William Carlos Williams è uno dei grandi classici della poesia statunitense del Novecento, da molti considerato il più americano tra i poeti americani. Di professione medico ostetrico, Williams si formò artisticamente a inizio secolo nel fecondo clima delle avanguardie newyorchesi; ben presto si avvicinò alle esperienze moderniste che andavano sviluppandosi su entrambe le sponde dell’Atlantico, ma in cerca di una specificità culturale che fosse tutta statunitense. Per la sua importanza nel panorama letterario della poesia americana fu Poet Laureate nel 1950 e vinse, tra gli altri, il primo National Book Award for Poetry nel 1950 e il premio Pulitzer nel 1963.
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
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Info
martedì 28 febbraio 2023
lunedì 27 febbraio 2023
Le parole non dormono di Durs Grünbein (Crocetti)
Omaggio a una delle voci liriche più illustri della scena contemporanea, questa antologia propone un itinerario attraverso la produzione di Durs Grünbein lungo l’arco di oltre un trentennio. Sin dagli esordi, il suo immaginario si nutre dell’interesse per la “fabbrica” del cervello – e si tratta di una scelta con valore di programma: serve, da un lato, a dire un’idea di poesia radicata nella empirica immanenza del corpo; dall’altro a erodere i falsi miti su cui poggia il primato dell’homo sapiens. Nell’un caso come nell’altro è il sarcasmo, nel senso etimologico dello scarnificare, a imporsi come nota distintiva del suo stile: “Sotto la scrittura è all’opera il nervo”. Lucido erede dei traumi e delle fallite utopie del Novecento, Grünbein coltiva un dialogo serrato con la Storia, derivandone le premesse per una diagnosi del presente attenta a cogliere le mutazioni antropologiche in atto su scala globale.
domenica 26 febbraio 2023
sabato 25 febbraio 2023
LA COLLANA FUOCHI DI OTTAVIO ROSSANI AL VILLAGGIO BARONA DI MILANO
25 febbraio 2023 ore 18,00 Sala Aletti Villaggio Barona, Via Ettore Ponti 21 – Milano Aprirà la serata Diana Battaggia (Casa delle artiste) Interverranno con il curatore della collana Ottavio Rossani, l’editore Stefano Donno e gli autori Valeria Dal Bo, Pierluigi Lanfranchi, Alessandra Paradisi. Letture a cura della poetessa e performer Elisa Longo
Il 25 febbraio 2023 alle ore 18,00 presso la Sala Aletti del Villaggio Barona in Via Ettore Ponti 21 a Milano, si presenta la collana di poesia Fuochi diretta da Ottavio Rossani per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Il progetto editoriale, come sostenuto dal suo curatore, prevede poche uscite annuali, e verte sull’individuazione di quelle voci poetiche del nostro paese, che mantengono e comunicano un “fuoco” di forza stilistica, formale e metrica in grado di incendiare gli animi del lettore. L’appuntamento promosso dalla Case delle Artiste, trova la collaborazione del Villaggio Barona e de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. mAprirà la serata Diana Battaggia (Casa delle artiste). Interverranno con il curatore della collana Ottavio Rossani, l’editore Stefano Donno e gli autori Valeria Dal Bo, Pierluigi Lanfranchi, Alessandra Paradisi. Letture a cura della poetessa e performer Elisa Longo
I LIBRI Onirico blues di Valeria Dal Bo (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani) – Dal sogno alla coscienza del vivere, un viaggio dentro l’illuminazione della mente. Un giro di trasferimenti dall’illusione alla concretezza del vissuto. Le poesie, o piuttosto i racconti poetici, di Valeria Dal Bo, in questa raccolta Onirico blues, sono una successione di immagini. La sorgente sono i sogni. Il mezzo di trasporto nella vita reale sono le parole. Non è però una questione di contenuto, è soprattutto una questione di ritmo. Un ritmo che scivola tra desiderio e contraddizione. Sarebbe facile disturbare Freud o i suoi discepoli, in particolare Jung. Ma non serve questa mediazione. Le immagini fissate nell’album delle possibilità tra vita e morte parlano, raccontano violenze non rivelate, paure subite, analisi autogestite nel risalire verso la superficie dell’esistenza. Un continuo rapporto con la chiusura o apertura delle porte. E l’improvviso cambiamento di condizione con l’opportunità di uscire “a rivedere le stelle” di nuovi desideri, di nuove soste e di nuove ripartenze. (Ottavio Rossani) / Con una nota di Giampiero Neri
VALERIA DAL BO vive a Milano. Ha sempre frequentato la poesia. Dal 1994 riunisce in casa ogni mese un gruppo di “poeti del venerdì”. È stata cofondatrice e redattrice della rivista “Il Monte Analogo”. Ha pubblicato testi su riviste come Juvenilia, Opera Nuova, e nell’antologia “Quaternario” (a cura di Giampiero Neri e Gianni Mascolo). Onirico blues è la sua prima raccolta organica.
Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani) – Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi è un libro surreale, e pure tremendamente reale. È il tempo che trova l’uomo, la donna, i figli, la vita, le cose, la storia, i miti che dalla loro lontananza illuminano il presente, il futuro, il passare della vita. In questo libro – storie raccontate in versi o in prosa poetica (potente suggestione è l’incontro con Brodskij in un viaggio onirico), con una lingua esatta, evocativa – entrano tutti i sogni possibili. L’oniricità del pensiero cosparge spesso i momenti esperienziali. Il tempo passa, il tempo si ferma, salta anche la relatività. Il poeta spazia dai miti alla quotidianità, situazioni tutte filtrate dal sogno che può essere incubo o elegia. La geografia, lo spazio, le città (Parigi, Vilnius, Montreal), non sono solo dimensioni fisiche, sono anche ipotesi di tempo. E se il tempo non è misurabile, sono l’uomo, o la donna, o le cose, ad essere tangibili come ipotesi di vita, ma mai come certezze. Eppure, con Properzio, “la morte non tutto finisce”. Tuttavia insiste il niente alla fine della peregrinazione, però “con te anche niente è già qualcosa”. E questo attiene alla speranza, che non ha nulla in comune con il tempo indefinibile. Il filo del pensiero, che vede il nero e il bianco, che sente il suono e il silenzio, non si spezza, e annoda gli sprazzi di malinconia o di esultanza. Esiste quindi ancora una possibilità di vita, ma non da soli. (Ottavio Rossani)
Pierluigi Lanfranchi (1973) ha pubblicato la plaquette Canicula (Battello Stampatore, Trieste 2007) e la raccolta Latitudini (OMP, Pavia 2008). È l’autore di Acheronta movebo. Le storie ritrovate di Franziska e Charles Maylan (Castelvecchi, Roma 2017). Insegna letteratura greca antica all’università di Aix-Marseille. Vive ad Amsterdam. Ha avuto diversi riconoscimenti per la sua poesia a livello nazionale e internazionale
Pardes di Alessandra Paradisi (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani) – Poema inusuale e imprevedibile, questo Pardes (Paradiso): nel nome dell’autrice c’è il suo destino letterario. Leggere il dettato biblico della Genesi sulla propria misura di poeta, che interpreta, ma soprattutto intuisce. La meta: tradurre i pensieri del testo sacro in una leggibilità contemporanea. Un’ispirazione di umanità lontana dalla storia, nell’annullamento dello spazio-tempo, per respirare l’illuminazione del racconto eterno della Creazione. Il coraggio sfiora l’ardimento di capovolgere il senso della visione e suggerire l’umiltà di conoscere l’esperienza umana attraverso il rigore letterario del proprio nome, invertendo la prospettiva storica dell’esistenza: non più il passare del tempo, ma il sentire dell’essere. (Ottavio Rossani)
Alessandra Paradisi vive e lavora a Roma, è dirigente della RAI, è esperta di relazioni internazionali e di comunicazione, ed è alla sua terza raccolta di poesie. I suoi versi sono apparsi in prestigiose sedi editoriali nazionali e internazionali Soverato di Ottavio Rossani (collana Fuochi) Il volume Soverato di Ottavio Rossani ha inaugurato la collana Fuochi che è attualmente diretta dallo stesso Rossani. “Sono orgoglioso e felice di annoverare nel catalogo – dichiara l’editore Stefano Donno – una firma autorevole e prestigiosa come Ottavio Rossani. L’idea di questa nuova avventura de I Quaderni del Bardo Edizioni nasce nella semplicità di un incontro di esperienze e vita tra me e Rossani, che sin da subito ha fatto nascere la voglia del dialogo, del voler costruire insieme una bella esperienza poetica che lascerà sicuramente il segno.”
