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iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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sabato 3 febbraio 2024

Testi in apnea di Adrian Suciu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Da poco uscito per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la raccolta di versi del poeta e scrittore rumeno Adrian Suciu dal titolo “Testi in apnea”. Traduzioni dal romeno di Roxana Lazar e Valeriu Barbu

Adrian Suciu, nato il 21 dicembre 1970, è considerato uno degli scrittori più importanti emersi dopo la caduta del comunismo in Romania. Dissidente anticomunista a 17 anni (minatore fino alla Rivoluzione), giornalista scomodo dopo la caduta del comunismo (molte cause per diffamazione vinte contro alcuni politici rumeni), funzionario parlamentare e governativo, Adrian Suciu è stato escluso, insieme ad altri scrittori, dalla Unione degli Scrittori per aver criticato pubblicamente questa organizzazione professionale di autori che ha escluso, negli ultimi anni, un numero di scrittori 10 volte superiore a quello che ne fu escluso durante l'intera durata del regime comunista di Nicolae Ceaușescu.

Scomodo e intransigente verso la stupidità dilagante nella società contemporena, la menzogna e la dissoluzione morale, Adrian Suciu è un personaggio detestato dall'establishment culturale rumeno, censurato e bandito ma ugualmente amato dal suo pubblico. Autore di romanzi, poesie e drammaturgia, i suoi libri hanno una diffusione notevole e hanno più edizioni. Ha vinto numerosi premi letterari nazionali e internazionali. I suoi scritti sono stati tradotti in arabo, ebraico, inglese, francese, tedesco, italiano, ungherese, spagnolo, ecc. È presente in numerose antologie di letteratura rumena contemporanea pubblicate in Romania o all'estero. La biografia dello scrittore Adrian Suciu è in se stessa un romanzo, l'autore ha esercitato, nel corso della sua vita, i lavori più svariati: minatore, elettricista, giornalista, consulente d'immagine, speculatore, insegnante, editore, consigliere parlamentare e governativo. Noto giornalista, collaboratore di numerose testate, editorialista e produttore di programmi televisivi, Adrian Suciu è attualmente presidente della Sezione Stampa Culturale dell'Unione dei Giornalisti Professionisti della Romania e presidente dell'Associazione Culturale Direzione 9, la più potente e attiva organizzazione privata in Romania dedicata alla poesia. È un importante promotore culturale, organizzando eventi letterari e artistici, campi di creazione, i festival nazionali e internazionali.

Motto personale: La vita si vive senza pietà e senza illusioni!

La sua opera letteraria, giornalistica e televisiva ha contribuito a diffondere la cultura romena in Romania e all'estero. La poesia di Adrian Suciu è caratterizzata da un'originale fusione di tradizione e modernità. Da un lato, Suciu è debitore della tradizione poetica rumena, in particolare della poesia popolare e della poesia romantica. Dall'altro, la sua poesia è aperta alle influenze della poesia moderna, sia europea che americana. In particolare, Suciu è stato influenzato dalla poesia di poeti come Paul Celan, Octavio Paz e Wisława Szymborska. Questa influenza si manifesta nella ricerca di un linguaggio poetico essenziale e nella capacità di esprimere concetti profondi in modo semplice e diretto. La poesia di Suciu è anche caratterizzata da una profonda riflessione sul senso della vita e dell'esistenza. I suoi versi affrontano temi come l'amore, la morte, la solitudine, la speranza e la perdita. Suciu è un poeta che cerca di comprendere il mondo che lo circonda e di trovare un senso alla vita. La sua poesia è una testimonianza della sua umanità e della sua sensibilità.

Un giornalista impegnato

Adrian Suciu è anche un giornalista impegnato. La sua attività giornalistica si concentra principalmente sulla cultura e sulla società. Suciu è un sostenitore della libertà di stampa e della democrazia.In qualità di giornalista, Suciu ha contribuito a diffondere la cultura romena in Romania e all'estero. Ha anche contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica su importanti temi sociali, come la corruzione, la discriminazione e la povertà. Suciu è un giornalista che crede nel potere delle parole per cambiare il mondo. La sua attività giornalistica è una testimonianza del suo impegno per la verità e la giustizia.

