Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Info
sabato 31 dicembre 2022
venerdì 30 dicembre 2022
Filo spinato di Alessandro Fo (Einaudi)
Le poesie di Alessandro Fo raccontano piccoli episodi come ripresi da vecchie foto, sempre con la speranza che qualcosa resti, dopo la fine di ogni storia. Sempre con la certezza che tra lo scomparire e il riemergere ci sia un filo sottile, spinato o no, a cui tutti siamo appesi.
Il filo spinato del titolo è quello che, trattenendo il nonno di rientro da un assalto durante la Grande Guerra, gli salvò la vita. Senza quel filo non ci sarebbero stati il padre del poeta, né la zia Bianca, né lo zio Dario, né il premio Nobel di quest'ultimo. Incontriamo poi in questo libro un ricco romano del IV secolo, di cui rimane pressoché solo il nome: ma fu grazie a lui se il giovane Agostino poté studiare. Senza di lui, niente Confessioni. E poi, ancora, una borsetta di perline trovata fra le macerie della Seconda guerra mondiale e conservata durante la prigionia per essere regalata a una futura nipote, che ora l'ha riposta cosí gelosamente da non riuscire piú a trovarla. La consolazione di un declivio fiorito lungo la strada che conduce a un lavoro logorante. Una pagella del 1934, nella quale un 6 in matematica fa ancora recriminare dopo piú di ottant'anni l'alunna che lo ricevette. Un garage da sgomberare, in cui giace un tesoro di lettere di Ripellino. L'avvento salvifico di vecchi libri sbrindellati nella cella di una prigione.
giovedì 29 dicembre 2022
mercoledì 28 dicembre 2022
Nel tremore degli anni di Filippo Ravizza (Puntoacapo)
"C'è una forza inesplosa nell'ultimo lavoro di Filippo Ravizza. Forza di parole che si ripetono come un mantra o una cantilena dolce. Forza di tempi e luoghi, così felicemente opachi, fatti di rimandi, ritorni, richiami. Forza di idee, figlie di una generazione che si misura con il nuovo, partendo dalle ceneri di una stagione, il Novecento, che non può essere rimossa, liquidata. Ravizza, dopo La coscienza del tempo, poteva scrivere solo questo libro, terribilmente dolce, puro come il suo sguardo lancinante, da vedetta che osserva oltre e cerca risposte, contorni. Si respira aria di Raboni in molti passaggi di Nel tremore degli anni, ma Ravizza è se stesso pienamente in un libro che, a me pare, rappresenti il punto più alto della sua lunga stagione poetica". (Ivan Fedeli)
martedì 27 dicembre 2022
Google. Il nome di Dio. In quattro quarti di cuorei di Adam Vaccaro (Collezione Letteraria)
Punta al cuore della realtà questa straordinaria raccolta di Adam Vaccaro, rara figura di poeta e intellettuale che usa la poesia come sonda della realtà. Ed è una realtà che tutti conosciamo: la tecnologia che fagocita vita ed anima, l'abbrutimento morale che ne è al contempo causa ed effetto, la degenerazione della politica, la quale dovrebbe essere l'arte, il piacere e la gioia dello stare insieme sotto la bandiera di un'idea di vita sociale, piuttosto che sotto quella di un consumismo esasperato che annichila tanto la nostra unicità che il nostro essere animali sociali e che, della poesia, è l'antitesi più che il nemico. Ma ci si chiede: c'è, se non un Paradiso, almeno un Purgatorio nella poesia di questo poeta "dantesco" che guarda il mondo senza i veli della finzione - nemmeno quella poetica, cioè quella che si cala in un tono edulcorato che fa tanto sfondo fittizio, bello ma falso? Sì, specie nell'ultima sezione, in cui spicca quel "ballo dei nostri cuori" che profuma di concrete memorie e di passioni, il poeta ci fa respirare un'aria più pura e umana, l'aria che tutti vorremmo identificare con la verità della poesia. (Mauro Ferrari)
lunedì 26 dicembre 2022
domenica 25 dicembre 2022
venerdì 23 dicembre 2022
giovedì 22 dicembre 2022
Il lago. Ritorno nei Balcani in pace e in guerra di Kapka Kassabova (Crocetti)