Ottavio Rossani – Ottavio Rossani (Sellia Marina, 1944) è poeta, scrittore, pittore, regista teatrale. Abita a Milano. Laureato in Scienze politiche e sociali, fa il giornalista (40 anni al Corriere della Sera prima redattore, poi inviato speciale). Si è occupato di politica, economia, cultura, costume, cronaca. Ha intervistato umili e potenti, in Italia e all’estero. Ha viaggiato nei diversi continenti, soprattutto in America Latina. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1995), Hogueras (1998), L’ignota battaglia (2005), Riti di seduzione (2013); i saggi: L’industria dei sequestri (1978), Leonardo Sciascia (1990), Le parole dei pentiti (2000), Stato società e briganti nel Risorgimento Italiano (2002); il racconto storico: Servitore vostro humilissimo et devotissimo (1995). Dipinge: al suo attivo molte mostre personali e collettive. Dal 2007 è responsabile del blog POESIA sul Corriere della Sera on line (poesia.corriere.it). Collabora a diversi giornali, riviste e siti web, con editoriali sociopolitici e critiche letterarie.
venerdì 24 febbraio 2023
giovedì 23 febbraio 2023
mercoledì 22 febbraio 2023
martedì 21 febbraio 2023
lunedì 20 febbraio 2023
domenica 19 febbraio 2023
Il terzo tempo di Veronica Antonietta Mestice (Ensemble)
Trentatré poesie e un solo scopo: vincere la partita. Con la vita, ma prima di tutto con sé stessi. Il terzo tempo è, nel basket, il movimento finale che attuano i giocatori quando tirano in corsa a canestro: due passi e un salto, poi. Il terzo tempo, appunto, il tiro a segno. Come il giocatore di pallacanestro, così nella mimesi conformista della vita, il Poeta è alla costante ricerca del terzo tempo, di quell’attimo che tutto sovverte, dell’occasione che pretende attenzione.
“Il terzo tempo, dunque – scrive Alessio Arena in prefazione- è l’occasione decisiva per vincere la partita, a prescindere dallo stato delle cose. E’ la parola opportuna e, talvolta, quella fuori posto, la scintilla che divampa in un attimo e divora la carta, la pelle, le cose da fare, da dire…”
sabato 18 febbraio 2023
venerdì 17 febbraio 2023
Stazioni (1994-2017) di Eugenio De Signoribus (Manni)
La raccolta comprende due sezioni di quattordici testi con relativi
congedi: un viaggio sentimentale a tutto campo, forse una doppia via crucis,
umana e spirituale. La prima si compone di poemetti e quasi poemetti,
intendendo con tale espressione la loro brevità rispetto al problema
toccato: si fermano quando il discorso del cuore pare concluso e non
vuole forzature. La seconda parte è composta da due sequenze di sette
poesie e quasi poesie, in cui il soggetto entra nel dramma collettivo
con tutta la non-potenza dell’umiltà e della compassione.
Declinano voci di profondo impegno morale ed ecologico, attraverso una emozione linguistica:
la poesia deve contenere la passione e il turbamento che l'hanno
generata, e i versi disegnano l'utopia di una società autentica mentre scuotono e sommuovono la lingua, come ha scritto Rodolfo Zucco.
