Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
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Info
venerdì 9 febbraio 2024
giovedì 8 febbraio 2024
mercoledì 7 febbraio 2024
martedì 6 febbraio 2024
lunedì 5 febbraio 2024
domenica 4 febbraio 2024
sabato 3 febbraio 2024
Testi in apnea di Adrian Suciu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Da poco uscito per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la raccolta di versi del poeta e scrittore rumeno Adrian Suciu dal titolo “Testi in apnea”. Traduzioni dal romeno di Roxana Lazar e Valeriu Barbu
Adrian Suciu, nato il 21 dicembre 1970, è
considerato uno degli scrittori più importanti emersi dopo la caduta del
comunismo in Romania. Dissidente anticomunista a 17 anni (minatore fino alla
Rivoluzione), giornalista scomodo dopo la caduta del comunismo (molte cause per
diffamazione vinte contro alcuni politici rumeni), funzionario parlamentare e
governativo, Adrian Suciu è stato escluso, insieme ad altri scrittori, dalla
Unione degli Scrittori per aver criticato pubblicamente questa organizzazione
professionale di autori che ha escluso, negli ultimi anni, un numero di
scrittori 10 volte superiore a quello che ne fu escluso durante l'intera durata
del regime comunista di Nicolae Ceaușescu.
Scomodo e intransigente verso la stupidità dilagante nella società
contemporena, la menzogna e la dissoluzione morale, Adrian Suciu è un
personaggio detestato dall'establishment culturale rumeno, censurato e bandito
ma ugualmente amato dal suo pubblico. Autore di romanzi, poesie e drammaturgia,
i suoi libri hanno una diffusione notevole e hanno più edizioni. Ha vinto
numerosi premi letterari nazionali e internazionali. I suoi scritti sono stati
tradotti in arabo, ebraico, inglese, francese, tedesco, italiano, ungherese,
spagnolo, ecc. È presente in numerose antologie di letteratura rumena
contemporanea pubblicate in Romania o all'estero. La biografia dello scrittore Adrian Suciu è in se stessa un romanzo,
l'autore ha esercitato, nel corso della sua vita, i lavori più svariati:
minatore, elettricista, giornalista, consulente d'immagine, speculatore,
insegnante, editore, consigliere parlamentare e governativo. Noto giornalista, collaboratore di numerose testate, editorialista e
produttore di programmi televisivi, Adrian Suciu è attualmente presidente della
Sezione Stampa Culturale dell'Unione dei Giornalisti Professionisti della
Romania e presidente dell'Associazione Culturale Direzione 9, la più potente e
attiva organizzazione privata in Romania dedicata alla poesia.
È un importante promotore culturale,
organizzando eventi letterari e artistici, campi di creazione, i festival
nazionali e internazionali.
Motto personale: La vita si vive
senza pietà e senza illusioni!
La sua opera letteraria,
giornalistica e televisiva ha contribuito a diffondere la cultura romena in
Romania e all'estero. La poesia di Adrian Suciu è caratterizzata da
un'originale fusione di tradizione e modernità. Da un lato, Suciu è debitore
della tradizione poetica rumena, in particolare della poesia popolare e della
poesia romantica. Dall'altro, la sua poesia è aperta alle influenze della
poesia moderna, sia europea che americana. In particolare, Suciu è stato
influenzato dalla poesia di poeti come Paul Celan, Octavio Paz e Wisława
Szymborska. Questa influenza si manifesta nella ricerca di un linguaggio
poetico essenziale e nella capacità di esprimere concetti profondi in modo
semplice e diretto. La poesia di Suciu è anche caratterizzata da una profonda
riflessione sul senso della vita e dell'esistenza. I suoi versi affrontano temi
come l'amore, la morte, la solitudine, la speranza e la perdita. Suciu è un
poeta che cerca di comprendere il mondo che lo circonda e di trovare un senso
alla vita. La sua poesia è una testimonianza della sua umanità e della sua
sensibilità.
