Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
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giovedì 12 maggio 2022
mercoledì 11 maggio 2022
Quattro quartetti di Thomas S. Eliot con la traduzione di Audrey Taschini (Bompiani)
Esiste un futuro dopo l'abisso della Waste Land, della guerra e della disperazione in generale? Questo libro non teme di rispondere affermativamente. Ora come quando è stato scritto.
Via, via, via, disse l'uccello: il genere umano
non può sopportare molta realtà.
Il tempo passato e il tempo futuro
ciò che avrebbe potuto essere e ciò che è stato
puntano ad un fine, che è sempre presente.
Simboli, visioni e filosofia si intrecciano in maniera indissolubile nei quattro poemetti che costituiscono il testamento letterario di T. S. Eliot, uno degli autori più rappresentativi del Novecento. Scritti separatamente e solo più tardi riuniti in volume, compongono un arazzo in cui trama e ordito sono rappresentati dal filo del modernismo e da quello dell'ermetismo. Il tempo è struttura cronologica e musicale di circolarità, di meditazione e di fiducia nell'eterno. Evocare un domani migliore, aprirsi al dono della speranza è il messaggio che l'autore, voce flebile nel fracasso dei bombardamenti su Londra, diffonde nel bel mezzo della seconda guerra mondiale. Esiste un futuro dopo l'abisso della Waste Land, della guerra e della disperazione in generale? Questo libro non teme di rispondere affermativamente. Ora come quando è stato scritto.
lunedì 9 maggio 2022
Lucente stella. Poesie scelte di John Keats (Feltrinelli)
“Il Poeta è la più impoetica delle cose che esistono, perché non ha identità, è continuamente occupato a riempire qualche altro Corpo, il Sole, la Luna, il Mare e gli Uomini e le Donne. tutte creature naturali, naturalmente poetiche, ma il poeta no, non ha identità, è certamente la più impoetica di tutte le Creature di Dio.” Chi scrive queste parole in una lettera che diverrà un fondamento della conoscenza poetica, è uno dei massimi poeti di sempre: John Keats, inglese, morto giovanissimo a Roma. Forse conscio del fatto che la propria vita avrebbe avuto una durata brevissima, come accade a qualche genio, Keats fu in pochi anni autore di un’opera vastissima, che esprime tutta la gamma della poesia. Dalle odi – celeberrime quelle all’Urna greca, al Sonno, all’Usignolo, a Psiche, alla Melanconia –, ai sonetti – i più importanti della lingua inglese dopo Shakespeare –, alla ballata, al poema, al dramma in versi. In questa raccolta antologica, curata da Roberto Mussapi, il lettore vedrà scorrere tutto il mondo poetico, variegato e complesso, di John Keats, in una nuova traduzione d’autore che ne esalta tutta la forza e la suggestione.
domenica 8 maggio 2022
Poesie Accaso di Ombretta Mariotti (Porto Seguro)
Con "Poesie accaso" la poetessa ci accoglie nel suo mondo incantato, composto da liriche che spuntano "accaso" qua e là, magicamente, in totale libertà. Ella ci introduce nel suo mondo in punta di piedi, senza grida, senza clamori, ci tende la mano e ci guida. Immergendoci nella poesia ci delizia con parole, immagini, simboli, in un universo in cui persino i vocaboli si formano liberamente e imprevedibilmente. La sua attenzione è sempre rivolta ai temi, agli orpelli, agli affanni del quotidiano, fino a comprendere i più piccoli dettagli della vita di tutti i giorni. Le sue liriche diventano così luminosi bagliori che ci guidano nei particolari della vita e della speranza.
venerdì 6 maggio 2022
Letto, latrina e cantina. La poesia verista in Italia a cura di Giuseppe Iannaccone (Interlinea)
«Una celebrazione della vita terrena e dell'amore carnale» ha definito Benedetto Croce la letteratura "verista" che dalla fine dell'Ottocento rappresenta la realtà senza ipocrisie e contrabbanda il vero di situazioni disgustose, di amori mercenari, di sentimenti triviali. Per la prima volta sono raccolti in un'antologia di versi (recuperati in anni di ricerche) di autori noti, meno noti e sconosciuti, protagonisti di una tendenza poetica finora ignorata o appena citata nelle storie letterarie. Come ribadito da Croce, è «un punto di rivolgimento nella storia della poesia italiana».
Il circolo di poesia della Stasi. Una strana storia di spie e sonetti nel pieno della guerra fredda di Philip Oltermann nella traduzione di Teresa Ciuffoletti (UTET)
Berlino Est, 1982. Il morale della popolazione è al minimo e l'esito dello scontro fra superpotenze appare ancora incerto. Il ministero per la sicurezza di stato della Ddr è alla ricerca di una nuova arma nella guerra contro il sistema occidentale, e si fa strada un'ipotesi sorprendente: combattere il nemico attraverso rime e versi. Vagliare i messaggi e la corrispondenza dei sospetti non era sufficiente, occorreva comprendere le figure retoriche, entrare nei meccanismi poetici, padroneggiare il linguaggio segreto degli avversari per stanarli tra le pieghe dei versi e per controbattere sul piano dello stile e dell'immaginario le minacce della dissidenza. In un esperimento che oggi appare incredibile, una delle forze di polizia segreta più temibili della storia europea cercò allora di reclutare e trasformare in un'arma del regime la più vaga delle discipline letterarie. Il circolo di poesia della Stasi è la storia di un nucleo di agenti segreti che si riunirono fino alla caduta del Muro per imparare a scrivere versi lirici. Una volta al mese, nell'ala paramilitare del ministero per la sicurezza di stato ad Adlershof, un luogo così segreto da non essere nemmeno presente nelle mappe di Berlino, ex agenti, giovani reclute e veterani della Seconda Guerra Mondiale si incontravano sotto la guida del poeta Uwe Berger per imparare il pentametro giambico, gli schemi delle rime e i sonetti petrarcheschi. Man mano che si immergevano nella poesia, però, gli agenti cominciarono a mettere in discussione l'ideologia di stato: lo studio approfondito non radicalizzò in loro la linea incrollabile del Partito, ma portò alcuni membri del circolo a esprimere gli stessi dubbi che i cittadini nutrivano al di fuori della macchina burocratica. Philip Oltermann ha trascorso anni a rovistare negli archivi della Ddr, a ripescare volumi perduti di poesia da scantinati ammuffiti e a rintracciare i membri superstiti di questa società di "poeti rossi" per raccontare la straordinaria storia vera del potere di sedizione della poesia.
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I Don't Have Any Paper So Shut Up: (or, Social Romanticism) (New American Poetry) by Bruce Andrews
At once irreverent, serious, silly, intellectual, sexual, and relevant, Shut Up is a brilliant kaleidoscope of the social-sexual-political r...
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EUROPA IN VERSI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA 2024 - “POESIA IN MOVIMENTO: UN PONTE TRA CULTURE”Corea del Sud e Messico i Paesi al centro di incontri e performance per esplorare le nuove forme di poesia contemporanea, aprire nuovi dialo...
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The Selected Poems of Wendell Berry gathers one hundred poems written between 1957 and 1996. Chosen by the author, these pieces have been...
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LECCE - Domenica 19 maggio, alle ore 20.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, l’Ensemble Fondo Verri presenta “Fat...