“Sogno d'amore”
di Marco Galvagni (Quaderni di poesia - Eretica Edizioni, 2022 pp.76 € 15.00) è
un inno alla vita, un canzoniere destinato all'infinito sostegno della
vocazione sensoriale nella mente e nell'animo. Il poeta padroneggia la materia
plasmabile dell'amore, descrive una eloquente combinazione d'immagini e di
sensazioni, coinvolge l'incanto delle emozioni. Marco Galvagni è profeta del
desiderio. Raggiunge il talento esplicativo nel ritmo ardente delle liriche,
accompagna l'intonazione della pura adesione all'infatuazione e all'intensità
dell'anima, nello stupore e nel calore della complicità. L'occasione viva,
incondizionata, esclusiva della poesia, sostiene l'esistenza, coglie l'istante descrittivo nei contenuti estetici del
cuore, del destino, estende lo scenario naturale dell'illuminazione, attraverso
il potere allusivo del mare, il confine simbolico del cielo, la lusinga degli
occhi. Il poeta evoca forme e colori
universali, nell'immediatezza idilliaca di carezzevoli similitudini
e accattivanti metafore, nella trasposizione emblematica del linguaggio.
I testi ripercorrono sentimenti suadenti e ritraggono impressioni lusinghiere nei confronti di
una idealizzazione romantica, nella fantasia onirica dei paesaggi interiori.
La meraviglia ricorrente del poeta esalta il fascino inatteso e amabile della
seduzione, il corpo della donna e
la trasmissione persuasiva del corteggiamento. Il germoglio amoroso dei versi
manifesta l'origine compiuta della passione, unisce la spiritualità e la
carnalità, nella sensualità dell'attesa, nella ricerca costante dell'universo
di senso, nel carattere pulsionale dell'inconscio. L'eros, in Marco Galvagni, è
sempre una rifrazione sincera verso la bellezza, un indicatore elegante e
discreto dell'orizzonte segreto della volontà amatoria. “Sogno d'amore” coglie l'intensità vitale
nell'ascolto estasiato del tempo, nella voce saggia del poeta che si affida al
fascino originario del destino per decifrare la relazione ammaliante con il
mondo. La silloge si compone anche di poesie scelte, riunite nella memoria
affettiva, dalle tematiche intimiste, collegate allo strumento letterario di
restituzione dei ricordi, nel silenzio della nostalgia. L'orientamento poetico
di Marco Galvagni riconsegna alla parola penetrante e fremente l'energia
assorta nel balsamo ipnotico dell'immaginazione, sublima l'entusiasmo e la
delicatezza dell'ispirazione, evidenzia il beneficio della luce dell'inchiostro
gettato su ogni pagina bianca della vita. Il poeta rivolge la sua infuocata e
sapiente riflessione sulla natura umana nel vincolo reciproco della speranza,
ammette la vulnerabilità della chimera ma continua ad assaporare il dolce
spirito del rituale attraente nella necessità d'amare, nelle corde di un
cammino memorabile verso la nobile esigenza del piacere. La verità
rappresentativa del coinvolgimento, la risonanza intuitiva degli insegnamenti
d'amore, traducono la direzione dell'approccio con le tonalità sentimentali
dell'essere: “Perché l’amore, mentre la vita ci incalza, /è semplicemente
un’onda alta sopra le onde.” (Pablo Neruda)
