Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
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lunedì 16 maggio 2022
domenica 15 maggio 2022
La mia poesia fuori dal tempo di Antonino Orlando (Kimerik)
Sono vivide le immagini che scorrono davanti agli occhi durante la lettura di questa ultima raccolta poetica di Antonino Orlando. Vivide, colorate, incisive. Sono parole ma sono anche pensieri, sono parole ma anche colpi al cuore, di quelli che fanno sussultare perché qualcosa ha fatto centro. Si legge un libro e ci si vive, si riscopre sé stessi tra le righe, ci si scruta dentro, ci si specchia nelle pagine. Perché non appena questi versi vengono letti e assimilati, subito si vanno a incuneare nell'animo del lettore, quello più intimo e profondo, scavando nel proprio sentire con parole leggere tanto quanto energiche e penetranti. Non lasciano spazio a nient'altro, questi versi, perché colpiscono là dove l'Autore ha deciso che debbano arrivare, in modo chiaro e preciso. Graffiante, vivo. Fuori dal tempo, queste poesie, proprio perché un tempo non ce l'hanno: non appartengono ad alcun periodo, ma sembrano invece percorrere diverse vie per poi ricongiungersi in un solo punto: l'amore universale. In una dimensione in cui il tempo c'è, ma non conta più, Antonino Orlando parla al lettore come un amico di vecchia data che conosce il segreto della storia dell'essere umano. Conosce i suoi errori e passi falsi, ma anche le sue conquiste e le vittorie. Leggere questo libro è come leggersi dentro. Ecco perché è tanto doloroso quanto affascinante, conoscersi attraverso le parole.
sabato 14 maggio 2022
Poesie del camminare di Carlo Marconi (Lapis)
Camminare non è solo movimento delle gambe e battiti del cuore; è lo spazio dove maturano i pensieri, i dubbi si sciolgono e le idee si fanno più chiare. Un albo in cui poesia e illustrazione dialogano costantemente, per restituire al lettore l'esperienza immersiva del cammino. C'è tutto il mondo dei bambini in questa passeggiata di parole, rime che raccontano i piccoli momenti che danno significato alla vita di ognuno di noi. Questo libro nasce come invito a intraprendere un viaggio, a cogliere ogni aspetto di quell'avventura che ci attende poco oltre la soglia di casa e si chiama vita. Si rivolge ai piccoli e grandi curiosi del mondo, a coloro che amano voltarsi, osservare le impronte lasciate sul terreno per provare a conoscere se stessi.
Al largo nella città: Anche se gli alberi, Idro, Dromi di Massimiliano Marrani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La poetica di Marrani (visto che di poetica si parla circa il suo percorso, in quanto equilibrata e terribile nello stesso tempo unione di forma e materia, per versi e per immagini), lavora sul pesare i toni, i timbri, la ritmica, selezionando una campionatura di suggestioni che toccano il concreto, lo scarno, nella parte più inferica. Pausano poi lo sguardo e il suono e improvvisamente, vertiginosamente, ascendono ad un iper/realismo oggettivo quasi da incubo, come soltanto il qui e ora della realtà sa essere. Basterebbe guardare il suo “Uomo in una stanza”, in copertina. Lo sguardo di Marrani lavora fondamentalmente sull’atroce (ovvero sull’altro come inizio di un incubo atavico e ancestrale) o meglio la flebile luce che passa attraverso i suoi versi è la speranza di un nichilismo attivo, concentrato genomaticamente nel porre in atto e potenza l’imperativo categorico del distruggi/consuma/crepa. Certo la base, ma poi nel rendersi sviluppo, progetto, si ricostruiscono dall’abisso, scalando le pareti dell’inferno centimetro dopo centimetro, pietra su pietra, versi, pluri – versi e meta-versi. E in ogni suo lavoro poetico, di questa spiazzante onestà intellettuale, selvaggia, priva di orpelli, senza mezzi termini, carica di sgradevoli verità, cinicamente forse post umana, ne troviamo una gran quantità, tanto da rimanerne storditi e anche sorpresi da tanta invenzione ritmico/sonora colma di sintagmi di grande finezza stilistica.