Eugenio De Signoribus ci consegna un libro di sentimenti in cui il
particolare dice dell'universale: va ricercata la salvezza condivisa,
non solo quella individuale.
giovedì 16 febbraio 2023
Poesia dal Kossovo a cura di Daniele Giancane con la traduzione di Demetrio Patitucci e Besnik Sopoti (Besa muci)
La tragedia di un popolo scacciato dalla sua terra, umiliato e disperso nelle nazioni circostanti, privato del diritto di esistere, rivive nella sua autentica cultura, nelle sue tradizioni, nei testi dei suoi poeti più rappresentativi.
Sembra ritornare ossessiva la metafora del fuoco e del silenzio. Da una parte il Kossovo come terra di fuoco e sciabole, dall’altra come luogo del silenzio di identità negata.
Le poesie dei poeti del Kossovo sono allora una sorta di vangelo e di memoria, ma appaiono anche di una illuminazione profetica straordinaria. Sembrano scritte un attimo prima dell’esodo, un istante prima della scintilla che ha provocato l’incendio dei Balcani.
Poesie di: Ali Podrimja, Azem Shkreli, Agim Vinca,Brahim Avdyli, Diamant Abrashi, Din Mehmeti, Milazim Krasniqi, Mustafa Xhemaili, Shefqet Dibrani, Syle Mujaj.
Traduzioni di Demetrio Patitucci, Besnik Sopoti, Amik Kasoruho, Blerina Suta, Armando Gnisci.
A cura di Daniele Giancane.
mercoledì 15 febbraio 2023
martedì 14 febbraio 2023
Presentazione a Milano di Guardando la mar – Il nostro Chi di Annelisa Addolorato
Presentazione in presenza (con prenotazione) e on line su Zoom del libro di poesie Guardando la mar – Il nostro Chi di Annelisa Addolorato (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) al Salotto Caracci di Via Rutilia 19/20 a Milano mercoledì 15 febbraio 2023 ore 18,30. Interverranno con l’autrice Annelisa Addolorato, Roberto Caracci, Sofia Stucchi (studiosa d’arte) e in collegamento online l’editore Stefano Donno su Zoom (per ottenere il link del collegamento Zoom collegatevi qui
https://www.facebook.com/groups/salottocaracci )
“Navicella, freccia d’acciaio, acqua dissetante mutevole, legno musicale e medicamento speziale, danza quotidiana, petalo, fiore, giardino e bosco virente, montagna fiorita. Luminescenza, vortice di luce e di luna crescente, gioia paonazza, soprese insolite, fantastiche, cortesi. Sensazioni fraterne, amore diffuso. La poetessa Annelisa Addolorato respira e vive poesia come una grazia. Lei si sa prendere cura del terreno fertile delle parole e, in quell’humus, pesca pietruzze preziose, piccole calie da donare al prossimo. Addolorato intende la poesia come dono, come medium da condividere come pane cereale, tramite il quale costruire ponti di condivisione, di comunanza. La silloge “Guardando la mar – Il nostro Chi”, pubblicata dai Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, racchiude in sé una costellazione umana di vibratile bellezza. Scorrendo i versi, si desume che l’autrice abbia una formazione culturale composita, morbida. Annelisa Addolorato, nella sua esistenza migratoria, ha traversato e amato diverse città e paesi. Da Barcellona e Madrid fino a Milano, dal Messico al Venezuela, da Delhi fino all’India, da Israele fino alla Germania, dall’America fino a Nicaragua e Cuba. Un’anima errante come la luna, che, nei suoi transiti, ha saputo stringere al petto tutto il bene del mondo.” (Dalla post fazione di Marcello Buttazzo)
Dichiara l’autrice – “Si rammenta a chi legge che l’autrice fa uso e applica varie licenze poetiche, essendo dalla sua nascita praticamente sempre stata cullata e anche graziata (in senso lato e in senso stretto) dalla poesia e dalle sue calde e avvolgenti maglie, dal suo tepore materno e dal suo chiarore eterno, etereo. Tali licenze sono state in parte accolte, in parte acquisite (con studium e titoli vari), in parte sofferte, in parte accettate – sia con beneplacito della stessa, sia con scuri bene affilate, e con l’apprendistato presso altre poetesse e poeti e nel navigare nelle loro opere, e con il sudore della fronte despejada y linda della esperienza diretta di boschi, foreste e dirupi colmi di una vegetazione letteraria e insieme spontanea davvero strabilianti.” (Anne)