 

l’ora esatta della fuga

 

Lei è la dea. Colei che apre l'accaduto

L'ho conosciuta quando era piccola e

teneva compagnia alle membra perse nelle guerre

mi mandava lettere sulle foglie sconosciute …

il sole vegliava che la porta non si chiudesse

serpenti intrecciati danzavano nei nostri giorni!

L'ho amata impaziente, abbiamo fatto le nozze tra

due lanterne frantumate; orologi morsi dalla bufera di neve

affrettavano il braccio per prenderla

Si sentivano nell'aria

tarassachi amari, verso terre felici passava

il suo lungo strascico squarciava le foreste una ad una

La raggiungevo ad ogni angolo e

gli edifici divennero sempre più tondi

I bambini giravano attorno al tavolo cavalcando

il cavallo di legno, il vecchio cuculo uscì tra le foglie

per l'ora esatta della fuga

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it




 

EIV 2022 | FRANCA GRISONI – da Sirmione, legge nel dialetto della sua città

"Lezioni di sogni" di PAOLO CREPET e poesie di ROBERTO PAZZI

giovedì 1 febbraio 2024

Presentazione del libro "La casa della poesia" di Nuno Júdice su Zoom

 Evento online su piattaforma Zoom

per accedere alla video troverete il link  di accesso qui

https://www.lacasadellapoesiadicomo.com/post/presentazione-del-libro-la-casa-della-poesia-di-nuno-j%C3%BAdice  

 

Sulle pagine Facebook della Casa della Poesia di Como e de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno saranno pubblicati 48 ore prima dell’incontro link e codice d’accesso all’evento on line su Zoom

Link 1

https://www.facebook.com/Casapoesiacomo

Link 2


L’autore dialogherà con Emilio Coco, traduttore dell’opera,

Stefano Donno, editore de IQdB Edizioni, Roberto Galaverni, critico letterario,

Laura Garavaglia, direttrice della collana “Altri incontri” e presidentessa de La Casa della Poesia di Como.

Modera l’incontro Antonia Depalma, saggista.

 

“Protagonista indiscussa della poesia di Nuno Júdice è la parola. Quasi non c’è poesia che non la contenga e con la quale il poeta alimenta le sue passioni, i suoi paradossi, le sue riflessioni. È essa che gli ispira le metafore e le allegorie più belle, con esse viaggia e riempie la sua valigia. Possono essere parole vecchie, relegate in un angolo del dizionario, ma quando le mette insieme, quando le unisce nel verso, risplendono di nuova luce. Ama le parole esatte, dure come gli oggetti che designano, parole che si uniscono e si sovrappongono a quelle già usate, che devasta, frantuma in sillabe, incendia, ne raccoglie i resti, gli aggettivi, gli avverbi, le preposizioni, per creare altre parole, perché la voce non si bruci e poco importa che le frasi perdano il senso, purché resti inalterato il nome delle cose. Come fa la casalinga con i panni che mette ad asciugare al sole, così fa il poeta con le parole, le attacca nel verso con le mollette, le spiana con il ferro della retorica, senza bruciarle, le sistema nel tiretto della strofa per poi tirarle fuori quando servono per fare o leggere poesia, ed esse seguono il loro percorso, sporcandosi col fango della strada, riempendosi della muffa delle case chiuse, respirando il sudore degli amanti. Si lavano, si asciugano e tornano a sporcarsi in continuazione perché fanno parte del mondo e della vita”. (EMILIO COCO)

