In questa sua nuova raccolta (particolarmente felice sia per la
struttura sia per gli esiti delle singole poesie) Bruno Galluccio parte
proprio dalla fisica quantistica e dalla piú aggiornata cosmologia
La fisica e la poesia moderne battono strade
convergenti intorno a logiche altre, indipendenti dai principî di non
contraddizione, di causa-effetto, dai criteri di identità del soggetto e
cosí via. In questa sua nuova raccolta (particolarmente felice sia per
la struttura sia per gli esiti delle singole poesie) Bruno Galluccio
parte proprio dalla fisica quantistica e dalla piú aggiornata
cosmologia. La prima sezione del libro è per l'appunto un esempio di
poesia gnomica in cui, in versi quasi prosastici, vengono riassunti
alcuni principî scientifici di base. La poesia all'inizio della seconda
sezione segna un brusco cambiamento: dal mondo fisico della cosmologia
si apre uno scenario in cui appare l'essere umano e poi, a ritroso, il
formarsi delle prime cellule complesse, la sintesi dell'acqua che rese
possibile la vita, l'originaria rottura di simmetria nell'universo,
l'emergere del tempo... Nelle poesie seguenti l'uomo torna al centro e
il linguaggio poetico diventa lirico e denso, ma ormai, dopo il «corso
propedeutico», il lettore ha capito che non c'è centro e non c'è
periferia, che lo spazio-tempo è una creazione in fieri anche per la
mente umana, che viviamo, per esempio nel dormiveglia, in universi
paralleli o sovrapposti. Macrocosmo e microcosmo sembrano obbedire alle
stesse leggi, in parte tutt'oggi misteriose.
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
▼

Nessun commento:
Posta un commento