"Ho viaggiato in territori lontani. Ho tentato la fuga. E tuttavia sono qui, in riva al lago, in cerca di risposte," scrive Kapka Kassabova, che in riva ai laghi di Ocrida e Prespa ha le sue radici, in un incrocio di confini che separano Grecia, Albania e Macedonia del Nord. Un centro geografico che è anche un appuntamento, a lungo disatteso, con le storie della sua famiglia, attraversata dalle migrazioni e dai rivolgimenti della storia. Più di cent'anni fa partì la bisnonna lasciando il Regno di Jugoslavia per quello di Bulgaria, la imitò la nonna quando quegli Stati avevano già cambiato nome, e poi la madre, verso la Nuova Zelanda, e Kapka di nuovo in Europa. Una genealogia di sradicati: donne e uomini che ogni volta devono cominciare da zero in posti dove a stento sanno pronunciare i loro nomi, in cerca di una pace che può diventare perversamente elusiva. Mentre la storia dell'Europa centrale incombe alle loro spalle, tormentandoli con i fantasmi dei conflitti peggiori e la dolcezza delle tradizioni antiche. Queste pagine, all'esplorazione di un confine dove Oriente e Occidente si intrecciano mescolando lotte sanguinose e splendidi amori, ci interrogano su come la geografia e la politica si imprimano nelle famiglie e nelle nazioni, ponendoci di fronte alle domande più cruciali sulla sofferenza umana e sulla nostra capacità di cambiamento.
mercoledì 21 dicembre 2022
Solo un colombo azzurro di Anna Maria Di Brina a cura di Maurizio Cucchi (Stampa)
"Solo un colombo azzurro" è un libro composito, molto articolato, eppure coerente e organico, per la fitta rete di rimandi interni, un'opera segnata da momenti di riflessione lirica su umanità e vuoto, nell'insorgere alla coscienza di improvvisi abissi, di ombre e silenzi dai quali peraltro si apre una luce, uno stimolo di promessa vitale. Il tempo agisce con impassibile continuità, scorrendo come l'acqua, eppure l'attesa è sempre per «la chiamata / a risalire lentamente verso il sole.» Appare qui la vicenda di chi ha alle spalle il pensiero delle ore che troppo indifferenti si sono succedute in quelle figure, per le quali il passato è una montagna, in quel luogo, il loro, «dove il tempo non è più che un intervallo», ben consapevoli che «Ai morti è riservata nel prato / una carezza eterna». Presenza costante è la natura, nella molteplicità dei suoi elementi, dal paesaggio fino alle animate movenze degli animali e alla meraviglia dei frutti. Nella varietà tematica della raccolta si evidenziano anche poesie d'amore e riflessioni sulla poesia, sulle parole "rastrellate" in un quotidiano esercizio, fino a tagliare «i versi / in forma di aquilone» e sul valore cangiante della parola.
martedì 20 dicembre 2022
Ufficio del sole di Giusi Busceti a cura di Maurizio Cucchi (Stampa)
In "Ufficio del sole" Giusi Busceti si muove con destrezza, con pacata (ma vibrante) saggezza tra innumerevoli dettagli, còlti in presa diretta o riaffiorati nel ricordo, prelevati da una quotidianità orizzontale, in parte sempre insondabile o vagamente misteriosa. La meditazione lirica di Busceti avviene in perlustrazioni nel tempo, fino al riemergere anche del passato, frutto di uno sguardo sensibilissimo che si esprime nei luoghi più vari, vagabondando tra cielo e bassa condizione anche domestica. Ne scaturisce un resoconto poetico mosso da un continuo incalzare di minimi eventi e feriali passioni, spesso accompagnate da un diffuso dolore, da barlumi d'amore o da improvvise speranze di apertura, per quanto sempre aleatoria e problematica. Nella loro composta medietà di tono, i versi sono sempre densi, fitti di concrete circostanze e accostamenti felicemente imprevisti eppure articolatissimi e coinvolgenti. La pronuncia di Busceti è asciutta e controllata, ma a volte d'improvviso si contrae, oppure ci offre piccoli passaggi di dolcezza con l'apparire di personaggi, di figure anche familiari. Ne scaturisce una identità poetica tanto complessa quanto autentica e riconoscibilissima.