Nuno Júdice è nato il 29 aprile 1949 a Mexilhoeira Grande, in Portogallo. Si è laureato in Filologia romanza all’Università di Lisbona e ha conseguito il dottorato nel 1989 con una tesi sulla letteratura medievale. Dal 1997 al 2004 è stato addetto culturale dell’Ambasciata portoghese a Parigi e direttore dell’Istituto Camões sempre a Parigi. È stato docente di Letteratura portoghese e francese presso l’Universidade Nova de Lisboa fino al 2015, quando è andato in pensione. Ha pubblicato studi sulla teoria della letteratura e sulla letteratura portoghese. Poeta e romanziere, è stato redattore letterario di Tabacaria, pubblicato dalla Casa Fernando Pessoa, e commissario per l’area della letteratura portoghese in rappresentanza della 49° Fiera del Libro di Francoforte, che aveva come tema il Portogallo. Le sue opere non riguardano solo la poesia e la narrativa, ma anche saggi, teatro, edizioni critiche e antologie. Dal 2009 è direttore di “Coló- quio-Letras”, rivista letteraria della Fondazione Calouste Gulbenkian. Tra gli altri premi, nel 2013 ha ricevuto il Premio di Poesia Reina Sofia per la poesia iberoamericana. In Italia, ha ricevuto i premi Europa in Versi nel 2016, Camaiore nel 2017 e Carlo Betocchi-Città di Firenze nel 2022.

Info link:

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/la-casa-della-poesia-di-nuno-judice.html


21 agosto 2023 - SPERIAMO CHE SIA FEMMINA: voci di donne in Poesia - Vignola (MO)

EIV 2022 | SABRINA DE CANIO – poesia che affronta tematiche di genere

Poet Victor Hernandez Cruz reads from Maraca New and Selected Poems 1965-2000

sabato 27 gennaio 2024

Poet Rodney Jones reads from Salvation Blues: One Hundred Poems

Olocausto di Luca Imperiale (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 “Un bel giorno – i giorni sono belli – mi sono svegliato dove non c’erano le mie finestre né i miei quadri, non c’era il crocifisso, il letto era un altro letto: non era un letto ma uno spazio simile ad una bara, uno spazio tra un legno sotto i piedi e l’altro legno sulla testa. Mi accorsi dopo pochi minuti che ero in compagnia di tanti fiati e nessun fiato riconosceva il suo proprio fiato e neppure il suo letto. Avevo un pigiama che non è mai stato mio, una magrezza che non è mai stata mia, un tatuaggio che non è mai stato mio – il mio corpo era il corpo degli altri che c’erano. Il prete recitava il rosario tutte le sere, il rabbino recitava le sue preghiere tutte le sere – insieme abbracciavano i cuori e le profonde ferite di noialtri. Seppi che era un prete, seppi che era un rabbino… lo seppi quando non tornarono mai più.” (Luca Imperiale)

Partono i treni, trasportano bestie – così rispondono i vampiri

a chi chiede loro chi c’è in quei vagoni.

Partono i treni,

nelle botteghe si dice della voglia di andare, nei pressi delle piazze

i mugugni si fanno strada – esiste la favola del binario, della stazione

dove ci si arriva per cenare insieme

se nella casa di legno c’è spazio per tutti…

e ci si fissa a vicenda, poi qualcuno scompare

Un racconto in versi, la sequenza delle immagini ci accompagna nell’incubo: il tragico viaggio verso l’olocausto scandito atto dopo atto, questo Olocausto di Luca Imperiale, l’autore è protagonista, come in una mimesi s’incarna in ciò che non ha conosciuto, si fa testimone e interprete del dolore, della rassegnazione e della speranza. I pensieri s’addensano e il lettore, anche lui, è chiamato all’atto della presenza, della condivisione come a partecipare a una preghiera. L’olocausto è stato (è nel suo ripetersi) un momento di sacralità, ma poco rimane nel presente di quella (necessaria) memoria, siamo chiamati oggi a celebrare una ritualità sancita, una ricorrenza svuotata di senso e tutti siamo soli, incapaci di reagire, piegati e senza speranza. (dalla nota di lettura di Mauro Marino)