Un giornalista impegnato
Adrian Suciu è anche un giornalista
impegnato. La sua attività giornalistica si concentra principalmente sulla
cultura e sulla società. Suciu è un sostenitore della libertà di stampa e della
democrazia.In qualità di giornalista, Suciu ha contribuito a diffondere la
cultura romena in Romania e all'estero. Ha anche contribuito a sensibilizzare
l'opinione pubblica su importanti temi sociali, come la corruzione, la
discriminazione e la povertà. Suciu è un giornalista che crede nel potere delle
parole per cambiare il mondo. La sua attività giornalistica è una testimonianza
del suo impegno per la verità e la giustizia.
l’ora
esatta della fuga
Lei
è la dea. Colei che apre l'accaduto
L'ho
conosciuta quando era piccola e
teneva
compagnia alle membra perse nelle guerre
mi
mandava lettere sulle foglie sconosciute …
il
sole vegliava che la porta non si chiudesse
serpenti
intrecciati danzavano nei nostri giorni!
L'ho
amata impaziente, abbiamo fatto le nozze tra
due
lanterne frantumate; orologi morsi dalla bufera di neve
affrettavano
il braccio per prenderla
Si
sentivano nell'aria
tarassachi
amari, verso terre felici passava
il
suo lungo strascico squarciava le foreste una ad una
La
raggiungevo ad ogni angolo e
gli
edifici divennero sempre più tondi
I
bambini giravano attorno al tavolo cavalcando
il
cavallo di legno, il vecchio cuculo uscì tra le foglie
per l'ora esatta della
fuga
Info link
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/
Mail – iquadernidelbardoed@libero.it
venerdì 2 febbraio 2024
giovedì 1 febbraio 2024
Presentazione del libro "La casa della poesia" di Nuno Júdice su Zoom
Evento online su piattaforma Zoom
per accedere alla video troverete il link di accesso qui
Sulle pagine Facebook della Casa della Poesia di Como e de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno saranno pubblicati 48 ore prima dell’incontro link e codice d’accesso all’evento on line su Zoom
Link 1
https://www.facebook.com/Casapoesiacomo
Link 2
L’autore dialogherà con Emilio Coco, traduttore dell’opera,
Stefano Donno, editore de IQdB Edizioni, Roberto Galaverni, critico letterario,
Laura Garavaglia, direttrice della collana “Altri incontri” e presidentessa de La Casa della Poesia di Como.
Modera l’incontro Antonia Depalma, saggista.
“Protagonista indiscussa della poesia di Nuno Júdice è la parola. Quasi non c’è poesia che non la contenga e con la quale il poeta alimenta le sue passioni, i suoi paradossi, le sue riflessioni. È essa che gli ispira le metafore e le allegorie più belle, con esse viaggia e riempie la sua valigia. Possono essere parole vecchie, relegate in un angolo del dizionario, ma quando le mette insieme, quando le unisce nel verso, risplendono di nuova luce. Ama le parole esatte, dure come gli oggetti che designano, parole che si uniscono e si sovrappongono a quelle già usate, che devasta, frantuma in sillabe, incendia, ne raccoglie i resti, gli aggettivi, gli avverbi, le preposizioni, per creare altre parole, perché la voce non si bruci e poco importa che le frasi perdano il senso, purché resti inalterato il nome delle cose. Come fa la casalinga con i panni che mette ad asciugare al sole, così fa il poeta con le parole, le attacca nel verso con le mollette, le spiana con il ferro della retorica, senza bruciarle, le sistema nel tiretto della strofa per poi tirarle fuori quando servono per fare o leggere poesia, ed esse seguono il loro percorso, sporcandosi col fango della strada, riempendosi della muffa delle case chiuse, respirando il sudore degli amanti. Si lavano, si asciugano e tornano a sporcarsi in continuazione perché fanno parte del mondo e della vita”. (EMILIO COCO)
Nuno Júdice è nato il 29 aprile 1949 a Mexilhoeira Grande, in Portogallo. Si è laureato in Filologia romanza all’Università di Lisbona e ha conseguito il dottorato nel 1989 con una tesi sulla letteratura medievale. Dal 1997 al 2004 è stato addetto culturale dell’Ambasciata portoghese a Parigi e direttore dell’Istituto Camões sempre a Parigi. È stato docente di Letteratura portoghese e francese presso l’Universidade Nova de Lisboa fino al 2015, quando è andato in pensione. Ha pubblicato studi sulla teoria della letteratura e sulla letteratura portoghese. Poeta e romanziere, è stato redattore letterario di Tabacaria, pubblicato dalla Casa Fernando Pessoa, e commissario per l’area della letteratura portoghese in rappresentanza della 49° Fiera del Libro di Francoforte, che aveva come tema il Portogallo. Le sue opere non riguardano solo la poesia e la narrativa, ma anche saggi, teatro, edizioni critiche e antologie. Dal 2009 è direttore di “Coló- quio-Letras”, rivista letteraria della Fondazione Calouste Gulbenkian. Tra gli altri premi, nel 2013 ha ricevuto il Premio di Poesia Reina Sofia per la poesia iberoamericana. In Italia, ha ricevuto i premi Europa in Versi nel 2016, Camaiore nel 2017 e Carlo Betocchi-Città di Firenze nel 2022.
