Traduzione di Maria Antonietta Marelli
L’autore di questi versi non è il consumato professionista della scena,
ma un amante ferito che apre il suo cuore per confidare le sue pene: lo
struggimento del desiderio, l’amarezza del rifiuto, l’oltraggio del
tradimento, il veleno della gelosia. Nei Sonetti, di cui questo volume
offre una ricca selezione, Shakespeare compone un personale canzoniere
in cui chiunque abbia conosciuto le gioie e i tormenti dell’amore può
specchiarsi e riconoscersi. Ma da poeta qual è non rinuncia a
interrogarsi sul potere dell’arte di fronte alla fugacità della vita:
può la parola descrivere la Bellezza e strapparla alla furia
devastatrice del Tempo? La risposta sono questi versi che da soli
basterebbero ad assicurare l’immortalità al più grande drammaturgo di
tutti i tempi.
Connettivo per la promozione della Poesia in azione ideale con il manifesto di Antonio Leonardo Verri
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