Luca Imperiale è nato a Brindisi nel 1983. Vive a Sannicola, nel Salento. Nel 2015 si è iscritto all’istituto di scienze religiose di Lecce, l’ISSRM “Don Tonino Bello” conseguendo il titolo magistrale con una tesi “Tratti antropologici in Dostoevskij. Nell’inquieta sofferenza la libertà cristiana”. Ha “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmati” (Musicaos editore, 2020); ha curato “Danteide(e)” (5emme), raccolta di contributi scritti in occasione del 7ooesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel 2022 ha pubblicato, il poema “Il Balordo” per Spagine – Fondo Verri edizioni e il racconto in versi “Il tempo di Pinocchio” per Controluna. “Inquietudini” è il suo primo romanzo per i Quaderni del Bardo Edizioni. Nel 2024 sempre per la stessa casa editrice pubblica la raccolta in versi Olocausto

Info link




EIV 2021 Ottavio Rossani

18 settembre 2023 - POESIE MIGRANTI - Savignano s/P (MO)

lunedì 22 gennaio 2024

Poet Alice Notley reads from Disobedience

Perché tu ami di Maria Bennett (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“Il libro di Maria Bennett ha una fragranza floreale e una completezza culturale e cultuale, che ingloba, per esempio, misticismo di Rumi e tradizione poetica di Wordsworth, e che cita e celebra anche voci femminili come quella di Tillie Olsen. In un oceano sensorialmente molto ricco, la poetessa e il suo doppio - personaggio si sente, dice e vive così:

 

navigo

leggera come un cigno

in bilico tra ricordo e attesa”.

 

Tra i versi di Bennett si fluttua tra menzioni di artisti e personalità come Anna Pavlova, Pablo Neruda, Buddha, Confucio, Montessori, Dante, fino ai supereroi come Wonder Woman e dichiarazioni d’amore spontanee all’“altro” e a una vita e una sé stessa che negli occhi dell’altro trova di volta in volta sfumature per riconoscersi, amarsi, procedere con la condivisione di sensazioni, tra studio e sentire... In una accoglienza morbida e in cui l’affetto e l’intelligenza pulsano insieme, nell’integrità della persona.

 

Mi chiedo cosa tengo stretto

quando tengo stretto

te”.

 

Questo è un libro musicale e ‘narrativo’, che assume le voci di varie donne che sono una, di una donna che possono essere molte, ognuna col proprio sentiero, sentire, percorso, ruolo - a volte consapevolmente vissuto, a volte subito o scelto da ‘altri’. La musica è soprattutto il Jazz, evocato e amato come colonna sonora di una vita al femminile, attraverso Lester Young, Miles Davis, Red Gardland (pianista, anche di Miles Davis), John Coltrane, Luis Armstrong. C’è anche Leonard Cohen e la ‘magica’ città musicale di New Orleans. I suoi versi mi riportano, sia per contrasto formale, sia per affinità nella ricerca di un ‘qui e ora’ nella semplicità del vivere, a questi: “Ieri/canzone/domani/discorso/oggi/tempo/adesso/presente”. E “…ma/tra muri/di pietra serena/tocco mani d’acqua...”, cioè i versi di Cristina Balzaretti, dal libro bilingue Amo a te, da me tradotto in spagnolo per LietoColle. Nella poesia di Bennett abbiamo la prova che si possa viaggiare tra continenti, culture, ma anche tra libri e nei meandri di se stesse, nel proprio quotidiano mutare, e anche in ogni gesto quotidiano, con i sensi spalancati. Ho scelto come copertina un quadro (originariamente realizzato sopra il pianale di una macchina da cucire Singer) di Patrizia Minardi, brindisina, dal momento che trovo traduca in immagini, così come io ho tradotto in italiano dall’inglese i versi di Maria Bennett - dalla sua silloge originale Because you love, (Cross Cultural Communications, New York 2011)”. (dalla prefazione di Annelisa Addolorato)

 

 

 

 