“Gli anni che diventano un devo dimagrire/Per oggi non accendo il televisore/Il grande viaggio prima di morire/Dire, copriti, fuori fa ancora freddo/Solo nel nostro specchio fu l’estate./Qualcosa c’è stato, se portano qui le strade./ Non nella bugia profonda dell’arte/ma nella verità delle colline più lontane,/nelle nuvole ignare di quell’istante/ Laggiù dove la barriera flette/ e il futuro scorre come un deserto./ La mano disorientata nella tasca./La lingua nel buio della bocca./Dimmi che qualcosa c’è stato./ Che qualcosa siamo stati/ se le strade portano qui.” (Massimiliano Marrani)
In copertina:
Massimiliano Marrani, Uomo in una stanza (Olio su tela, 150x150 cm., 2015)
Info link al libro
https://
Massimiliano Marrani nato a Bologna dove vive e lavora
Info sito
https://www.
venerdì 13 maggio 2022
Di notte gli angeli e le formiche di Nicola Grato (Spazio Cultura)
Nicola Grato - ormai è notorio - in buona sintesi è un fabbricante di atmosfere, di quelle più ariose e affabulanti: giunge infatti a scrollarsi di dosso la polvere della parte più effimera della modernità per recuperare quei soffici ef?uvi d'un tempo non molto lontano in cui pregnanza, sincerità, leggerezza e significanza connotavano essenzialmente i rapporti umani, soprattutto negli ambienti di provincia. E con un linguaggio puntuale ed evocativo, egli sa catturare e riproporre con molta efficacia quel "particolare" che fa poi esplodere proficuamente attraverso una lucida misura ed un fatto stilistico tutto personale. Anche in questa raccolta, ?uida e variamente articolata, il nostro autore si aggira tra spazi memoriali acquarellati e costellati da una levità di immagini che danno rilevanza ai tanti luoghi e alle diverse persone che sono rimasti certamente come segno, e che adesso vanno a ravvivare poeticamente taluni quadri esistenziali.
Fra le pieghe del rosso di Marcello Buttazzo (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Questi versi son quelli d’un uomo innamorato che sa che al più gli è dato di guardare la donna di giorno e sognarla di notte, trasformando poi le pulsioni in liriche. Da par suo. Questo nuovo libro (dalla prima all’ultima “tessera”) è, dunque, un unico inno di Marcello all’amore. Al suo amore. All’amore di sempre. All’amore per la poesia. All’amore per la donna. All’ultima donna. (Vito Antonio Conte)
“La penna di Buttazzo è loquace nei confronti dell’anima e dei suoi
palpiti, passa a setaccio l’effervescenza dei fremiti infiniti che
percorrono la schiena dell’autore. L’amore è “l’unico possibile scenario
aperto sul sogno”, quell’amore di cui il poeta non si accontenta di
viverne le stagioni acerbe ma desidera indagare il rosso, anzi, le
pieghe del rosso: “scovare il corso del sangue, l’ardimento temerario,
il fermento delle stelle”. (Chiara Evangelista)
Marcello Buttazzo è nato a Lecce e vive a Lequile, nel cuore della Valle
della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo
popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato
decine di opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in
prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea,
occupandosi di attualità. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E
l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno
rondini fanciulle (i Quaderni del Bardo Edizioni). La sua ultima
raccolta pubblicata, nel 2021, è “Il cielo degli azzurri destini” (i
Quaderni del Bardo Edizioni).
giovedì 12 maggio 2022
Poesie... per non dormire di Eleonora Monti (Giovane Holden Edizioni)
La notte si annuncia con lo svanire lento della luce, con il distendersi morbido delle ombre e quindi con le prime delicate luci della luna che si incuneano nell'infittirsi del buio. Diviene l'ambito del sogno, dell'irrazionale, del magico panismo delle forze della natura, libere di penetrare nel mondo degli uomini. La Poetessa attinge alla fascinazione gotica della notte, fino a sperimentare quelle vibrazioni interiori che le permettono di conoscere l'ineffabile e discostare l'apparenza. E compone una silloge singolare. In quell'istante in cui la razionalità viene meno per lasciare spazio al brivido, al pericolo, alla fantasia, le poesie svelano al contempo la magia di un territorio misterioso e il senso nascosto della vita da centellinare con garbo. Forse un divertissement, forse una introspezione profonda scevra di pietismo. Forse entrambi. Intrigante il registro lirico, che spazia dall'uso sicuro e armonioso del verso binario alla filastrocca anomala per ricomporsi in un canto lento.
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
What To Say To Death by Ron Androla
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