lunedì 19 dicembre 2022
domenica 18 dicembre 2022
sabato 17 dicembre 2022
Villa Belloni di Mariacristina Pianta (Mimesis)
Villa Belloni è un viaggio nella memoria che inizia dai luoghi dell'infanzia, rievocando momenti, stati d'animo e amicizie autentiche. Da quegli attimi scorre un itinerario di carattere spaziale e temporale. Si accenna all'incontro dei genitori dell'autrice per poi riflettere sulle angosce del contesto storico contemporaneo, inquietante, ma illuminato dall'arte che può dare un significato all'esistenza. A prevalere sono i versi liberi, che vogliono suggerire più che descrivere, nella ricerca costante del ritmo e della parola.
venerdì 16 dicembre 2022
Le parole non stanno ferme – Milano 21 dicembre
le parole non stanno ferme
Libreria Popolare di via Tadino, Milano
21 dicembre, ore 17.00
letture di
Alberto Bertoni
Giusi Busceti
Marina Corona
Marco Corsi
Emilio Di Stefano
Mario Santagostini
Silvia Righi
Fabia Tolomei
a cura di
Elisa Longo
giovedì 15 dicembre 2022
mercoledì 14 dicembre 2022
martedì 13 dicembre 2022
lunedì 12 dicembre 2022
domenica 11 dicembre 2022
Recensione di Rita Bompadre sul libro “Dappertutto stando fermi” di Luca Masala (L'Erudita)
“Dappertutto stando fermi” di Luca Masala (L'Erudita, 2022 pp. 113 € 16.00) è un libro caratterizzato da una combattente espressività e da un'ampia intensità di significato. L'autore inscrive l'intuizione profonda dell'inquietudine attuale, attraversa l'abissale superficie del vuoto spirituale, comprende l'assenza di un principio solido di riferimento, sfida il conflitto ordinario contro l'estraneità emotiva, conosce il disorientamento esistenziale. La poesia di Luca Masala dichiara l'indefinibile disagio nei confronti della frammentata condizione vitale, lacera la crisi d'identità dell'uomo contemporaneo, rilegge la frenetica, contrastante, realistica spinta introspettiva.
I testi evidenziano la crisi dei valori, aggiungono il suggestivo incedere dei sentimenti lungo il cammino imprevedibile della vita, confermano la propria autonomia stilistica, continuano a sostenere la spietatezza delle difficoltà e l'accusa dell'incomunicabilità.