Info link:
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/la-casa-della-poesia-di-nuno-judice.html
mercoledì 31 gennaio 2024
martedì 30 gennaio 2024
lunedì 29 gennaio 2024
domenica 28 gennaio 2024
sabato 27 gennaio 2024
Olocausto di Luca Imperiale (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Un bel giorno – i giorni sono belli – mi sono svegliato dove non c’erano le mie finestre né i miei quadri, non c’era il crocifisso, il letto era un altro letto: non era un letto ma uno spazio simile ad una bara, uno spazio tra un legno sotto i piedi e l’altro legno sulla testa. Mi accorsi dopo pochi minuti che ero in compagnia di tanti fiati e nessun fiato riconosceva il suo proprio fiato e neppure il suo letto. Avevo un pigiama che non è mai stato mio, una magrezza che non è mai stata mia, un tatuaggio che non è mai stato mio – il mio corpo era il corpo degli altri che c’erano. Il prete recitava il rosario tutte le sere, il rabbino recitava le sue preghiere tutte le sere – insieme abbracciavano i cuori e le profonde ferite di noialtri. Seppi che era un prete, seppi che era un rabbino… lo seppi quando non tornarono mai più.” (Luca Imperiale)
Partono i treni, trasportano bestie – così rispondono i vampiri
a chi chiede loro chi c’è in quei vagoni.
Partono i treni,
nelle botteghe si dice della voglia di andare, nei pressi delle piazze
i mugugni si fanno strada – esiste la favola del binario, della stazione
dove ci si arriva per cenare insieme
se nella casa di legno c’è spazio per tutti…
e ci si fissa a vicenda, poi qualcuno scompare
Un racconto in versi, la sequenza delle immagini ci accompagna nell’incubo: il tragico viaggio verso l’olocausto scandito atto dopo atto, questo Olocausto di Luca Imperiale, l’autore è protagonista, come in una mimesi s’incarna in ciò che non ha conosciuto, si fa testimone e interprete del dolore, della rassegnazione e della speranza. I pensieri s’addensano e il lettore, anche lui, è chiamato all’atto della presenza, della condivisione come a partecipare a una preghiera. L’olocausto è stato (è nel suo ripetersi) un momento di sacralità, ma poco rimane nel presente di quella (necessaria) memoria, siamo chiamati oggi a celebrare una ritualità sancita, una ricorrenza svuotata di senso e tutti siamo soli, incapaci di reagire, piegati e senza speranza. (dalla nota di lettura di Mauro Marino)
Luca Imperiale è nato a Brindisi nel 1983. Vive a Sannicola, nel Salento. Nel 2015 si è iscritto all’istituto di scienze religiose di Lecce, l’ISSRM “Don Tonino Bello” conseguendo il titolo magistrale con una tesi “Tratti antropologici in Dostoevskij. Nell’inquieta sofferenza la libertà cristiana”. Ha “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmati” (Musicaos editore, 2020); ha curato “Danteide(e)” (5emme), raccolta di contributi scritti in occasione del 7ooesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel 2022 ha pubblicato, il poema “Il Balordo” per Spagine – Fondo Verri edizioni e il racconto in versi “Il tempo di Pinocchio” per Controluna. “Inquietudini” è il suo primo romanzo per i Quaderni del Bardo Edizioni. Nel 2024 sempre per la stessa casa editrice pubblica la raccolta in versi Olocausto
Info link
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
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LECCE - Domenica 19 maggio, alle ore 20.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, l’Ensemble Fondo Verri presenta “Fat...