Annelisa Addolorato (ANNE) – Sono acquisibili in rete i suoi audiolibri bilingui della label LA FORMA DELLA TIGRE. Nata in Italia negli anni ’70, si diploma al liceo classico, cresce bilingue a Barcellona e Madrid. Votata con passione e studium a poesia e scrittura dall’età di 5 anni. Si laurea e addottora a pieni voti: in Filosofia estetica con una tesi di laurea su Octavio Paz pubblicata a Milano; in Spagna in Letteratura contemporanea con una tesi di Dottorato su Clara Janés pubblicata a Madrid. Pubblica sillogi bilingui a Madrid e New York. Le sue poesie e i suoi testi sono tradotte in una quindicina di lingue. Viaggia col pensiero e con la poesia in vari paesi del mondo (tra cui Venezuela, India e Stati Uniti), dove partecipa e organizza festival poetici ed eventi artistici.
lunedì 13 febbraio 2023
Camminare sull'acqua. Con QR Code di Julia Pikalova (Edizioni Giuseppe Laterza)
Raccolta di 81 poesie bilingue, suddivise in capitoli (cicli), nella traduzione di Paolo Statuti. Il fenomeno della poetessa russa Julia Pikalova è nell'essere giunta alla poesia molto tardi, senza passare per i consueti periodi di formazione; in soli sette anni lei ha creato un notevole patrimonio poetico. Fuori dalla Russia, i lettori italiani sono i primi a conoscere la sua creazione, grazie a Paolo Statuti, allievo del mitico Angelo Maria Ripellino, stimato traduttore delle poesie di Puskin, Lermontov, Mandel'stam, Pasternak, e di tanti altri poeti classici e contemporanei. La raccolta include una serie di acqueforti del rinomato pittore russo Alexander Kostin che illustrano altrettante poesie, e anche QR-codes che permettono di ascoltare qualche poesia in lingua russa e italiana. Contiene una prefazione di Stefano Garzonio, noto slavista dell'Università di Pisa. Con eccezionale abilità Julia Pikalova gioca con il suono e il significato delle parole, con la grammatica della lingua russa e con strati di cultura mondiale percepita come fatto della propria biografia.
domenica 12 febbraio 2023
Il tempo è una madre. Testo originale a fronte di Ocean Vuong con la traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan (Guanda)
In questa raccolta profondamente intima, Ocean Vuong viaggia nella memoria, attraverso il tempo e le esperienze vissute. Il punto di partenza è costituito dalla perdita della madre e dalla dolorosa elaborazione del lutto. Spostandosi fra i ricordi, e in sintonia con i temi del suo romanzo "Brevemente risplendiamo sulla terra", l'autore ci parla del significato della famiglia, delle sue origini vietnamite, del paradosso di essere il prodotto di una guerra americana pur vivendo in America. Originali e incisive, le poesie di Vuong raccontano non solo del suo complesso rapporto con l'amatissima madre, ma anche delle dipendenze, della discriminazione, di vite contraddittorie e frammentate che tuttavia conservano la loro bellezza e unicità; colpisce l'attenzione riservata al dettaglio, all'oggetto di uso quotidiano, al particolare che ai più sfugge. Nonostante una grande intensità evocativa, i versi non sono privi di ironia, spesso tagliente, e sperimentano sia con il linguaggio che con la forma. Tenero, coraggioso e coinvolgente, l'autore di Cielo notturno con fori d'uscita si appella al potere salvifico della poesia per proiettarsi verso il futuro, verso la vita.