Il poeta accorda l'impulsiva necessità di orientare un senso poetico alle relazioni umane, alla concezione del mondo, ritrova nel passaggio elegiaco l'interpretazione della memoria e del tempo. “Dappertutto stando fermi” è un suggerimento felice che arriva a destinazione, oltrepassa l'accelerazione delle umane distrazioni istintive, promuove un percorso lungo il senso contemplativo del ritmo interiore, in viaggio intorno alla consapevolezza. Il libro ospita il luogo immutabile dei ricordi, racchiude la fragilità delle illusioni, scopre i frammenti della quiete. Luca Masala cerca la poesia in ogni ispirazione quotidiana, coglie l'essenza della qualità evocativa delle parole, ascolta la rivelazione del sentiero incontaminato dell'anima. Concentra la luce infinita della meraviglia scolpita nella sensazione dell'appartenenza, disegna la prospettiva indistinta della solitudine con immagini offerte al confronto con la realtà, nel precipizio di una distorsione temporale, nella metafora di una visione catartica. Rivolge lo sguardo all'entità romantica e dolorosa della misura etica della lontananza, tenta di ridurre la dilatazione della distanza e della vacuità. “Dappertutto stando fermi” raggiunge la sensibilità del cuore, il territorio stabilito della reciprocità affettiva, regola la frequenza viscerale, tocca il termine di una permanenza dentro la dimora significativa del sentire, nel riflesso contraddittorio tra la continuità e la dimenticanza. I versi circondano la cognizione invisibile del disincanto, l'impulso malinconico e amaro del sogno fatalmente perduto. La corrispondenza della natura umana, in ostinata lotta tra equilibrio e stabilità, orienta l'armonia della poesia, indirizza la simmetria costante della staticità sospesa verso una dinamica empatica delle esperienze, filtra il percorso della semplicità. La sostanza autentica di Luca Masala riflette l'autenticità e la purezza dell'arte poetica, compone l'estratto di ogni promessa di speranza, include la capacità profonda e coraggiosa dell'ascolto, l'efficacia confortante e sorprendente del pensiero. Luca Masala dichiara l'affabile sincerità, apre il solco tracciato della scrittura sulla strada della conoscenza, sulla complessità della dimensione percettiva, avvia la protezione della saggezza nelle tendenze innate dell’uomo.
Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti”
https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/
sabato 10 dicembre 2022
venerdì 9 dicembre 2022
giovedì 8 dicembre 2022
mercoledì 7 dicembre 2022
martedì 6 dicembre 2022
Poesie di cenere e d'abisso di Antonella Emanuela Gobbi (Eretica)
Poesie di cenere e d'abisso è un urlo silenzioso, una verità universale, ma anche, e soprattutto, un'intima confessione. È la conquista di un senso, non ultimo e mai definitivo. Siamo cenere ancor prima di conoscere il nostro nome, e cenere ritorneremo, quando l'avremo dimenticato. Eppure, in questo sacro e diabolico meccanismo che chiamiamo vita, noi uomini siamo in grado di vivere oltre la nostra stessa morte e proiettarci nell'eternità. È necessario conoscersi nel profondo e credere nel fluire incessante della vita, per riconoscere nell'abisso il dispiegarsi dell'umano destino, per guardare l'abisso come opportunità e mai come perdita totale di tutto. Per credere, sperare, amare, rischiare, avventurarci nel groviglio di strade di cui è intessuto il destino, ancora e ancora. Questa raccolta di poesie è cenere: può disperdersi nel nulla o rinascere fenice.
lunedì 5 dicembre 2022
domenica 4 dicembre 2022
sabato 3 dicembre 2022
venerdì 2 dicembre 2022
giovedì 1 dicembre 2022
Fate Fogli di Poesia, Poeti! Links
- Associazione Culturale Macarìa
- Associazione Sentiero dei Sogni (progetto ideato da Pietro Berra)
- Caffè Letterario - Lecce
- Compagnia Teatrale Scena Muta di Ivan Raganato
- Comune di Caprarica di Lecce
- Donato Di Poce
- Fondo Verri di Lecce
- Gisella Blanco
- I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
- il non SENSOVERSO di Francesco Pasca
- La Biennale di Poesia di Alessandria
- La Casa della Poesia di Como
- NavigliPoetrySlam di Annelisa Addolorato
- Ottavio Rossani
- puntoacapo Editrice
- rivista Utsanga diretta da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula
- SAMUELE EDITORE
- ScriverePoesia Edizioni
- Vittorino Curci
Cosa fa il collettivo/connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I componenti del Connettivo Fate Fogli di Poesia, Poeti!
I Don't Have Any Paper So Shut Up: (or, Social Romanticism) (New American Poetry) by Bruce Andrews
At once irreverent, serious, silly, intellectual, sexual, and relevant, Shut Up is a brilliant kaleidoscope of the social-sexual-political r...
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The Selected Poems of Wendell Berry gathers one hundred poems written between 1957 and 1996. Chosen by the author, these pieces have been...
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LECCE - Domenica 19 maggio, alle ore 20.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, l’Ensemble Fondo Verri presenta “Fat...