diversa da ogni precedente pubblicazione, questa di Fabiano Alborghetti. Poeta solitamente di largo respiro, noto per i romanzi in versi, per la prima volta affronta la dimensione breve. Se fosse un romanziere, questi sarebbero racconti. È invece poesia, ma la limpidezza della lingua e la chiarezza della narrazione restano la sua cifra, riconoscibile e amata. Città, scavi archeologici, fisica quantistica, lutto, il mondo del lavoro, malattia, botanica. Non c'è ambito che viene escluso dalle sue storie ed ognuna eleva dal fango all'epica. Alborghetti non abbandona mai la sua vena più civile e profonda, intima: gli resta fedele facendo del sogno - e non solo della realtà sociale - una nostalgia ontologica, una nuova stagione creativa che brucia la realtà. La storia umana spesso inumana e impietosa, dove il tempo affretta e la cronaca parla sempre più dal fondo: per combatterne i disorientamenti, i contrasti, ecco lo spiraglio di un punto di domanda. Corpuscoli, sollecitazioni termiche e sensoriali che emergono. Sono un respiro. Forse una traccia. Le poesie di Fabiano Alborghetti sono storie. Ogni sua storia diventa poesia.


 

Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Il Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, La Casa della Poesia di Como, costituiscono il collettivo/ connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! In azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri Il connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! è aperto all'inclusione su espresso desiderio e comunicazione dei richiedenti, di fondazioni, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, attori sociali di ogni ordine e grado)

I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Casa della Poesia di Como, Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Comune di Caprarica di Lecce, Associazione Sentiero dei Sogni, Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato, Associazione Culturale Macarìa, Gisella Blanco, ScriverePoesia Edizioni, Samuele Editore, Caffè Letterario - Lecce, puntoacapo Editrice, Ottavio Rossani, la rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula, Donato Di Poce, La Biennale di Poesia di Alessandria, NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato, Vittorino Curci, Francesco Pasca, Marcello Buttazzo, Giuseppe Zilli, Alessio Arena, Alessandra Paradisi

What To Say To Death by Ron Androla

  "From the not so lofty perch of middle age, Androla sees in all directions: the blue smoke of days gone by, the gray & golden now...