sabato 11 febbraio 2023
venerdì 10 febbraio 2023
Conchiglie Condividi di Lulù Leblanche (Transeuropa)
"Conchiglie" è un viaggio in un mondo in cui le emozioni e i pensieri creano un connubio perfetto, quell’equilibrio tra yin e yang che porta alla vera essenza del vivere, un modo di osservare la realtà per cui tutto può essere meraviglia e luce, gioia e stupore. Ogni parola di ogni verso crea una musicalità unica, attraverso la quale il lettore si spoglia delle sue maschere fittizie per ritrovare, in tutta la sua unicità e bellezza, la sua vera identità, fatta di fascino, magia e purezza.
giovedì 9 febbraio 2023
mercoledì 8 febbraio 2023
Poesie di Pablo Picasso con la traduzione di Tiziana Lo Porto (Garzanti)
Questo volume, arricchito dalle riproduzioni di alcune splendide pagine manoscritte, raccoglie i testi più significativi di Pablo Picasso, in un autoritratto inedito e al tempo stesso fondamentale per comprenderne l'universo artistico.
«In fondo, sono un poeta che ha sbagliato strada.» - Pablo Picasso
Nel 1935, quando ha già 54 anni e attraversa un periodo di crisi nella professione e nella vita privata, Picasso comincia a scrivere poesie, una passione alla quale si dedicherà, con alcune interruzioni, fino al 1959 facendone il territorio di una geniale sperimentazione. Guidato da un istinto innato, maneggia la lingua con la stessa libertà inventiva con cui utilizza gli altri mezzi espressivi nel suo lavoro di artista. Ama i giochi di parole, gli inventari, le accumulazioni e le combinazioni. Alterna il francese allo spagnolo; liriche composte di getto a elaborate riscritture basate sulla ripresa e variazione degli stessi elementi; poesie fiume, in cui le parole si spintonano proprio come gli oggetti si assemblano sulla tela, a labirintici componimenti a rizoma in cui la linearità è messa al bando: una scrittura personalissima, vertiginosa, inafferrabile, che sfida ogni classificazione ma a cui non sono estranee suggestioni colte, dal barocco spagnolo a Mallarmé, da Alfred Jarry al dadaismo e al surrealismo. Dietro il poeta si intravede in filigrana il pittore, con i numerosi riferimenti alla luce, alle ombre e soprattutto ai colori. Anche i temi che ricorrono sono gli stessi che popolano i dipinti: la Spagna, la corrida, le danze e i canti popolari; la guerra e la violenza della dittatura franchista; il cibo, l'amore, la morte. Arricchita dalle riproduzioni di alcune splendide pagine manoscritte, questa raccolta dei più significativi testi di uncorpus che ne comprende oltre 350 documenta un aspetto ancora poco noto dell'opera di Picasso contribuendo a far luce sul percorso creativo del più grande artista del Novecento.