L’autrice - Maria Bennett è statunitense. È giornalista, poetessa e traduttrice dallo spagnolo e dal portoghese. Ha lavorato come Docente universitaria, assistente di Inglese e di ‘Inglese come seconda lingua’ durante gli ultimi quarant’anni presso le Università di New York, presso l’Università dello Stato di New York e il College della Comunità di Westchester. Ha conseguido una laurea in Inglese presso la State University di New York, un Master in Letteratura Comparata presso la Penn State University, e un PhD presso la City University di New York. La sua tesi di dottorato è successivamente apparsa come libro (Peter Lang Press) intitolato The Unfractioned Idiom: Hart Crane and Modernism. Suoi scritti sono apparsi sulle pagine di: New York Daily News, Utne Reader, Westchester Magazine, Epicurean Magazine, Crab Creek Review, Esprit and Nexus presses. Ha pubblicato la silloge poetica Because You Love (di cui questo libro, ovvero Perché tu ami, è la traduzione italiana). Inoltre è curatrice e traduttrice dei libri My Voice Seeks You (silloge di Annelisa Addolorato, Cross Cultural Communications Press) e This Circular Dream (silloge di Saeed Hooshangi, Feral Press). Attualmente è mentore di studenti, all’interno del programma di sviluppo di New York “Partner nell’educazione”, un’organizzazione che si occupa di facilitare l’ingresso al College di giovani provenienti da situazioni di disagio socio-economico.

 

La curatrice e traduttrice

Annelisa Addolorato, Alias ANNE, nata in Italia e cresciuta in Spagna. Artista internazionale, titolare del marchio italiano Navigli Poetry Slam. Lingue principali: italiano, spagnolo, inglese.

Mission: Benessere umano, sociale, globale, chang; pratica di scrittura, poesia, t’ai ch’i, shao lin. Poesia e Ch’i, scrittura, meditazione in movimento, scrittura e luce (v. fotografia), metodologia a apprendimento ludico per infanzia & età adulta; sostenibilità ambientale, ecologia, condivisione pacifica di saperi, valori culturali e umani, coesistenza ecosistemica, educazione alla pace e alla cultura nazionale e internazionale. Ch’i Kung. Sue poesie, audiolibri, scritti di narrativa e sull’arte sono presenti anche on line e tradotti in molte lingue. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo); scrive i post mensili della sua rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (blog LPLS). Istruttrice Esperta e praticante di Kung Fu Chang (Acsi). Phd in Letteratura spagnola (Università di Complutense, Madrid).

 

Contatti:

Instagram: Anne Addolorato

FB: www.facebook.com/laformadellatigre

 

 

L’autrice della immagine di copertina

Patrizia Minardi, pittrice pugliese che risiede a Brindisi, in arte conosciuta come Patnaïf. Spumeggiante, fa del naïf la cifra del suo lavoro. Dopo aver sperimentato svariate tecniche e stili, giunge alla pittura del cuore, quella naïf, in una rielaborazione personale e creativa. Dal 1992 la troviamo in varie mostre collettive e personali con esperienze anche nel mondo della scenografia, in giro per l’Italia. Vincitrice di vari premi, incluso uno sull’isola di Capri. I suoi dipinti e le sue creazioni sprigionano vitalità, sorrisi, luce e amore per la vita. Possono anche narrare la sua interiorità, ricordi, magia, dolori e speranze. Nei social, contatto: Patrizia Minardi bijoux & naif.

 

Info link

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Mail – iquadernidelbardoed@libero.it

 



Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Il Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, La Casa della Poesia di Como, costituiscono il collettivo/ connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! In azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri Il connettivo per la ricerca, promozione e diffusione della poesia nazionale e internazionale FATE FOGLI DI POESIA, POETI! è aperto all'inclusione su espresso desiderio e comunicazione dei richiedenti, di fondazioni, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, attori sociali di ogni ordine e grado)

I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!

Casa della Poesia di Como, Fondo Verri di Lecce, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Comune di Caprarica di Lecce, Associazione Sentiero dei Sogni, Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato, Associazione Culturale Macarìa, Gisella Blanco, ScriverePoesia Edizioni, Samuele Editore, Caffè Letterario - Lecce, puntoacapo Editrice, Ottavio Rossani, la rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula, Donato Di Poce, La Biennale di Poesia di Alessandria, NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato, Vittorino Curci, Francesco Pasca, Marcello Buttazzo, Giuseppe Zilli, Alessio Arena, Alessandra Paradisi

What To Say To Death by Ron Androla

  "From the not so lofty perch of middle age, Androla sees in all directions: the blue smoke of days gone by, the gray & golden now...