martedì 7 febbraio 2023
lunedì 6 febbraio 2023
domenica 5 febbraio 2023
Parabola sub di Luciana Frezza a cura di Antonio Bux (Graphe.it)
Luciana Frezza è stata una poetessa che ha lasciato nel nostro Novecento il suo segno profondo, solcato con lieve ironia. È stata anche fine traduttrice per i maggiori editori italiani dei poeti simbolisti francesi: Laforgue, Mallarmé, Verlaine, Baudelaire, Apollinaire, Proust e altri. A distanza di trent'anni dalla morte, viene qui proposta l'ultima opera pubblicata in vita dall'autrice, Parabola sub, dove si addensa tutta la maturità espressiva di una penna tanto elegante quanto complessa. La poesia di Luciana Frezza si contorna di un leitmotiv pop misto a un barocco funambolico, che spesso ha carattere eversivo e sembra conversare con i poeti "maledetti" che traduceva. Ma è proprio per il suo rigore ritmico che la poesia dell'autrice di origini siciliane si equipaggia di un bagaglio emotivo non semplicistico, anzi, piuttosto cogitante delle volte, mentre in altre pare tendere a un carattere semi-mistico, per la sua peculiarità deflagrante che aspira alla profondità pur rimanendo sulla superficie piana del mondo. Per dirlo con le parole della stessa Frezza, questa è un'opera che cerca tanto il fondo quanto una resurrezione: «Il libro è un tuffo. Parabola sub significa andare a picco perché è andata male, ma nello stesso tempo si approfitta di questo andare a picco per saperne di più. Non c'è un'idea del capovolgimento del mondo, ma di un capovolgimento della visione, come quando si guarda sott'acqua. Scendendo giù si può vedere se stessi come chi ha pensato e sognato tutto. L'intenzione è quella di esplorare in profondità, di battersi. Un venirne poi fuori terapeutico. Di toccare livelli inesplorati. Nel tuffo, dove c'è sicuramente la volontà di risalire».
sabato 4 febbraio 2023
venerdì 3 febbraio 2023
Ricami di pietra di Giuseppe Zilli (Tabula Fati)
Questa silloge di testi di Giuseppe Zilli è affidata al "respiro breve", a poesie di pochi versi (sovente risolti in terzine o quartine). Il fatto è - evidentemente - che la "visione" della poesia di Zilli è nella immediata illuminazione, quasi in una dimensione "zen". Poesia come rivelazione, più che discorso poemaico, torrentizio. È per questo che - a tutta prima - la scrittura di Giuseppe Zilli sembra assai vicina agli haiku giapponesi, dai quali però si discosta sia per struttura metrica, sia per la filosofia di fondo che in Zilli è legata non tanto all'estasi spirituale quanto al rapporto profondo, quasi carnale e identitario con la terra. Con la "sua" terra (e qui è presente senza dubbio la "salentinità" del Nostro) e il suo "mestiere" artistico di scultore che lavora, appunto, con la pietra e col materiale povero, da cui può venir fuori una nuova vita: "Anche lei / la pietra / ringiovanisce" scrive, facendoci quasi toccare con mano le mille vite della pietra, sotto la mano della Natura e del lavoro dell'artista, che le dà nuovo vigore e collocazione.
giovedì 2 febbraio 2023
mercoledì 1 febbraio 2023
Il grande tempo è ora di Giovanni Nuscis (Arcipelago Itaca)
Dalla nota di Gisella Blanco su Atelier
"Ci sono opere i cui versi sembrano prendere respiro tra l’espressività del linguaggio e la creatività visiva della suggestione all’immagine. “Il grande tempo è ora” è il titolo della raccolta poetica di Giovanni Nuscis, edita da Arcipelago Itaca, in cui si riuniscono le poesie dell’autore dal 2011 al 2018: questo preciso arco temporale di stesura dei componimenti lirici è il primo indizio che sembra suggerire, già dall’organizzazione sistematica del libro, l’impatto trasversale di un singolo lasso di tempo a tutta la vita e a tutte le vite. Così Nuscis scrive: Che sereno sarà il passaggio/ amorevole l’abbraccio/ nel salto/ di vita in vita in una delle molte poesie dedicate a persone a lui care che, all’improvviso, suggeriscono la possibilità della partecipazione inconsapevole a un’empatia creaturale antica e imparcellizzabile.(...)"
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- La Biennale di Poesia di Alessandria
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I Don't Have Any Paper So Shut Up: (or, Social Romanticism) (New American Poetry) by Bruce Andrews
At once irreverent, serious, silly, intellectual, sexual, and relevant, Shut Up is a brilliant kaleidoscope of the social-sexual-political r...
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LECCE - Domenica 19 maggio, alle ore 20.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, l’Ensemble Fondo Verri presenta “Fat...